Ripresa e montaggio di un reportage video girato con Reflex DSLR

A cura di: Gianfranco Corigliano

In alta montagna con Nikon D3200 e gli amici, a tu per tu con la natura e le marmotte per costruire un ricordo dai contorni cinematografici.

Backstage di Luca Paglialonga, Andrea De Amici e Rosario Antonuccio

 

Introduzione Formati pellicola e formati sensore
Scelta dell'attrezzattura e accessori Settaggi video
Riprese sul campo Organizzazione delle riprese sul PC
Editing Filmato con Adobe Premiere Pro CS6 Esportazione filmato
Montato Filmato Nivolet Conclusioni e Photogallery

Editing Filmato con Adobe Premiere Pro CS6

Il processo di editing dei filmati serve semplicemente a preparare e a trasformare le riprese video in un nuovo formato che potrà essere condiviso sul web, archiviato o pubblicato su supporti informatici. Il montaggio video ci permetterà di trasformare le nostre riprese in un progetto finito che avrà una storia e probabilmente una colonna sonora.
Il processo di editing video è cambiato drasticamente negli ultimi anni, l’editing video attuale su un personal computer è tipicamente riferito a un editing non lineare, perché possiamo lavorare su varie sezioni del video senza un ordine sequenziale, a differenza dei sistemi analogici lineari che operano direttamente sul supporto originario (esempio nastro).

La Nikon D3200 registra clip video attraverso un codec evoluto ad efficiente compressione (24 Mbit/s) che nel caso specifico delle Nikon di ultima generazione, registra in formato .mov (Quicktime) con codifica AVC (Advanced Video Code) H264, nello standard Mpeg4 Part 10. L’H264 permette di mantenere un’elevata qualità dell'immagine garantendo al tempo stesso una straordinaria riduzione delle dimensioni dei file; attualmente questo enorme vantaggio viene però compensato dalla difficile gestione e elaborazione dei file video in fase di postproduzione, dove infatti i file video verranno decompressi; lo standard H264 è composto attraverso una serie complessa architettura di rimandi e calcolo delle differenze tra i vari fotogrammi (I-Frame, P-Frame e B-Frame) che renderà più difficoltosa la visualizzazione, l’elaborazione e l’editing dei dati. Scegliere un software di editing sarà una scelta personale, qualche volta difficile, da stabilire in funzione della piattaforma utilizzata (Windows o Macintosh) e dal costo dell’applicativo.
Ci sono delle soluzioni economiche per l’editing video, software integrati nel sistema operativo come per esempio Apple iMovie e Windows Movie Maker; software abbastanza semplici da utilizzare ma capaci anche di buoni risultati.
Per quanto riguarda un utilizzo più professionale la scelta potrebbe ricadere su software come Adobe Premiere Pro CS6 e Final Cut Pro X che garantiscono il supporto nativo per le fotocamere reflex digitali di ultima generazione, consentendo di iniziare immediatamente l'editing del video in alta definizione, senza ricorrere a lunghe e snervanti conversioni del formato dei file (transcodifiche) o a lunghe operazioni di rendering.
Per l’elaborazione delle sequenze video in alta definizione dovremo possedere un computer performante che abbia molta memoria RAM altrimenti, avremo difficoltà nella gestione del montaggio video; la stessa identica cosa varrà per le unità esterne che dovranno essere necessariamente veloci.

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Editing del filmato in Adobe Premiere Pro CS6.

Prima di poter modificare i nostri filmati della fotocamera, sarà necessario importarli all’interno del software di montaggio. In precedenza abbiamo appreso le strategie per l'organizzazione delle nostre riprese sul PC, con la creazione di cartelle e sottocartelle; ora potranno essere importate direttamente nel software trascinandole all’interno del nostro software di editing o scegliendo di cliccare sul menù File e di selezionare la voce “Importa”; la procedura esatta potrà variare da un software all'altro; nel caso specifico ho utilizzato Adobe Premiere Pro CS6, siccome gestisce nativamente i file della Nikon D3200 senza nessun tipo di conversione o transcodifica; inoltre, attualmente, è uno dei software più performanti con i file H264.


Il flusso di lavoro da eseguire nel montaggio video sarà simile per quasi tutti i programmi di editing del video; l’intenzione non sarà quella di spiegare gli interi passaggi di Adobe Premiere CS6© che sono fuori dalla portata di questo eXperience, ma di dare un’indicazione generica delle varie fasi, dalla creazione del progetto video fino all’output finale.

