Uno zaino leggero ma al contempo di grande capacità che unisce i vantaggi del trasporto a spalla con l’immediatezza di accesso all’attrezzatura fotografica.
Introduzione
America, o meglio, United States: quanti sono i prodotti americani che sono nati in un garage per poi rivoluzionare il mondo? Innanzitutto il garage dove William Hewlett e David Packard fondarono nel 1937 la Hewlett Packard, HP, per intenderci (il garage è ancora visibile a Palo Alto, in California).
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Il garage dove Hewlett e Packard fondarono la HP.
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Poi c’è senza dubbio il garage di Steve e Steve, rispettivamente Wozniak (che all’epoca lavorava per la HP) e Jobs (che lavorava per la Atari) nel 1974 fondarono la …, beh, non c’è bisogno di aggiungere altro. Anche questo garage è in California.
Ed ecco un altro garage, questa volta in Colorado, dove un certo Greg Lowe, questa volta da solo, si mise in testa di fabbricarsi uno zaino che potesse contenere, oltre al necessario per il trekking, anche la propria attrezzatura fotografica. Era il 1967, e nacque così la Lowepro.
Da allora Lowepro è diventata una delle principali aziende mondiali nella progettazione e realizzazione di zaini e borse. Due sono le linee, una specifica per il trekking e l’alpinismo e l’altra per la fotografia.
Quello che distingue innanzitutto la storia e la produzione di Lowepro sta nel fatto che il fondatore è innanzitutto un grande appassionato di alpinismo, trekking e fotografia e che tutto è iniziato per una specifica necessità personale e pratica di Greg Lowe, che poi si è trasformata con naturalezza in un’azienda apprezzata a livello mondiale. Lowepro, appunto.
Avere o non avere con noi la macchina fotografica, questo è il dilemma
L’ho già detto e scritto e lo riscrivo: in un corredo fotografico il contenitore, quindi la borsa piuttosto che lo zaino, non sono un semplice accessorio, da acquistare così, alla leggera, ma importanti elementi, alla stregua del tipo di fotocamera e di ottiche.
Un posto per ogni cosa,ogni cosa al suo posto.
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Tralasciamo per un momento il fotografo professionista, che non può non mettere in conto nel suo lavoro un po’ di sacrificio e di pazienza, come in qualsiasi lavoro: in un modo o nell’altro, meglio se nel modo migliore, dovrà comunque portare con sé la propria attrezzatura, spesso ingombrante e pesante, e servirsi di questo o quest’altro strumento, riposto nella borsa piuttosto che nello zaino, non potendosi certo permettere di fare spallucce e dire: "No, questa foto non la faccio perché non ho voglia di tirare fuori la macchina o di cambiare obiettivo".
Parliamo invece di noi appassionati, di quanto le dimensioni della fotocamera, la possibilità o meno di cambiare l’ottica e di doverle quindi avere con noi spesso condizionano i nostri acquisti.
A volte, infatti, ci si rivolge alla compatta davvero tascabile che abbia le stesse qualità di una reflex, ricerca condivisa da sempre anche dai principali produttori di fotocamere che hanno da sempre proposto sia fotocamere molto performanti ma anche ingombranti, pesanti e con una notevole dotazione di ottiche e accessori, sia fotocamere compatte ad alte prestazioni.
In tutto questo, ormai è chiaro, la borsa o lo zaino fotografico giocano un ruolo fondamentale. Per osservare ci bastano gli occhi, per condividere quello che vediamo ci vuole la fotocamera. Gli occhi li abbiamo incorporati. La fotocamera – per ora – no.
Lo zaino Lowepro Versapack 200 AW distribuisce il peso dell’attrezzatura tra le spalle, la schiena e il girovita
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Borsa e zaino fotografici non sono antagonisti ma complementari. Ci sono situazioni in cui è meglio avere con noi l’attrezzatura fotografica disposta in una borsa, altre in cui è meglio averla in uno zaino.
L’evidente vantaggio della borsa fotografica, portata tanto a spalla che a tracolla, sta nel fatto che l’attrezzatura è sempre immediatamente disponibile, basta aprire la borsa et voilà. Lo svantaggio della borsa sta nel rapporto tra il suo peso, la distanza che dobbiamo percorrere e il tempo in cui la terremo a spalla o a tracolla. Un corredo fotografico in una borsa dopo qualche ora – o anche meno – di shooting, può diventare una vera tortura e stancarci anzi tempo.
Il vantaggio dello zaino sta nel fatto che il peso viene distribuito su entrambe le spalle, la schiena e, in certi casi, si può sfruttare anche il girovita grazie alle apposite cinghie. E’ il motivo per cui non esistono borse ma solo zaini per alpinismo: camminare per ore o addirittura per giorni, magari dovendo affrontare anche delle arrampicate impegnative, è compatibile solo con il trasporto del materiale in uno zaino.
Lo svantaggio dello zaino, anche per il trasporto del corredo fotografico, sta nel fatto che per accedere all’attrezzatura bisogna togliersi lo zaino, appoggiarlo da qualche parte per poi prendere la fotocamera, piuttosto che l’ottica o l’accessorio necessario in quel dato momento.
E sono queste le situazioni in cui a volte, noi appassionati, mancandoci la voglia di toglierci lo zaino dalle spalle non scattiamo, o non usiamo l’ottica o l’accessorio appropriati.
Detto questo, borsa e zaino sono sistemi di trasporto complementari: in alcuni casi è meglio la borsa, in altri lo zaino. Adesso dobbiamo solo capire che modello di borsa e/o di zaino scegliere. Davvero scelta non facile.
Qui abbiamo provato uno zaino Lowepro, il Versapack 200AW.