Di Edo Prando
Nikon ha sempre fatto della massima compatibilità del suo sistema un punto d'onore.
Da mezzo secolo non ha cambiato l'innesto degli obiettivi.
Abbiamo provato obiettivi e accessori di trent'anni fa con le nuove digitali.

2. Digitale e vecchi obiettivi
 
3. Ritorno al passato
5. Nuovi flash e vecchi obiettivi

 


Il funzionamento in TTL del flash permette di ottenere sempre macrofotografie correttamente esposte. In questo caso del vecchio corredo abbiamo usato solamente l'obiettivo macro, montato sulla reflex digitale D 100, dotata del moderno Flash SB80D.

Nuovi flash e vecchi obiettivi
Questa volta, per ottenere il massimo, abbiamo fatto il percorso inverso. Con un vecchio obiettivo, il Micro Nikkor, abbiamo usato un flash del corredo moderno: lo SB80DX. L'abbinamento non è casuale. L'illuminazione più adatta alla fotografia a distanza ravvicinata è quella del flash, che riesce a bloccare il micromosso, inevitabile quando si usa la sola luce ambiente.

Non dimentichiamo che più aumenta il rapporto d'ingrandimento offerto dall'obiettivo, più diminuisce la sua luminosità massima. Inoltre, per avere una discreta profondità di campo, la fotografia ravvicinata richiede diaframmi molto chiusi. Anche fissando la macchina fotografica su cavalletto, provate a riprendere un fiore di prato in queste condizioni. La macchina non si muove, ma il fiore sì. E la foto viene mossa.

Il flash risolve la situazione e permette di fotografare anche quando la luce naturale è scarsa. Consente di creare tutti gli effetti di luce che vogliamo. A seconda di come lo spostiamo attorno al soggetto.

In epoca pre-TTL la macrofotografia con il flash era una difficoltà e bisogna fare qualche calcolo, consultare delle tabelle. Oggi non si sa nemmeno dove trovarle.


Anche con un vecchio Metz 45, usato con il suo automatismo di esposizione, è possibile ottenere effetti da sincronizzazione sulla seconda tendina. In questo caso a muoversi non era il soggetto, il nostro tucano portafortuna, ma la fotocamera.

Semplifichiamoci la vita e vediamo se, per la foto macro, possiamo usare un moderno flash TTL. Nel caso specifico lo SB80DX. Con la D100 possiamo anche usare quello incorporato, con la D70 no. La teoria dice che la misurazione della luce emessa dal flash non è influenzata dall'obiettivo usato. Il bello del TTL è proprio il poterlo usare con qualsiasi obiettivo o accessorio, come tubi di prolunga, soffietti, duplicatori.

Gli automatismi tengono conto da soli della diminuzione della luminosità del sistema. E' vero. Con il vecchio macro e il nuovo flash, usato in automatismo TTL, le macro sono sempre esposte bene, con qualsiasi diaframma. Da ciò a ipotizzare la stessa cosa per le foto generiche, con il flash, il passo e breve. E altrettanto veloce è la conferma. Il flash TTL si può usare senza problemi.

Naturalmente nell'ambito della potenza erogata. Non dobbiamo pretendere, ad esempio, d'illuminare uno stadio di calcio.
Cosa impossibile anche se montiamo sulla fotocamera un obiettivo della serie DX, digital.
Grazie alla possibilità di usare il flash in TTL, anche i soffietti macro, gli anelli di prolunga, gli anelli per l'inversione dell'ottica si possono usare senza difficoltà e in automatismo di esposizione flash.

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