La Premessa – Due parole sulla Distorsione
Tutti nella nostra storia di fotografi avremo sentito parlare della distorsione, alcuni di noi ci avranno avuto a che fare, chiedendosi come mai la facciata di quella chiesa ci era venuta "arrotondata".
Ma cos'è la distorsione, perché esiste, e soprattutto, c'è un modo per eliminarla???
Nella fotografia a pellicola, questo era impossibile, infatti per decenni i produttori di obiettivi hanno rincorso la perfezione, spesso con costi che rendevano alcuni grandangolari inavvicinabili.
Il digitale, al suo avvento, ha risolto la cosa con la riduzione del piano impressionabile, sfruttando dunque solo la parte centrale delle ottiche, che sappiamo essere meno affetta da fenomeni di decadimento dell'immagine.
Oggi la soluzione c'è, e grazie ai moderni programmi di fotoritocco le plug-in che consentono le correzioni ottiche sono infinite.
L'obiettivo perfetto in ogni caratteristica ed ideale per ogni situazione fotografica purtroppo non esiste.
Qualunque schema ottico, per quanto complesso, viene studiato per soddisfare determinate esigenze privilegiando specifiche prestazioni a discapito di altre.
Un obiettivo di fatto costituito da una serie di lenti suddivise in gruppi, sarà sempre un compromesso di luminosità, potere risolvente (nitidezza), correzione geometrica, aberrazioni cromatiche, contrasto, vignettatura (naturale caduta di luminosità ai bordi)… ma anche peso ed ingombro dato dal diametro e materiale delle lenti utilizzate.
A parte gli obiettivi fissi grandangolari "esasperati" o, ovviamente, quelli denominati FishEye, gli zoom sono quelli da considerarsi compromessi particolarmente interessati a distorsioni geometriche ed aberrazioni soprattutto e maggiormente quando questi contemplano focali grandangolari e vengono impiegati agli estremi delle focali offerte. La sempre più elevata velocità AF richiesta dal mercato costringe inoltre i progettisti a modificare gli spostamenti dei gruppi lenti talvolta a discapito delle più ideali condizioni ottiche.
Un obiettivo studiato in progettazione con fini destinati alla riproduzione o all'architettura avrà tra le priorità certamente la correzione geometrica associata a bassissime aberrazioni cromatiche offrendo la più perfetta corrispondenza su specifiche focali.
In pratica mai potrà esistere un obiettivo grandangolare dedicato alla riproduzione per "eccellenza" o alla rappresentazione di soggetti architettonici dai perfetti parallelismi o matematici riferimenti di fuga.