Rinominare i file recuperati da Image Rescue con Nikon Transfer
Qui viene spiegata la procedura per rinominare con un numero sequenziale le immagini; l'obiettivo è quello di poter in questo modo ricaricare le immagini sulla scheda e scaricarle poi sul computer attraverso Nikon Transfer, con l'intento di sfruttare le potenzialità di assegnazione di parole chiave "keyword" e altre opzioni che offre Nikon Transfer (una buona parte è presente anche in Nikon ViewNX). Si comincia con il selezionare i soli file NEF.
Si seleziona il comando "Rinomina".
Si imposta come prefisso la desinenza "DSC" che è quella propria e specifica dei file immagini, in questo caso creati da Nikon on-camera. Al prefisso si fa seguire il segno di punteggiatura "Underscore" che Nikon ViewNX traduce come "Sottolineatura", che poi è questo segno: "_", anch'esso quello usato nella generazione dei nomi file on-camera; il corpo del nome sarà un numero progressivo a quattro cifre che aumenterà di una unità ad ogni nuovo file rinominato; la numerazione progressiva a quatto cifre è anche in questo caso quella utilizzata on-camera.
Nikon ViewNX avverte che in questo modo le immagini non saranno più sincronizzate, ma questa è l'unica procedura per mantenere poi la stessa numerazione per ogni coppia di NEF/JPG.
I primi quattro NEF sono stati così rinominati.
Si sceglie adesso di visualizzare le sole immagini JPG, vengono selezionate le quattro immagini JPG corrispondenti alle quattro già rinominate in NEF.
Prima di rinominare è necessario confermare il "Ripristino a 1 prima di ciascun processo", in modo che le immagini JPG verranno rinominate con lo stesso numero sequenziale delle immagini NEF.
I quattro JPG rinominati.
Ed ecco la verifica della correttezza della sequenza numerica che hanno ottenuto i file rinominati: selezionando la visualizzazione NEF+JPG|TIFF vediamo solo quattro file, rinominati da 0001 a 0004. Dovrebbero quindi essere coppie identiche di file NEF+JPG.
Selezionando la visualizzazione NEF|JPG|TIFF ecco che le coppie di file identici NEF+JPG vengono visualizzate distinte. I file sono stati quindi correttamente rinominati.
Selezioniamo le quattro coppie di immagini NEF+JPG e prepariamoci a copiarle in una scheda di memoria in cui è già incorporata una cartella DCM con una sottocartella 100NCD80: sono i nomi corretti che in questo caso una Nikon D80 ha attribuito all'interno di una scheda SD.
Le immagini sono state copiate nella scheda SD.
Lanciamo Nikon Transfer: il programma riconosce le immagini copiate nella scheda come immagini originali scattate on-camera. Vengono visualizzati i soli NEF; i JPG, grazie al fatto che hanno la medesima estensione file dei NEF non vengono evidenziati, ma saranno trasferiti insieme ai NEF, come file distinti con estensione *.JPG.
Si compilano e si personalizzano le preimpostazioni XMP/IPTC, qui sono state aggiunte delle keyword.
Si prepara la videata della denominazione file: qui è stato richiesto di utilizzare la data e l'ora di scatto seguita dal nome originale. Il nome originale dello scatto on-camera in realtà è andato perduto durante il recupero dei file da parte di Image Rescue e sostituito da un numero progressivo creato in ViewNX. È comunque un'informazione utile perché permette di valutare rapidamente che posto sequenziale occupava l'immagine nella scheda all'atto dello scatto originale.
Apriamo la cartella contenente i file appena trasferiti dalla scheda in ViewNX. Sono presenti sia i NEF che i JPG.
Ecco una coppia di immagini NEF+JPG: sono state recuperate la data e l'ora di scatto originale a cui è stato fatto seguire il numero progressivo che, grazie alla ridenominazione separata NEF prima e JPG poi, è identico per ogni coppia di NEF+JPG.
In alto a sinistra nelle proprietà file vediamo che il nome file corrisponde esattamente alla data/ora di scatto originale; tutte le informazioni EXIF sono state mantenute.
Nelle informazioni XMP/IPTC vediamo le chiavi di ricerca che sono state inserite con Nikon Transfer. Il lavoro di recupero e ridenominazione è così stato portato a termine.
Conclusioni
Lexar Image Rescue 3 si è dimostrato un software efficace, in grado di recuperare effettivamente sia immagini erroneamente cancellate che l'intero contenuto di una scheda formattata, sempre erroneamente, on-camera.
Quello che Image Rescue 3 – o nessun altro programma – è in grado di recuperare sono le immagini cancellate da una scheda su cui sono state successivamente salvate on-camera delle nuove immagini. È molto importante, quindi, nel momento in cui ci si accorge di aver cancellato parzialmente o completamente una scheda, o erroneamente formattata, di estrarre immediatamente la scheda dalla fotocamera in modo da non salvare altre immagini sulla stessa scheda, e scannerizzare poi la scheda con Image Rescue 3.
Image Rescue 3 non potrà altresì recuperare immagini da schede guaste a livello hardware, schede che il computer ignora completamente. Per questi casi è bene prediligere l'acquisto delle Lexar Pro che offrono anche servizio in garanzia di recupero hardware fatto da parte dei laboratori specializzati Lexar.
Altrettanto valido è lo strumento di Cancellazione che fa parte degli Advanced Tools di Image Rescue 3: è un modo efficace e sicuro per cancellare in modo definitivo il contenuto di una scheda, per avere la certezza e la sicurezza che il contenuto non potrà più essere recuperato, permettendo comunque di utilizzare nuovamente la scheda.
È un programma quindi che non può mancare sul computer di un fotografo.