a cura di Gerardo Bonomo
 

Nikon EZ Micro da vicino

EZ Micro e la fotografia
Collegamento alla fotocamera
La ripresa fotografica Il risultato - Photogallery

 

EZ Micro e la fotografia

Fin qui tutto bene, ma anche tutto piuttosto prevedibile.

Quello che non è prevedibile da un normale microscopio stereo è la possibilità di accoppiare una compatta digitale e fotografare – o filmare - i preparati mentre li si osserva sul display della fotocamera o attraverso gli oculari; questo permette anche l'osservazione simultanea del preparato da parte di due persone, una attraverso gli oculari e l'altra – pur non beneficiando della visione stereo, attraverso il display della fotocamera. Attraverso l'uscita video della fotocamera è anche possibile collegare l'apparato a un televisore o a un videoproiettore, per permettere una condivisione allargata anche a un pubblico numeroso, per esempio un'intera classe studentesca, utilizzando l'apparato per scopi didattici.

Primo intendimento dei progettisti di Nikon quando hanno progettato l'EZ Micro è stato proprio quello di costruire uno strumento per didattica per permettere agli studenti – a cominciare dalle ultime classi delle elementari - lo studio dell'infinitesimale tanto nelle aule di scienze che durante le lezioni sul campo.

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In alternativa al sistema di illuminazione a LED, per le riprese fotografiche è possibile utilizzare anche un flash,
che porta diversi vantaggi: una temperatura di colore più bilanciata, la possibilità di lavorare con tempi di scatto velocissimi
– pari alla durata del lampo del flash - , la possibilità di orientare la sorgente di illuminazione in ogni direzione,
fino alla retroilluminazione del soggetto o del preparato. Qui è stato utilizzato un lampeggiatore flash SB-400 accoppiato
alla Coolpix P5000 con il cavo di prolunga SC-17

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La coppia di obiettivi per la visione stereo e l'obiettivo da ripresa

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