Sulla Nikon D500 è possibile selezionare i dati dell’obiettivo non CPU utilizzato. È inoltre possibile memorizzare diversi obiettivi inserendo la focale e l’apertura massima. In questo modo si può lavorare sia in modalità A sia M e usare la parabola motorizzata zoom dei flash esterni. Il valore del diaframma è visualizzato nel pannello di controllo superiore e nel mirino. È possibile inoltre eseguire la misurazione Color Matrix, migliorare la precisione della misurazione ponderata centrale, della misurazione spot e del fill-flash con bilanciamento i-TTL.
Sulla Nikon D500 è possibile selezionare i dati dell’obiettivo non CPU utilizzato. È inoltre possibile memorizzare diversi obiettivi inserendo la focale e l’apertura massima. In questo modo si può lavorare sia in modalità A sia M e usare la parabola motorizzata zoom dei flash esterni. Il valore del diaframma è visualizzato nel pannello di controllo superiore e nel mirino. È possibile inoltre eseguire la misurazione Color Matrix, migliorare la precisione della misurazione ponderata centrale, della misurazione spot e del fill-flash con bilanciamento i-TTL.
Gli obiettivi senza CPU possono essere utilizzati solo quando la fotocamera è in modalità M. Se si seleziona un altro modo, lo scatto dell’otturatore viene disattivato. Il diaframma deve essere regolato manualmente attraverso la relativa ghiera posta sull’obiettivo. Non è inoltre possibile usare alcun sistema di misurazione esposimetrica. Alcuni obiettivi senza CPU non possono essere utilizzati in tutte le loro funzioni.
Presentata nel novembre del 2013, la Nikon Df è una reflex digitale autofocus in grado di montare sostanzialmente tutti gli obiettivi prodotti da Nikon a partire dall’introduzione della Nikon F. Era dal 2004, anno di presentazione della F6, che Nikon non presentava una fotocamera in grado di montare le vecchie ottiche F permettendo anche l’utilizzo dell’esposimetro incorporato nella fotocamera. Questo grazie al fatto che il dente di accoppiamento del diaframma, che ingaggia la tacca di riferimento negli obiettivi Ai, può essere sollevato così da permettere al diaframma delle ottiche pre Ai di muoversi liberamente lungo tutto il range dei valori. Per utilizzare l’obiettivo è poi necessario impostare il diaframma utilizzato per ogni scatto. Il sistema è un po’ macchinoso, ma di fatto permette di usare perfettamente anche i primi obiettivi F.
Nikon è da sempre uno dei marchi preferiti dai professionisti e dagli appassionati. A questo si aggiunge il fatto che in Italia la market share del brand è sempre stata molto più alta di quella degli altri paesi. Questo significa che è molto facile trovare obiettivi usati Nikon manual focus, sia F sia Ai e Ais in Italia. Ci sono diversi punti vendita, alcuni specializzati in materiale usato, che vantano un’ampia gamma di obiettivi Nikon. E poi c’è Internet, dove è possibile trovare materiale usato di privati e di punti vendita. Recarsi in un punto vendita tradizionale, avendo con sé una reflex digitale Nikon, è forse la strada più veloce per poter toccare con mano un obiettivo Nikon usato e provarlo. E parlando sempre dell’Italia, sono molti i riparatori sul territorio nazionale che riparano gli obiettivi Nikon usati
Bisogna innanzitutto capire a quale serie appartiene. Abbiamo già spiegato che l’unica limitazione è nell’accoppiamento delle prime ottiche F con alcune reflex digitali. A partire dalla serie Ai tutte le vecchie ottiche Nikon sono compatibili con le reflex digitali Nikon e a seconda del modello di reflex digitale è anche possibile effettuare la lettura esposimetrica.
Si controlla innanzitutto la baionetta d’innesto: la comparsa dell’ottone sotto la nichelatura è segno che l’obiettivo è stato usato in modo intensivo. Si controlla poi la filettatura dell’attacco filtri: anche in questo caso, se il rivestimento nero in alcuni punti è sbiadito significa che sull’obiettivo sono stati montati diversi filtri. Bisogna poi verificare che la filettatura non sia spanata.
Si osservano le lamelle del diaframma, muovendo la leva di accoppiamento fino ad aprire completamente il diaframma per poi rilasciarla e valutare se questo si richiude immediatamente al valore impostato. Se ciò non accade significa che c’è un problema, che per esempio del lubrificante ha intriso le lamelle. In questo caso è necessario smontare l’obiettivo e pulirle.
