I dispositivi wireless Nikon, telecomando WR-T10, ricevitore WR-R10, adattatore WR-A10 e Advanced Multifunctional Remote Controller WR-1 per comandare, a distanza e senza fili, lo scatto fotografico simultaneo o sincronizzato di più fotocamere ma anche per attivare il REC video.
Uso in street photography e capanno
Fin qui abbiamo evidenziato le principali utilità operative del sistema WR-T10 / WR-R10.
Giusto per aggiungere qualche esempio pratico, sottolineiamo soprattutto le situazioni in cui il fotografo non può o non vuole essere in prossimità della fotocamera: in fotografia naturalistica, quando la fotocamera è debitamente mimetizzata e puntata verso la zona della inquadratura dove si presume si svolgerà la situazione da fotografare o riprendere in modalità video. Distanziandosi di oltre venti metri dalla fotocamera e tenendo sotto controllo magari con un binocolo il punto della scena “sensibile“, che può essere una tana, piuttosto che un nido o ancora il punto di un’imminente predazione, attraverso il sistema WR-T10 WR-R10 si potrà far scattare la fotocamera piuttosto che iniziare un videoclip, mantenendosi alla perfetta distanza dal soggetto, e a seconda del tipo di soggetto, non solo celati alla sua vista, ma trovandosi sottovento anche al suo olfatto.
In fotografia scientifico medicale: dopo aver posizionato la fotocamera su treppiedi nella posizione più idonea ad inquadrare il campo operatorio, sarà possibile porsi alla giusta distanza per non intralciare il lavoro degli operatori, senza contare il fatto che il fotografo in questo modo non dovrà osservare le norme antisettiche comuni alle sale operatorie ma potrà rimanere a distanza, dietro una vetrata, nella piena osservanza delle norme. In fotografia investigativa, e non è necessario illustrare gli ovvi vantaggi. Nello street photographer quando il fotografo, pur nel pieno rispetto della privacy del soggetto, desidera scattare senza che il soggetto se ne accorga, continuando nella propria attività e senza per esempio mutare l’espressione del volto in quella di un soggetto consapevole del fatto che sta per essere fotografato. Del portrait & social abbiamo già indicato un esempio nella fotografia di matrimonio, potremmo aggiungere la fotografia di moda, ovvero le sfilate, dove la possibilità di remotare differenti fotocamere puntate nelle zone strategiche della passerella facendole scattare ad hoc quando nell’area inquadrata da ciascuna fotocamera avviene il momento significativo è un grande ausilio. Potrebbe far sorridere la cosa, pensando ai costi che andrebbero sostenuti per avere tre o più corpi macchina e relative ottiche, questo non è un problema per un professionista che può ritenere opportuno investire in corpi o obiettivi multipli, ma non dimentichiamo che il sistema è compatibile anche con diverse reflex consumer, come la D5200 piuttosto che la D3200. Tornando alle situazioni in cui avere più postazioni di scatto rende più efficiente il lavoro del fotografo non è certo quella l’unica situazione in cui sarebbero necessarie diverse postazioni fotografiche o video che inquadrino la scena da differenti punti di ripresa, tutti controllabili a vista dal fotografo che grazie al sistema dello scatto a distanza unito al fatto di poter scegliere di volta in volta quale o quali fotocamera far scattare simultaneamente ripartire fino a tre distinti gruppi permette davvero al fotografo di onorare il famoso detto: “chi fa da sé fa per tre“.
Riprese video: valgono tutte le situazioni fin qui trattate, possiamo aggiungere le riprese video più complesse, dove è necessario posizionare due sistemi di ripresa con differenti angolazioni, come durante i dialoghi tra due soggetti, dove la ripresa deve essere alternata a seconda di quale dei due soggetti sta recitando; con il WR-T10 WR-R10 basterà avviare alternativamente la camera uno piuttosto che la camera due per poi finalizzare il lavoro in sede di montaggio; se poi uno dei soggetti è, o deve anche di necessità essere anche l’operatore, piuttosto che il regista, sarà lui stesso, impugnando il WR-T10 a gestire l’avvio di ciascun singolo videoclip.
In tutte le situazioni, che possono essere della fotografia sportiva, piuttosto che di monitoraggio industriale in cui dopo che la fotocamera è stata posizionata nel modo più idoneo, l’accesso alla stessa risulti poi quasi impraticabile da parte del fotografo, o la situazione, come nel caso di alcuni eventi sportivi che vietino al fotografo di rimanere vicino alla fotocamera per la sua incolumità.
