Lexar offre una vasta gamma di schede di memoria suddivise in fasce di capacità ma anche velocità e prestazioni professionali richieste dalle ultime generazioni di fotocamere. Si distingue anche per i software in bundle a corredo di alcuni modelli, software utili se non indispensabili al flusso di lavoro del fotografo.

a cura di Gerardo Bonomo

Introduzione Cancellare e formattare una scheda: cosa succede, veramente?
Image Rescue: l'istallazione del software
Strumenti avanzati di Image Rescue
Recupero dei file audio
Conclusioni

 

Rinominare i file recuperati da Image Rescue con Nikon Transfer

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Qui viene spiegata la procedura per rinominare con un numero sequenziale le immagini; l'obiettivo è quello di poter in questo modo ricaricare le immagini sulla scheda e scaricarle poi sul computer attraverso Nikon Transfer, con l'intento di sfruttare le potenzialità di assegnazione di parole chiave "keyword" e altre opzioni che offre Nikon Transfer (una buona parte è presente anche in Nikon ViewNX). Si comincia con il selezionare i soli file NEF.

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Si seleziona il comando "Rinomina".

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Si imposta come prefisso la desinenza "DSC" che è quella propria e specifica dei file immagini, in questo caso creati da Nikon on-camera. Al prefisso si fa seguire il segno di punteggiatura "Underscore" che Nikon ViewNX traduce come "Sottolineatura", che poi è questo segno: "_", anch'esso quello usato nella generazione dei nomi file on-camera; il corpo del nome sarà un numero progressivo a quattro cifre che aumenterà di una unità ad ogni nuovo file rinominato; la numerazione progressiva a quatto cifre è anche in questo caso quella utilizzata on-camera.

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Nikon ViewNX avverte che in questo modo le immagini non saranno più sincronizzate, ma questa è l'unica procedura per mantenere poi la stessa numerazione per ogni coppia di NEF/JPG.

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I primi quattro NEF sono stati così rinominati.

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Si sceglie adesso di visualizzare le sole immagini JPG, vengono selezionate le quattro immagini JPG corrispondenti alle quattro già rinominate in NEF.

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Prima di rinominare è necessario confermare il "Ripristino a 1 prima di ciascun processo", in modo che le immagini JPG verranno rinominate con lo stesso numero sequenziale delle immagini NEF.

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I quattro JPG rinominati.

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Ed ecco la verifica della correttezza della sequenza numerica che hanno ottenuto i file rinominati: selezionando la visualizzazione NEF+JPG|TIFF vediamo solo quattro file, rinominati da 0001 a 0004. Dovrebbero quindi essere coppie identiche di file NEF+JPG.

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Selezionando la visualizzazione NEF|JPG|TIFF ecco che le coppie di file identici NEF+JPG vengono visualizzate distinte. I file sono stati quindi correttamente rinominati.

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Selezioniamo le quattro coppie di immagini NEF+JPG e prepariamoci a copiarle in una scheda di memoria in cui è già incorporata una cartella DCM con una sottocartella 100NCD80: sono i nomi corretti che in questo caso una Nikon D80 ha attribuito all'interno di una scheda SD.

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Le immagini sono state copiate nella scheda SD.

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Lanciamo Nikon Transfer: il programma riconosce le immagini copiate nella scheda come immagini originali scattate on-camera. Vengono visualizzati i soli NEF; i JPG, grazie al fatto che hanno la medesima estensione file dei NEF non vengono evidenziati, ma saranno trasferiti insieme ai NEF, come file distinti con estensione *.JPG.

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Si compilano e si personalizzano le preimpostazioni XMP/IPTC, qui sono state aggiunte delle keyword.

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Si prepara la videata della denominazione file: qui è stato richiesto di utilizzare la data e l'ora di scatto seguita dal nome originale. Il nome originale dello scatto on-camera in realtà è andato perduto durante il recupero dei file da parte di Image Rescue e sostituito da un numero progressivo creato in ViewNX. È comunque un'informazione utile perché permette di valutare rapidamente che posto sequenziale occupava l'immagine nella scheda all'atto dello scatto originale.

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Apriamo la cartella contenente i file appena trasferiti dalla scheda in ViewNX. Sono presenti sia i NEF che i JPG.

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Ecco una coppia di immagini NEF+JPG: sono state recuperate la data e l'ora di scatto originale a cui è stato fatto seguire il numero progressivo che, grazie alla ridenominazione separata NEF prima e JPG poi, è identico per ogni coppia di NEF+JPG.

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In alto a sinistra nelle proprietà file vediamo che il nome file corrisponde esattamente alla data/ora di scatto originale; tutte le informazioni EXIF sono state mantenute.

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Nelle informazioni XMP/IPTC vediamo le chiavi di ricerca che sono state inserite con Nikon Transfer. Il lavoro di recupero e ridenominazione è così stato portato a termine.


Conclusioni

Lexar Image Rescue 3 si è dimostrato un software efficace, in grado di recuperare effettivamente sia immagini erroneamente cancellate che l'intero contenuto di una scheda formattata, sempre erroneamente, on-camera.

Quello che Image Rescue 3 – o nessun altro programma – è in grado di recuperare sono le immagini cancellate da una scheda su cui sono state successivamente salvate on-camera delle nuove immagini. È molto importante, quindi, nel momento in cui ci si accorge di aver cancellato parzialmente o completamente una scheda, o erroneamente formattata, di estrarre immediatamente la scheda dalla fotocamera in modo da non salvare altre immagini sulla stessa scheda, e scannerizzare poi la scheda con Image Rescue 3.

Image Rescue 3 non potrà altresì recuperare immagini da schede guaste a livello hardware, schede che il computer ignora completamente. Per questi casi è bene prediligere l'acquisto delle Lexar Pro che offrono anche servizio in garanzia di recupero hardware fatto da parte dei laboratori specializzati Lexar.

Altrettanto valido è lo strumento di Cancellazione che fa parte degli Advanced Tools di Image Rescue 3: è un modo efficace e sicuro per cancellare in modo definitivo il contenuto di una scheda, per avere la certezza e la sicurezza che il contenuto non potrà più essere recuperato, permettendo comunque di utilizzare nuovamente la scheda.
È un programma quindi che non può mancare sul computer di un fotografo.

 
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