Risalgono a diversi anni fa i primi pensieri di poter immortalare la Stazione Spaziale sul Sole o sulla Luna; precisamente nell'estate del 2004 quando con la mia fedele Coolpix 5700 fotografai per la prima volta Venere in transito sul disco solare. Lo spettacolo fu unico ed emozionante a tal punto che mi promisi di non perdermi nessun altro oggetto fotografabile che passasse davanti al sole. La possibilità, inoltre, di fotografare non solo oggetti celesti, ma anche oggetti artificiali costruiti dall'uomo e magari con persone a bordo mi affascinava ancor di più. Iniziai a documentarmi e la Stazione Spaziale Internazionale faceva al mio caso, fino al raggiungimento del mio scopo...


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I preparativi

Curiosando sulla rete vidi diversi astroimagers che dal 2001 avevano intrapreso una specie di gara a riprendere i passaggi della Stazione Spaziale sul disco del Sole o su quello della Luna cercando di evidenziare, nel miglior dei modi e con tecniche diverse, i dettagli del satellite artificiale.
I pochi avventori si dividevano in due categorie per l'utilizzo di materiali diversi. Chi utilizzava le webcam o le video camere con 20/30 frames al secondo riuscendo magari a congelare più fotogrammi, ma con risoluzioni mediamente basse o chi (più temerario) usava le fotocamere compatte o reflex del caso per fermare uno od al massimo due o tre fotogrammi, ma con risoluzione da poster cinematografico.
Ovviamente il mio carattere tende sempre a complicare le cose, ma sicuramente anche a regalarmi grandi soddisfazioni, per cui optai per la possibilità di immortalarla con una fotocamera digitale.
Passò circa un anno per capire da dove partire, cosa consultare, cosa acquistare e come utilizzarlo. Fortunatamente internet è un grande strumento e, utilizzato al meglio, risolve gran parte dei nostri dubbi. Così scoprii il famoso sito CalSky, un riferimento per tutti i cacciatori di transiti. Una volta settato con i propri dati, parte una lunga e sospirata attesa.

Tutto dipende da quanto si è disposti a spostarsi con tutta l'attrezzatura all'ultimo minuto. Beh, io chilometri per immortalare eclissi, transiti, aurore e via dicendo ne avevo fatti tanti, e non mi spaventavano certo queste cose, per una foto da prima pagina.
Durante i 2 anni successivi avevo fatto alcuni tentativi ma purtroppo con scarsi risultati; una volta ho mancato il punto geografico di ripresa, un'altra sono arrivato in ritardo con l'ora, per uno sbaglio banale nel rimettere gli orologi, ed un paio di altre per errori tecnici sia di messa a fuoco che di sequenza di scatto.
Quest'anno, invece, è iniziato con un bel Alert datomi da CalSky una decina di giorni prima dell'evento. La prima cosa era preparare perfettamente l'attrezzatura.


La tracciatura del transito
Di vitale importanza è aver la possibilità di tracciare in anticipo il passaggio della ISS.
Sulla rete esistono tanti programmi ma oltre a quello sul sito ufficiale della NASA (www.nasa.com) ne esiste uno molto potente e preciso sul sito Calsky (www.calsky.com).
Occorre immettere le coordinate nel proprio sito osservativo e pazientare.
Al momento dell'allert Calsky comunica con una email: tutte le effemeridi del transito, giorno, ora, posizione gps, distanza dal sito osservativo; tutti i dati relativi alla stazione spaziale; inoltre si potrà avere la finestra osservativa in cui si traccerà sulla mappa il percorso in cui sarà possibile vedere il transito della ISS sul sole.

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