Le principali fasi sono:

  1. Creazione di un nuovo progetto.
  2. Acquisizione e importazione delle sequenze video e audio (eventuale colonna sonora).
  3. Assemblaggio e selezione punti di attacco e stacco delle sequenze selezionate.
  4. Aggiunta dei titoli.
  5. Transizioni ed eventuali effetti.
  6. Mixaggio dell’audio
  7. Renderizzazione ed esportazione finale del filmato.

Creazione di un nuovo progetto. La prima finestra che vedremo dopo aver cliccato sull'icona di Adobe Premiere CS6 sarà la schermata introduttiva dove potremo scegliere di creare un nuovo progetto o di aprirne uno esistente.

 

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Schermata introduttiva.
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Creazione nuova sequenza.

Dopo aver chiuso la finestra “Nuovo progetto”, sarà visualizzata quella relativa alla creazione di una nuova sequenza. Sceglieremo il preset in funzione della destinazione d’uso del filmato finale; in questo caso utilizzerò una nuova sequenza AVCHD, formato molto simile all’AVC H264 della Nikon D3200, a 1080p 25 fotogrammi per secondo, per poter esportare successivamente il filmato su canali video come Vimeo o Youtube.

In seguito importeremo le sequenze video e i file audio da utilizzare nel montaggio attraverso il pannello progetto, dopodiché le potremo trasferire sulla timeline.

La timeline è quella parte dello schermo, divisa in più parti chiamate tracce, dove andremo a inserire sia le sequenze audio-video che gli effetti multimediali (esempio titoli, transizioni).

 

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Pannello progetto.
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Monitor Sorgente, Monitor Programma e Timeline.

Con il monitor Sorgente potremo visualizzare le sequenze video, impostarne i punti di montaggio (attacco e stacco) e modificarne la durata e la velocità, eventualmente per effetti come lo slow motion. Per aggiungere le nostre clip alla sequenza create nella timeline, sarà sufficiente trascinarle dal monitor Sorgente o dal pannello progetto. Visualizzeremo poi la sequenza montata nel Monitor programma per verificare in tempo reale la qualità del video montato e il risultato finale.

Usando le potenti funzioni di titolazione di Premiere Pro, potremo creare titoli fissi semplici, con effetti di scorrimento orizzontale o verticale oppure potremo usare i vari template disponibili con il software.

 

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Creazione titolo.
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Pannello di controllo degli effetti e transizione video.
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Pannello di controllo del Mixer audio.

L’inserimento degli effetti sarà una delle fasi più creative del progetto, spetterà alle capacità artistiche personali di ognuno di noi dare quel tocco in più al nostro video per dargli un aspetto più professionale; potremo dare effetti di movimento alle nostre sequenze, utilizzare l’opacità o la dilatazione il tempo, inserire transizioni per rendere i passaggi meno bruschi tra una sequenza e quella successiva; gli effetti saranno disponibili attraverso il pannello del controllo effetti.

Il Mixer audio sarà utilizzato per le regolazioni delle tracce audio; il mixaggio consiste nella fusione e nella regolazione delle tracce audio in una sequenza video. Il mixer di Premiere simulerà esattamente una console di mixaggio audio professionale completa, dotata di comandi per il controllo del volume e degli effetti.

Esportazione filmato

Una volta terminata la fase di editing del video, arriverà il momento di esportare il filmato; lo scopo potrà essere quello di pubblicare il video sul Web al fine di condividerlo semplicemente, oppure quello di commercializzarlo o distribuirlo;
nel primo caso creeremo un nuovo file video, mentre nel secondo saranno i supporti ottici DVD Video e Blu-Ray la scelta corretta. La condivisione di video su Internet ha avuto un ampio sviluppo negli ultimi tempi, i maggiori canali dove poter pubblicare i nostri filmati sono YouTube, leader indiscusso della condivisione dei video, ma dal taglio amatoriale, con milioni di video in archivio e migliaia di caricamenti giornalieri e il canale Vimeo, più professionale, utilizzato prevalentemente dagli esperti del settore video.
I video creati potranno essere riprodotti su computer, telefoni cellulari o dispositivi video; esistono svariati formati sul web; non dovremo fare l'errore di considerare alla stessa stregua tutti i formati video presenti sulla rete, infatti, spesso hanno tra di loro proprietà molto differenti. Per condividere file video sui canali web, sarà preferibile utilizzare i formati MP4 o MOV con codec H264, con una risoluzione di 720p (1280x720); entrambi i formati video garantiranno un’elevata qualità, una minore grandezza dei file in uscita e una minore richiesta di prestazioni a livello hardware per la visione su vecchi personal computer.

