Le potenzialità di uso di una fotocamera DSLR possono essere estese a numerosi campi applicativi di interesse come quelli scientifico, artistico medico, fisico, della sicurezza od astronomico. La modifica della fotocamera è solo il primo passo. Un uso rigoroso di queste tecniche richiede la conoscenza del comportamento spettrale della fotocamera. A questo si può arrivare attraverso la misura delle sensibilità spettrali della fotocamera come mostrato in questo eXperience.

A cura di Marcello Melis

» Introduzione » Il sensore di una reflex
» Filtro blocca IR, o IRcut » Matrice di Bayer
» Trasmittanza spettrale dei filtri della matrice di Bayer » Ripresa nell'infrarosso
» Confronto delle riprese nel visibile e nell'infrarosso » Conclusioni

 

Confronto delle riprese nel visibile e nell'infrarosso

Riprendiamo qua i singoli risultati e li mettiamo a confronto partendo dalle curve di sensibilità.

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Fig 22: Sensibilità D700 standard e D700 modificata

Confrontiamo ora le sensibilità globali ed il loro rapporto.

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Illustrazione 23: Sensibilità globale D700 standard, D700 modificata e rapporto

Ed ora affianchiamo le tre riprese: visibile, visibile + IR e solo IR complete degli istogrammi.

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Fig 24: VIS t: 1/200, f/: 11, ISO: 800, WB: 3200K

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Fig 25: VIS+IR t: 1/200, f/: 11, ISO: 200, WB: 3200K

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Fig 26: IR t: 1/200, f/: 11, ISO: 800, WB: 3200K

La ripresa e l'analisi differenziale delle immagini in luce visibile, visibile più infrarossa, e solo infrarossa trova applicazione in molte discipline. A titolo di esempio riportiamo le riprese nel visibile e nell'infrarosso effettuate da Luigi Fieni documentate nel dedicato eXperience Infrarosso IR ed Ultravioletti UV con Nikon D700 nel restauro di antichi dipinti Tibetani.

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Fig 27: Ripresa nel visibile

Fig 28: Ripresa nell'infrarosso

Come si può notare in questo caso, la ripresa negli infrarossi mette in evidenza dettagli altrimenti nascosti nella ripresa nel visibile.


Conclusioni

La D700, nella forma standard ed in quella modificata quindi privata di qualsiasi filtro IR, è stata una egregia compagna in questo viaggio dal visibile agli infrarossi. In particolare è stato interessante scoprire la conformazione particolarmente ottimizzata delle curve di sensibilità nel visibile, così come rilevare una generosa sensibilità nella zona degli infrarossi, una volta rimossi i filtri.
Questo lavoro di analisi ha voluto anche proporre un particolare modo di caratterizzare una fotocamera, standard o modificata che sia, attraverso la misura delle curve di sensibilità spettrale. La caratterizzazione che si ottiene attraverso la misura delle curve di sensibilità va molto oltre le caratterizzazioni standard atte a produrre un file .ICC con un profilo di colore. La caratterizzazione utilizzata in queste pagine è di tipo spettrale che prescinde dalla banda di radiazione presa in considerazione rendendo possibile sia la corretta interpretazione cromatica delle immagini, sia la progettazione ottimale del illuminazione in un set di ripresa in caso di riprese in UV e IR.

 

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