X-Rite Colormunki è disponibile in versione Photo di colore nero e versione Design di colore bianco come quello
rappresentato nell’immagine sopra, gentilmente fornito dal distributore American Data Line ADL.
Sono spettofotometri identici a livello hardware ma si differenziano su qualche funzionalità del software a corredo.
La soluzione X-Rite Colormunki è un pacchetto, composto da hardware e software, dedicato a fotografi o grafici con il principale obiettivo di creare profili ICC per monitor, stampanti e proiettori digitali. Vedremo in seguito come, oltre a questi servizi, possa fornire altre funzioni utili per la gestione del colore. L'azienda produttrice, X-Rite, è ormai un colosso, a livello mondiale, nel settore della gestione del colore e questo, si presume, dia ottime garanzie sulla qualità e assistenza del prodotto. È sempre utile ricordare che gli strumenti dedicati alla gestione del colore, o color management come si dice in inglese, sono stati, fino a pochi anni fa, molto costosi e, per questo, alla portata di poche aziende specializzate. Con la diffusione della fotografia digitale, della computer grafica e stampa a colori, X-Rite ha voluto proporre uno strumento in grado di essere semplice ed economicamente a portata dell'utente finale.
Il prodotto si presenta in due diverse soluzioni: Colormunki Photo, con spettrofotometro di colore nero, dedicato ai fotografi e Colormunki Design, strumento con il guscio color bianco, pensato per i grafici. I dispositivi, in sé, sono identici, ciò che cambia sono poche funzioni dei rispettivi software a corredo. Va anche fatto cenno al Colormunki Create, versione ancora più economica e dotata solo di un colorimetro, dunque non in grado di creare profili di stampanti ne di proiettori. La differenza hardware, che descriverò in seguito, costringe a valutare la soluzione Create per la sola calibrazione dei monitor. Una tabella comparativa delle funzioni si può trovare nella sezione Comparison di questa pagina web del sito x-rite.
Le ultime novità
Il Colormunki viene messo sul mercato nei primi mesi del 2008. Essendo pensato per gli utenti finali lo strumento poteva essere collegato, fino a poco fa, solo a tre computer; ora l’acquisto da diritto all’installazione su qualsiasi macchina. In pratica, per il primo anno di vita, non poteva funzionare che su tre Mac o PC. Questa limitazione, effettivamente, riguardava solo la creazione del profilo monitor collegato alla macchina. La notizia della modifica alla licenza d'uso del software è stata ufficializzata a fine febbraio 2009 ed è stato pubblicato sul sito il nuovo contratto di licenza.
Dallo scorso febbraio, inoltre, è disponibile un video di formazione gratuito in 7 lingue, tra cui l'italiano, a supporto dei clienti. Il file compresso pesa circa 110 MB, sia la versione per Macintosh che quella per Windows, e contiene un filmato in Flash che introduce la gestione digitale del colore e guida l'utente all'uso dello strumento e del software. Il video è ben fatto e, data la scarsezza di materiale sull’argomento, vale la pena di scaricarlo, a questo indirizzo x-rite.
Spettrofotometro e colorimetro
Come accennato in precedenza, la soluzione Colormunki Photo e Colormunki Design differiscono dalla versione Create perché lo strumento è uno spettrofotometro e non un colorimetro. Senza addentrarci su specifiche tecniche bisogna comprendere che sono entrambi degli strumenti i quali, in qualche modo, misurano il colore. Lo spettrofotometro, per come è costruito, riesce a ottenere dei dati di misurazione più dettagliati rispetto ad un colorimetro. Tecnicamente si parla di misurazioni “spettrali” e “colorimetriche”, dalle prime, essendo più complete, si possono ricavare le seconde ma non viceversa. Lo spettrofotometro, soprattutto, è in grado - attraverso l'emissione di un raggio luminoso a spettro noto - di misurare il colore a luce riflessa degli oggetti; dunque solo con questo strumento è possibile leggere i colori sui materiali e creare un profilo ICC per le stampanti. Con il colorimetro, della versione Create ad esempio, si può misurare solo a luce diretta e quindi il colore emesso dal monitor e non rilevare quello di un oggetto.
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