Si controlla poi la lente frontale, che non presenti graffi, tenendo presente però che qualche segno, se si usa il paraluce, non svilisce il risultato finale.
Si controlla poi la lente posteriore: qui non devono essere presenti né graffi né alonature o principi di scollamento, soprattutto sui bordi. Graffi, macchie e alonature sulla lente posteriore possono invece compromettere la qualità delle immagini.
Ci si accerta inoltre che la ghiera dei diaframmi si sposti in modo preciso tra un valore e l’altro, senza indurimenti. Che la ghiera di messa a fuoco ruoti in modo omogeneo su tutto il raggio a disposizione, senza indurimenti o, al contrario, senza che risulti troppo fluida o che produca rumori o scricchiolii. Si verifica anche che mettendo a fuoco sull’infinito, il simbolo coincida con la tacca di controllo della messa a fuoco.
Si può poi controllare lo stato delle lenti osservando l’obiettivo controluce, aiutandosi con una torcia tascabile, meglio se a led. Qualche inclusione non incide sul risultato finale mentre un’alonatura generalizzata sì e potrebbe essere il sintomo della presenza di muffe su una delle superfici delle lenti o di uno scollamento.
Se l’obiettivo ha il paraluce incorporato se ne controlla lo stato e la fluidità sia di messa in posizione sia di chiusura a zero.
Come abbiamo detto all’inizio, è sufficiente fare qualche scatto con una reflex, naturalmente con sensore Full Frame – tutti gli obiettivi manual focus fin qui citati sono stati progettati per il formato pellicola 24x36mm – per verificare la bontà dell’ottica.
Si scatterà a tutta apertura, a diaframma f/5.6 e con un diaframma più chiuso. Diverse reflex digitali di Nikon permettono, dopo aver ingrandito un particolare dell’immagine, di osservare la stessa zona dell’immagine allo stesso ingrandimento sulle immagini precedenti, per avere un’idea di come si comporta l’obiettivo a T.A. e a diaframmi progressivamente chiusi. È opportuno testare l’ottica con la macchina posizionata su treppiedi o su una superficie stabile, mantenendo inalterata l’inquadratura ed eseguendo un’accurata messa a fuoco, meglio se in live view. Ove non fosse possibile, è consigliabile scattare usando il flash integrato nella fotocamera cercando di mantenere sempre la medesima inquadratura.
Come anticipato all’inizio di questa eXperience, il 2017 sarà un anno epocale per Nikon: 100 anni dalla sua nascita, 60 anni dall’introduzione del sistema F Mount. E nonostante i sei decenni trascorsi, la compatibilità tra le prime ottiche manual focus e le reflex digitali di ultima generazione è pressoché assoluta. Un marchio che ha fatto la storia della fotografia e che continua a stupire.
Fotocamera |
Tipo di obiettivo |
Tipo di obiettivo |
Tipo di obiettivo |
Tipo di obiettivo |
Tipo di obiettivo |
Tipo di obiettivo |
Tipo di obiettivo |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Pre-AI |
F modificati Ai (1) |
AI, AI-s (1) |
AF, AF-D |
AF-S, AF-I |
VR* |
G** |
|
Df |
OK: A, M |
OK: A, M |
OK: P, S, A, M |
OK: P, S, A, M |
VR OK |
OK |
|
D5, D4, D3, D2 (tutti i modelli) |
NO |
OK: A, M |
OK: A, M |
OK: P, S, A, M |
OK: P, S, A, M |
VR OK |
OK: P, S, A, M |
D810, D800, D800E, |
NO |
OK. A, M |
OK. A, M |
OK, P, S, A, M |
OK, P, S, A, M |
VR OK |
OK, P, S, A, M |
D1 serie |
NO |
No lettura |
No lettura |
OK |
OK |
VR OK |
OK |
Tutti i modelli |
A, M. |
A, M. |
P, S, A, M |
P, S, A, M |
|
P, S, A, M |
|
D90, D80, D70, |
NO |
M. |
M. |
OK. P, S, A, M |
OK. P, S, A, M |
VR OK |
OK. P, S, A, M |
D5600, D5500, D5300, D5200, |
M. |
M. |
M. |
P, S, A, M
|
OK. P, S, A, M |
VR OK |
OK. P, S, A, M |