La ripresa fotografica
Se si utilizza la P5000 anche per visualizzare il soggetto prima dello scatto, lasciando in questo modo liberi i due oculari della visione stereo, questi ultimi vanno oscurati con i tappi a corredo, per evitare che luce parassita proveniente dagli stessi penetri nel sistema ottico.
L'illuminazione
Dopo aver effettuato l'opportuno bilanciamento del bianco è possibile utilizzare come sorgente di illuminazione tanto la luce ambiente che quella fornita dai LED a corredo. È comunque possibile utilizzare anche una torcia elettrica, possibilmente a LED per poter ottenere un'illuminazione che sia radente sul soggetto, per i soggetti dove è necessario evidenziare la trama del dettaglio di superficie. Abbiamo provato anche ad utilizzare un flash SB400 collegato alla P5000 attraverso il cavo a distanza SC-17, in questo modo si ha la certezza di utilizzare luce a 5.000° K ed evitare rumore nel canale dove lo spettro luminoso della luce impiegata è carente: una luce a incandescenza, per esempio, ha poco spettro nel canale del blu che risulterà poi molto rumoroso nell'immagine definitiva.
Utilizzando una torcia elettrica o il flash anche possibile illuminare il soggetto dal basso, sostituendo il piatto porta oggetti con un vetro.
La focale zoom
A seconda della Coolpix impiegata e della sua specifica risposta alle varie focali sarà possibile scegliere la focale zoom che darà il miglior risultato: con la P5000 abbiamo lavorato sia alla minima che alla massima escursione zoom ottenendo ottimi risultati in entrambi i casi.
Il diaframma
Nonostante il fatto che la profondità di campo è prefissata dall'oculare del microscopio, durante le nostre prove abbiamo verificato che chiudendo il diaframma della P5000 aumenta visivamente la profondità di campo e la stessa viene registrata sull'immagine che con i soggetti tridimensionali appare più nitida col diaframma chiuso piuttosto che aperto.
La Coolpix P5000 montata sull'EZ-Micro pronta a scattare
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La messa a fuoco
La focheggiatura corretta si ottiene esclusivamente agendo sulla regolazione dell'altezza della torretta portaoculari rispetto al soggetto; la messa a fuoco in questo caso basata sul principio afocale, va quindi impostata sulla fotocamera su "infinito". Abbiamo comunque provato a lasciare l'autofocus attivo ottenendo comunque delle immagini corrette. La manopola di messa a fuoco sull'EZ Micro va invece bloccata per evitare che il fuoco si sposti prima dello scatto.
Lo zoom
Con la P5000 abbiamo detto che alla focale grandangolare la base dell'area inquadrata è di circa 14mm che si riducono a 4mm alla massima focale zoom. Non abbiamo notato sensibili variazioni di nitidezza al variare della focale. Abbiamo invece verificato che la risoluzione aumenta con l'aumentare della focale.
Al lavoro
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Lo scatto
Quando non si utilizza come sorgente di illuminazione un flash come l'SB-400, oltre ad utilizzare lo scatto a distanza meccanico a corredo che va a premere sul pulsante di scatto della fotocamera, è sempre buonanorma attivare l'autoscatto in modo da evitare che, un istante prima dell'esposzione, proprio a causa della pressione dello scatto a distanza sul pulsante di scatto della fotocamera, quest'ultima abbia in qualche modo a vibrare.
L'esposizione
Che si lavori in priorità di tempi o diaframmi o in manuale, è sempre buona norma effettuare un bracketing dell'esposizione – meglio se anche del fuoco – per valutare poi la qualità finale dello scatto sul monitor del computer, dopo aver scaricato le immagini; parlando del bracketing dell'esposizione, ottenere un'esposizione perfetta direttamente in fase di scatto è necessario sempre, ma soprattutto con le Coolpix che non permettono di lavorare in RAW, l'unico formato immagine che consente di ottenere delle sostanziali variazioni dell'esposizione anche in post produzione.
Filtri ottici
Volendo utilizzare dei filtri ottici, per esempio un polarizzatore, tanto per la visione che per la ripresa, è possibile avvitarli all'apposita filettatura situata sotto la torretta, con passo M32.
