Editoriale
Un viaggio in Italia fermato con la Polaroid. Tre grandi nomi della fotografia internazionale, tra reportage, fotografia di moda, nudo e arte. Un inviato dalla grande sensibilità antropologica. Una rivista dedicata al paesaggio. Una mostra sulle tracce iconiche del XX secolo. Le news di manuali, concorsi, progetti, omaggi. Questo il mix di Sguardi di primavera.
Si inizia con Maurizio Galimberti, che nell’intervista di questo numero racconta la sua ricerca fotografica applicata a luoghi, spazi, paesaggi e orizzonti italiani attraverso la fotografia istantanea, in occasione della personale consacratagli a Venezia.
Si prosegue con le immagini di tre fotografi tra i più celebri ed emblematici del secolo scorso: la retrospettiva di uno dei soci fondatori della Magnum Photos, Robert Capa, nel centenario della sua nascita (Palazzo Reale a Torino); la raccolta di fotografie, mai esposte tutte insieme, dai primi tre libri di Helmut Newton, al confine tra documento di moda e nudo artistico (Palazzo delle Esposizioni, Roma); il lavoro a colori (pubblicato da Phaidon) di René Burri, conosciuto soprattutto per i suoi ritratti in bianco e nero, e i suoi scatti sull’arte di Jean Tinguely (Fondazione Merz, Torino).
L’inviato speciale di questo numero di Sguardi è Francesco Zizola con un’inedita selezione di fotografie a colori realizzate negli ultimi dieci anni in venti paesi del mondo (Museo di Roma in Trastevere).
A Zoom, diventato un magazine monografico, è dedicato l’approfondimento sulle novità editoriali, ogni uscita è ora un libro di fotografia, come racconta Sara Namias, coordinatrice editoriale di Zoom Landscape, l’ultimo numero della rivista. E, a proposito di riviste, una nuova galleria è nata a Milano, con una selezione di scatti d’autore (da Jeanloup Sieff a Patrick Demarchelier) sull’ultimo quarantennio di storia del secolo scorso apparsa su testate come Life, Vanity Fair, National Geographic.
Infine, le news: su due manuali di consigli fotografici di Michael Freeman, sul concorso fotografico del magazine della Smithsonian Institution; sul lavoro attorno a diverse figure femminili, in occasione dell’8 marzo, di Stefano Lunardi; sullo sguardo finissimo, tra cinema, fotografia e arti figurative, di un visionario come Michelangelo Antonioni.