Ritratti

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National Portrait Gallery
Londra

C'è una casa del ritratto, a Londra, in Inghilterra: la National Portrait Gallery ospita infatti la più vasta collezione di ritratti al mondo che comprende i personaggi più illustri della Gran Bretagna, uomini e donne che hanno influito sulla storia mondiale dal Medio Evo fino a oggi, da Enrico VIII a Florence Nightingale, dai Beatles alla regina Elisabetta: tre piani di esposizione, con più di 1300 opere.


Cate Blanchett by Alexi Lubomirski

La fotografia, arte contemporanea per eccellenza, ha molto spazio alla National Portrait Gallery, tra collezioni permanenti e un programma ricchissimo di esposizioni temporanee. Fino al 14 ottobre, per esempio, si può vedere In the Making: Fashion & Advertising. La mostra esamina le tecniche contemporanee di creazione dell'immagine nella moda e nella pubblicità - il lungo e travagliato processo che precede il risultato finale, la brillantezza della foto finita - attraverso il lavoro di cinque fotografi di spicco: Elaine Constantine, Warren Du Preez & Nick Thornton Jones, Alexi Lubomirski, Sølve Sundsbø and Paul Wetherell. Dal lavorare con le celebrità alle tecniche di composizione e l'uso della luce naturale e delle piattaforme digitali, la mostra offre un colpo d'occhio affascinante nelle pratiche dell'industria.


Prince Charles e Diana, Princess of Wales by Patrick Lichfield, July 1981
© Photo by Lichfield

Lo stile dei fotografi è illustrato con esempi del loro lavoro, esposti insieme a ritratti degli stessi fotografi eseguiti da Immo Klink. Accompagna la mostra un nuovo titolo nella serie Rotovision's World's Top Photographers' Workshops che presenta il lavoro di dieci fotografi che offrono consigli, usando il portfolio dei fotografi per dibattere dell'estetica e delle tecniche dell'industria. E perciò tecniche di stampa e post-produzione; internet; e, particolarmente significative, le tecnologie digitali che, eliminando la necessità della pellicola, hanno prodotto cambiamenti significativi nel modo in cui la foto di moda e di pubblicità è commissionata e prodotta. Questa evoluzione, iniziata con Photoshop nei primi anni Novanta, continua, ma contrariamente a quanto si crede comunemente, il procedimento analogico mantiene la sua importanza nella pratica commerciale e dell'editoria.


Mica Paris by Derrick Santini © National Portrait Gallery, London

La maggior parte dei fotografi presenti in questa mostra e nel libro che l'accompagna, lavorano ancora con Polaroid e pellicole, sebbene la postproduzione digitale sia ora molto diffusa. Persino il fautore della luce naturale, Paul Wetherell, osserva che, sebbene il ritocco sulla sua storia Self Service presente nella mostra e nel libro, sia stato minimo, è stato comunque necessario: "magari per spianare leggere rughe sul viso e sul collo oggi, si usa il digitale. Le riviste se lo aspettano e lo chiedono". Una relazione personale con un ritoccatore che capisce le preferenze estetiche di un fotografo è risultata essere una delle più importanti dinamiche nella creazione di immagine editoriale.


Bloom (Polina Kouklina) by Solve Sundsbo

C'è tempo fino al 21 ottobre per vedere invece Daily Encounters: Photographs from Fleet Street, una finestra sugli archivi fotografici dei quotidiani che si affacciano sulla mitica "strada del giornalismo" londinese. Fino al 25 novembre per vedere Devotional, sulle cantanti di colore della musica inglese, con nomi come (e perciò immagini su) Shirley Bassey, Joan Armatrading, Des'ree e Ms.Dynamite. E fino al 14 gennaio per vedere Diana, Princess of Wales (1961-1997), in occasione del decimo anniversario della sua tragica morte sotto il Ponte dell'Alma a Parigi, una panoramica della sua vita di moglie reale, madre, operatrice umanitaria e icona di fascino internazionale.


Elson Street (Karen Elson) by Elaine Constantine © Elaine Constantine

 

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