Erano tre e sono diventati quattro i motivi principali per i quali è necessario un telecomando di comando remoto:
- per fotografarsi
- per evitare le vibrazioni indotte dalla pressione del dito sul pulsante di scatto che si traducono in immagini mosse
- per scattare mantenendosi a una certa distanza dalla fotocamera
- per far scattare simultaneamente più fotocamere
Senza nulla certamente togliere al primo motivo, quindi il self portrait che si risolve brillantemente sia utilizzando l’autoscatto on board sulla fotocamera piuttosto che un telecomando wireless, c’è invece da spendere una parola sul secondo motivo, cioè per evitare le vibrazioni indotte dalla pressione diretta del dito sul pulsante di scatto: questa precauzione è già valida negli scatti a mano libera, dove l’utilizzo di un telecomando permette anche in questo caso di evitare le vibrazioni o oscillazioni indotte dalla pressione del dito; quando poi la fotocamera è posizionata su treppiedi, e per questo motivo si presume che la fotocamera non sarà soggetta ad alcun tipo di oscillazione/vibrazione per arrivare a una foto assolutamente esente da micromosso, l’utilizzo di uno scatto a distanza è di vitale importanza; e visto che è comunque possibile che l’uso di un comando a distanza meccanico a filo possa comunque in qualche modo indurre anche se in modalità quasi insignificante delle vibrazioni, va naturalmente utilizzato un telecomando wireless o un comando a filo ma elettrico.
Fotocamera su treppiedi: superfluo dire che testa e treppiedi devono essere di ottima qualità e di caratura sufficiente a reggere il peso del gruppo corpo/obiettivo; se l’obiettivo in uso dispone di stabilizzazione ottica IS (Image Stabilizer) ovvero di uno stabilizzatore d’immagine, questo va disabilitato nelle riprese su treppiedi. Una volta stabilmente assicurata la fotocamera alla testa del treppiedi sarà necessario trovare un sistema alternativo alla pressione sul pulsante di scatto per eseguire lo scatto.
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Questo non basta: è anche necessario che lo specchio venga sollevato diversi secondi prima dell’apertura dell’otturatore, così da dare al gruppo fotocamera/treppiedi il tempo di scaricare a terra le vibrazioni indotte dal sollevamento dello specchio. Le Reflex digitali Nikon hanno nella maggior parte dei modelli la funzione “esposizione posticipata“ e in alcuni modelli di ultima generazione, come la D600, il tempo che deve intercorrere tra il sollevamento dello specchio e l’apertura dell’otturatore può anche essere programmato, fino a 3 secondi.
Usare la pressione diretta del dito sul pulsante di scatto quando la fotocamera è su treppiedi è possibile solo se la pressione sul pulsante di scatto attiva una procedura che sia differente dallo scatto immediato.
In extremis si può ricorrere alla funzione Mirror-Up che su alcuni modelli di fotocamere dell’ultima generazione permette anche, dopo la prima pressione sul pulsante di far sì che la fotocamera apra l’otturatore autonomamente dopo 30 secondi dalla prima pressione sul pulsante di scatto. La funzione Mirror-Up può naturalmente anche essere remotato con alcuni telecomandi, come il WR-T10.
Dopo aver selezionato sulla Ghiera dei modi di scatto (qui simulato su una Nikon D600) la funzione Mirror-Up: si preme una prima volta il pulsante di scatto per sollevare lo specchio, e una seconda volta per aprire l’otturatore.
Nel display della Reflex non compare il disegno qui mostrato ad esclusivo titolo illustrativo. |
Sempre con la Ghiera dei modi di scatto impostata su Mirror-Up, se si preme una sola volta il pulsante di scatto, l’otturatore di aprirà automaticamente, effettuando l’esposizione, dopo 30 secondi dalla pressione sul pulsante di scatto.
Nel display della Reflex non compare il disegno qui mostrato ad esclusivo titolo illustrativo. |
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Il telecomando wireless a raggi infrarossi Nikon ML-L3; sulla Nikon D600 lo si attiva spostando innanzitutto la Ghiera dei modi di scatto sull’icona del telecomando.
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Il sistema di comando a distanza WiFi WU-1b (qui su Nikon D600): con apposita app è compatibile con tutti gli smartphone sia con piattaforma Android che iOS; per altre fotocamere Nikon, come la D700 e altre, è disponibile l’unità WU-1a: per maggiori informazioni si rimanda all’eXp: Moduli Wi-Fi Nikon WU-1a e WU-1b per reflex e per compatte ad ottica intercambiabile.
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Mentre l’unità GPS Nikon GP-1 non è compatibile con il modulo WR-R10, lo stesso, su alcune fotocamere Nikon, può essere utilizzato simultaneamente ad altri moduli, qui il modulo Wi-Fi Nikon WU-1b.
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Il caro vecchio buon telecomando a filo MC-DC2 permette tanto di scattare immagini che di attivare la registrazione del filmati; Il particolare pulsante di scatto può essere bloccato in posizione ON; in accoppiata con la posa B permette di eseguire scatti con tempi di posa anche di diversi minuti, senza dover tener premuto continuamente il suo pulsante di scatto né tantomeno e soprattutto il pulsante di scatto della fotocamera.
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Multifunctional Remote Controller WR-1
Il Nikon WR-1 Wireless Remote Controller, che lavora su frequenze 2.4 GHz, completa l’offerta dei radiocomandi Nikon che può anche operare in combinata con il telecomando WR-T10 e/o il ricevitore/trasmettitore WR-R10. Il WR-