I coastal wolves vivono nella zona costiera della British Columbia. Anche se in linea d’aria non sono lontani, sono isolati dai lupi dell'interno e non si sono incrociati con loro. Si nutrono fino al 70% di cibo fornito dall'oceano e possono nuotare per km per trasferirsi da un isola all'altra. Si possono definire dei veri lupi di mare, predatori unici della costa Canadese, nutriti dallo stesso mare che li ha portati li. Questi lupi, vivendo in zone che l'uomo non ha mai colonizzato in massa, si sono risparmiati lo sterminio e la decimazione che i lupi del Nord America e di altre parti del mondo hanno subito. La costa della British Columbia è il solo posto dove il cammino evolutivo dei lupi non ha subito variazioni importanti da parte dell'uomo.
Dopo avere fatto gli ultimi acquisti e preparativi necessari alla spedizione per la ricerca di incontrare coastal wolves, il ritrovo è al mattino al molo di Prince Rupert per partire verso una nuova avventura, una nuova esperienza, un nuovo meraviglioso luogo. Le previsioni meteo per i prossimi giorni non promettono per niente bene, con pioggia quasi di continuo, ma a me piace sempre pensare che le cose migliorino. Poi come sempre prenderò quello che viene e cercherò di adattarmi e di vivere al meglio le situazioni.
Dopo avere caricato viveri e provviste necessarie partiamo con tre barche. Una per il trasferimento e le altre due di servizio, dove monteremo sopra le tende che per i prossimi 7 giorni ci serviranno per dormire, mangiare e ricaricare le batterie delle nostre attrezzature. La nostra meta è Banks Island e in questi posti come sempre tutto è meraviglioso e ogni trasferimento è sempre un’esperienza nuova. Partiamo dal porto di Prince Rupert con delle harbor seal e delle sea otter che ci salutano, lungo il tragitto incontriamo gli sbuffi di un paio di balene e sulla costa vediamo anche una mamma di black bear con i suoi due cuccioli cercare salmoni dove un fiume sfocia nell'oceano. Dopo 3 ore di navigazione arriviamo a Banks Island, entriamo in una baia formata dalla foce di un fiume e ci fermiamo con le barche ancorate una accanto all'altra a creare una unica base galleggiante. Galleggiante per poco poiché siamo entrati appena in tempo prima che arrivasse la bassa marea e in un attimo ci troviamo appoggiati con il fondo delle barche sulla sabbia di un’enorme spiaggia. Il luogo è magnifico per chi come me è innamorato di questi scenari. Diventa un paradiso quando scendiamo a terra a sgranchirci le gambe e attorno alla barca troviamo orme di lupi, passati proprio qui poco prima che la marea si alzasse.
Passerò sette giorni in questo meraviglioso luogo, in questa baia e in questa valle meravigliosa, con un fiume che scorre in mezzo e tutto intorno boschi verdi e folti. Le esigenze dei lupi nello scegliere una tana coincidono d'altronde con quelle di noi umani. La ricerca della bellezza, ma soprattutto l'utilità di avere le primarie necessità come cibo e acqua a portata di mano.e saranno giorni potenti, di connessioni, di emozioni, di energia. Per sette giorni vivrò a diretto contatto con il branco, cercherò di ammirarli senza disturbarli e di farmi anche accettare da loro.