Ecco un esempio di un breve flusso di lavoro per l’esportazione del montaggio, attraverso la creazione di un file video da riprodurre su Pc, da condividere on line o da visualizzare su lettori video:

 

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Selezione della sequenza da esportare.
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Selezione della sequenza da esportare.
  • Selezionare la sequenza editata presente nella timeline da esportare.
  • In Adobe Premiere Pro aprire il menù File e selezionare la voce “Esporta”, scegliendo l’opzione “Oggetto Multimediale”.
  • Selezionare dal pannello “Esporta” uno dei tanti tipi di formati video supportati; si potrà decidere di utilizzare uno dei vari preset che ci offre di default il software in uso, oppure si potrà personalizzare il formato in uscita attraverso le preferenze audio e video. In questo caso ho selezionato il formato MP4 con codec H264, altamente performante, che permetterà di ridurre considerevolmente le dimensioni del nostro filmato mantenendo un’elevata qualità.
  • Selezionare il nome del file e la cartella dove sarà creato e salvato il filmato finale.
  • Selezionare il comando “Esporta”.

Montato Filmato Nivolet


Conclusioni

Il colle del Nivolet è un valico alpino situato nelle Alpi Graie a una quota di 2612 m s.l.m., collega la Valle dell'Orco (Piemonte) e la Valsavarenche (Valle d'Aosta). Il colle si trova all'interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso, è facilmente raggiungibile dal versante piemontese da Ceresole Reale in provincia di Torino, la strada è percorribile prevalentemente nel periodo estivo, mentre nel resto dell’anno la strada di accesso è chiusa per la presenza di neve. È uno dei posti più incantevoli dell’arco alpino italiano; dal punto di vista naturale è senza dubbio un’area interessantissima caratterizzata dalla presenza di numerosi stagni e torbiere, da incantevoli laghetti alpini dall'acqua cristallina; molto copiosa anche la fauna, si possono osservare camosci, stambecchi, marmotte, diverse specie di anfibi e avvistare numerose specie di uccelli, tra cui l’aquila, le poiane e i gheppi.
Nella splendida cornice montana del Nivolet, la Nikon D3200 non ha sfigurato; è pur sempre una fotocamera entry level, e come tale va vista, ma essendo piccola e leggera, performante, con un’ottima qualità video, ha permesso di ottenere riprese di taglio anche professionale; è una fotocamera che potrà trovar facilmente posto come secondo corpo macchina, affiancando magari la preferita Nikon D600 o le più professionali Nikon D4 e D800 nella gestione di servizi video. La qualità ottenuta dalle clip video registrate dalla fotocamera è stata assolutamente sorprendente, confrontando le riprese ottenute dalla Nikon D3200 con videocamere di alto livello, e comunque di prezzo più elevato, la differenza in termini prestazionali a vantaggio della Nikon D3200 è a dir poco incredibile. Compatta ma molto robusta, con un sensore CMOS da 24 MP, capace di riprendere sia foto che video; la D3200 ha dimostrato sul campo di essere affidabile, di poter gestire anche un reportage video; molti pensano che le fotocamere ad ottiche intercambiabili non possano essere usate per tale fine, a causa della lentezza nelle impostazioni e per il controllo manuale della messa a fuoco; non concordo con loro, la D3200 ha smentito con i fatti quest’affermazione.
Ormai la parte video delle fotocamere digitale fornisce prestazioni d’alto livello e la D3200 fa parte di questa categoria; ha dimostrato di poter entrare a pieno titolo nel borsa di qualunque videomaker, ma non dimentichiamoci che parliamo di un mezzo nato per fare fotografie da 24 Megapixel, una risoluzione spaventosa, per stampe superiori all’A3; un mezzo perfetto per entrare nel mondo delle video reflex, ma anche come secondo corpo dal prezzo competitivo per ampliare il proprio corredo Nikon.

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