L'attrezzatura
Fotocamera
Ho scelto una reflex digitale per l’enorme file (non compresso) che si può tirar fuori da uno scatto grezzo raw, in modo da poter avere in un secondo tempo una stampa professionale di grande formato.
Ho pensato bene che, se la mia impresa si fosse realizzata, avrei dovuto possedere un immagine in alta risoluzione da poter pubblicare, da stampare o da inviare ai media. I 12 Mpixel erano sufficienti al mio scopo, ma di vitale importanza era pure la qualità dell’immagine e la velocità con cui potevo scattarla. Proprio per questo ho scelto l’ultima nata di casa Nikon, la D300, sia per le sue caratteristiche, ma anche per il suo rapporto di moltiplicazione di 1,5 guadagnando in focale in modo da poterla attaccare anche ad un telescopio non enormemente grosso e facile da trasportare.
Tubo ottico
Come parte ottica ho preferito qualcosa di leggero e non ingombrante: uno strumento di facile trasportabilità come lo Skywather 100 ED con un focale di circa 900 mm che, con la D300, si trasformano in 1.350mm nel formato 24x36.
Si ha, quindi, tutto il circolo solare perfettamente rappresentato nel fotogramma, con in più una buona rappresentazione del dettaglio.
Filtro solare
Senza star a spendere troppi soldi mi sono autocostruito un bel filtro solare da applicare allo strumento. Anche questo doveva essere semplice e leggero per essere ben trasportabile. Già provato in precedenza con ottimi risultati, ho utilizzato un foglio di alluminio specifico della famosa ditta tedesca Baader Planetarium che, per resistenza meccanica e resa fotografica, è il migliore.
L’ho incastrato tra due cartoncini neri precedentemente forati, a sandwich; l’ho applicato ad un tubo, sempre autocostruito con il solito cartoncino nero, per dar forma ad un cappuccio da applicare alla sommità dello strumento.
Raccordo telescopio D300
Per raccordare la D300 ed il tubo ottico mi sono procurato il famoso raccordo T2 per Nikon, acquistabile in tutti i negozi specifici di fotografia e di ottica-astronomia.
Ad esso ho applicato un raccordo in alluminio realizzato in precedenza, che da una parte ha una filettatura T2 e da l’altra entra perfettamente in tutti gli strumenti con foro da 2”.
Collegando tranquillamente e molto velocemente la baionetta della D300 al raccordo T2, collegato a sua volta al raccordo in alluminio, si può unire il tutto.
Il risultato è che alla D300 viene applicata un ottica di 1350 mm, ovviamente senza autofocus.
Scatto remoto
D’obbligo lo scatto remoto Nikon MC-36.
Due cose sono di vitale importanza su questo tipo foto, in cui altri fattori come turbolenza e bassi tempi di scatto sono sempre in agguato per creare un micromosso: la velocità di scatto e, soprattutto, la necessità di avere più fermo possibile lo strumento.
Montatura
Sarebbe possibile scattare anche con il solo cavalletto, ma la elevata velocità della rotazione terrestre obbligherebbe a spostare tutto lo strumento per inseguire il movimento del sole.
Per cui è d’obbligo una montatura orientata perfettamente e sincronizzata con il movimento del sole, in modo da poterlo avere sempre nel mirino; dando la possibilità di concentrarsi su altri fattori per realizzare l’impresa.