Il primo giorno arriva subito un incontro ravvicinato che mi regala emozioni forti. Mentre stiamo tornando verso la barca ci accorgiamo che un lupo ci sta seguendo a distanza, per controllare chi siamo e dove andiamo. Quando ce ne accorgiamo, ci fermiamo immobili e lentamente ci giriamo verso lui. Con noi fermi il lupo si avvicina lentamente, si ferma a poco più di 10 metri da noi e ci guarda fisso. Non è aggressivo e non è nemmeno intimorito. Ci sta seguendo, studiando e controllando, con il suo sguardo selvaggio e fiero, e con i suoi occhi ambra che in contrasto al suo manto grigio sembrano stelle luminose nella notte. Io sono dentro a un sogno con il cuore che batte a mille. Sono a pochi metri da un coastal wolves e ne sto incrociandone lo sguardo. La connessione è potente, le emozioni sono forti. Un’antica credenza degli Heiltsuk, dice che i lupi non si fanno vedere a meno non stiano tentando di dirti qualcosa. In queste zone gli antenati di questi lupi vivevano collegati e avevano spesso contatti sociali e ravvicinati con gli antenati del popolo Heiltsuk . Mi viene da pensare che questo lupo, con questo sguardo, con questa connessione ravvicinata, voglia riscoprire dentro di lui e ricordare a tutti noi questi antichi e potenti legami. Ci gira attorno guardandoci e studiandoci, poi passa oltre e senza mai perderci di vista si va a posizionare tra noi e la barca, su di un grande sasso, in posizione sopraelevata da dove può controllare tutta la spiaggia . Ci segue con lo sguardo fino a quando non entriamo nella barca, e se ne sta sul sasso fino a che noi non riusciamo più a vederlo perché arriva il buio. Ha eseguito alla grande il suo lavoro di sentinella del branco ed ha voluto vedere chi siamo, dove stiamo, cosa facciamo.
I lupi di questo branco sono 11, 5 adulti e 6 cuccioli, e sono tutti molto belli e in salute. Questi lupi possono considerarsi dei privilegiati in quanto, vivendo in zone che l'uomo non ha mai colonizzato totalmente, si sono risparmiati lo sterminio e la decimazione che i lupi del Nord America e di altre parti del mondo hanno subito. La costa della British Columbia è il solo posto dove il cammino evolutivo dei lupi non ha subito variazioni da parte dell'uomo.
Il secondo giorno scorre osservando principalmente i cuccioli che si rincorrono, si mordono e dai comportamenti e atteggiamenti nei giochi dei lupi si può capire l’impegno che ci mettono fin da piccoli a trovare il proprio ruolo nel mondo fortemente gerarchico e socializzato della loro specie. Alcuni di loro sembrano destinati a comandare fin da cuccioli. Anche se lontani, vederli e osservarli giocare e interagire tra loro fa passare il tempo splendidamente e velocemente. Ogni tanto arriva un lupo adulto, i cuccioli interrompono i loro giochi, si precipitano verso di lui festosi e lui li ricambia facendo il suo lavoro, rigurgitando cioè a ognuno la propria porzione di cibo appena cacciato o meglio, visto la zona, appena pescato. Essere spettatore di queste scene, prima i giochi e poi la nutrizione, scene ordinarie e quotidiane per i lupi ma così straordinarie e rare da vedere per un essere umano, mi fa sentire completamente perso e immerso nel momento, nella scena e in parte anche nel branco.
Poi un altro adulto decide di dedicare l'attenzione a noi. Ci guarda da lontano e lentamente viene verso noi, con i cuccioli che lo seguono trotterellanti. Anche questo lupo adulto vuole vedere chi siamo, vuole capire, ci vuole studiare e arriva fino davanti a noi. Ci separano solo 20 metri di fiume, ma il lupo decide di attraversarlo per avvicinarci ancora di più a noi. Entra nel fiume, mentre i cuccioli si fermano sulla riva a guardare, arriva a pochi metri da noi e si ferma immobile. Ci guarda, ci odora, ci studia per qualche minuto e quando decide che non siamo un pericolo si gira, riattraversa il fiume, si allontana e se ne va nel bosco con attorno tutti i cuccioli sempre saltellanti e gioiosi. Un altro incontro ravvicinato, ancora gli occhi ambra di un lupo che s’incrociano con i miei, ancora emozioni intensissime. Guardare cosi da vicino gli occhi ambra di un lupo mi fa sentire connesso a lui. Sono gli occhi di un animale che non è mai stato battuto, di un cacciatore che non è mai stato predato. In quegli occhi c’è tutta la natura indomata, tutti i misteri dei boschi, tutti gli spazi infiniti delle grandi montagne, tutta la forza della vita e della lotta. Guardare quegli occhi mi fa capire ogni volta qualcosa in più non solo sui lupi, ma su tutto il mondo selvaggio che loro rappresentano.
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