Dimensioni, leggerezza e facilità di utilizzo fanno di KeyMission 360 la action camera adatta per ogni occasione. Produrre immagini e video sferici non è mai stato così facile. Basta un click per produrre immagini equirettangolari di buona qualità ed occorrono pochi passaggi con SnapBridge per poterle condividere immediatamente attraverso il dispositivo mobile (smartphone o tablet) associato.
Al freddo, sulla neve, in alta quota, durante un evento, una gita scialpinistica, una semplice passeggiata o per fotografare un interno, KeyMission 360 non mancherà di stupire con la possibilità di registrare il mondo a 360 gradi. Robusta e a prova di maltrattamenti l’abbiamo ulteriormente protetta grazie allo speciale guscio in silicone CF-AA1 e ne abbiamo sfruttato a pieno le capacità utilizzando lo scatto remoto, presente come funzione nell’App SnapBridge 360/170, ed il telecomando opzionale ML-L6 facilmente associabile all’actioncam sempre tramite l’applicazione SnapBridge.
Rifugio Teodulo: al confine con la Svizzera … arriva la bufera. Il freddo non ferma KeyMission 360. Importante verificare sempre che le lenti siano pulite prima di effettuare la ripresa.
Ancora in pista per una suggestiva immagine sferica scattata al mattino. In questo caso abbiamo impostato l’autoscatto con 10 secondi di ritardo, l’avviso sonoro di KeyMission ci permette di gestire al meglio il momento dello scatto.
Non solo immagini a 360 gradi. Le dimensioni e la risoluzione delle immagini sferiche prodotte da KeyMission 360 permettono “crop” di buona qualità. Selezioniamo velocemente con KeyMission utility 360/170 oppure con un software di fotoritocco l’inquadratura voluta ed estraiamo questa immagine dalla foto sferica.
Utilizziamo KeyMission 360 questa volta in piscina ed in immersione. KeyMission riprende un evento: il tentativo di record Bubble Air Rings. Immagine equirettangolare tratta da un frame video con aggiunta di logo al nadir.
KeyMission 360 si destreggia bene anche con immagini sferiche in interno. In questo caso fotografiamo una suite d’albergo utilizzando un piccolo treppiedi. Buono il risultato: aggiungendo un logo equirettangolare l’immagine può essere utilizzata su un sito web con apposito plugin 360.
Con KeyMission tutto diventa semplice: basta spostarsi velocemente da un vano all’altro e con un semplice click si ottengono belle immagini sferiche con una buona risoluzione e con una buona qualità.
Anche in condizioni di scarsa illuminazione e con diversi punti luce otteniamo delle belle immagini. KeyMission fotografa una graziosa SPA che ci accoglie a fine giornata.
Una bella suite all’ultimo piano in perfetto stile montano. Stitching perfetto per i travi a vista di questo fantastico sotto tetto.
Ancora un interno ed una camera da letto di un albergo. KeyMission 360 seppur con poca illuminazione e diverse fonti luminose riesce a regalarci una bella immagine sferica.
Un piccolo gioiellino di camera da letto. Anche in questo caso KeyMission fotografa senza problemi l’intera stanza …
Un buon risultato anche in questo caso: l’importante è collocare correttamente KeyMission 360 avendo l’accortezza di lasciare almeno 60 cm di distanza tra i soggetti e la fotocamera nella zona dello stitching immagini.
Sempre più difficile: una splendida cantina per il vino. Piccola ma organizzatissima. Il D-Lighting e la compensazione esposizione possono essere molto utili in queste situazioni.
Resistente all’acqua e capace di immergersi fino -30 metri di profondità con le apposite lenti piane (-20 con le lenti curve), KeyMission 360 è a suo agio anche in acqua ed in particolare sott’acqua. In più, grazie alla specifica modalità “subacquea” attivabile tramite le impostazioni di ripresa i risultati saranno sempre di buona qualità. In immersione le lenti sferiche di KeyMission 360 non consentono una messa a fuoco ottimale, a causa dell’aspetto fisico legato al diverso indice di rifrazione specie con soggetti molto vicini. Grazie alle speciali lenti piane AA-15A, studiate appositamente e fornite a corredo con l’action camera, è invece possibile ottenere una corretta messa a fuoco anche su soggetti vicini ripresi in immersione subacquea. Tuttavia, a causa della variazione di angolo di campo data dall’acqua, non è possibile coprire una inquadratura a 360 gradi. La sostituzione delle lenti “curve” con quelle per immersioni è molto semplice, basta ruotare le lenti per poterle estrarre e sostituirle con quelle piane. I risultati sono buoni con messa a fuoco ottimale e buona qualità a livello esposizioni e colori. Le immagini e le riprese subacquee, come anticipato, presentano una vistosa banda nera laterale di mancata copertura che corre lungo i 360 gradi del bordo di unione dei due emisferi ripresi dalle lenti (in acqua dicevamo variare l’indice di rifrazione che aumentando la focale vieta ai due emisferi di sovrapporsi). Nulla di problematico, visto che tale aspetto è a tutti gli effetti un limite fisico della ripresa a 360 gradi in immersione, questo a causa di vari effetti ottici trai i quali il più importante è senza dubbio la rifrazione. Immagini e clip video sono di ottima qualità e sono a tutti gli effetti dell’ottimo materiale per ottenere belle immagini e video panoramici del mondo sommerso.
Le lenti sferiche AA-14A montate di fabbrica su KeyMission 360. Sul manuale vengono presentate come delle protezioni per il gruppo ottico della KeyMission, in realtà sono vere e proprie lenti.
Lenti subacquee per KeyMission 360. Queste, di forma piatta, consentono di mettere a fuoco, in acqua, anche i soggetti più vicini ma non permettono la registrazione di immagini e video con un completo angolo di 360 gradi.
Sul manuale di KeyMission 360 è possibile trovare la spiegazione di come funzionano le lenti piane e del fatto che in acqua, con determinati campi di ripresa, non sia possibile riprendere inquadrature a 360 gradi in quanto le immagini risultano ingrandite a causa del fenomeno fisico della rifrazione.
Un limite che abbiamo, tuttavia, voluto superare provando in immersione alcuni prototipi di custodie subacquee prodotte da terze parti e realizzate proprio per gestire questo aspetto fisico comune, ad oggi, ad ogni camera 360 a due lenti da utilizzare in acqua. L’utilizzo di una “boccia” in materiale trasparente con le lenti sferiche e, in alternativa di due “dome port” opportunamente studiati e progettati, consente di evitare del tutto, o almeno in parte, la problematica evidenziata con l’utilizzo delle lenti piane.
Si tratta nella maggior parte dei casi di un compromesso, in quanto l’attrezzatura così ottenuta risulta indubbiamente molto più ingombrante della sola KeyMission 360. Le prove ed i primi risultati sono a tutti gli effetti molto incoraggianti. Grazie allo stratagemma di anteporre una bolla d’aria tra la KeyMission ed il mondo sommerso, siamo riusciti, utilizzando le lenti standard (quelle sferiche) ad ottenere belle immagini subacquee e video di discreta qualità.
È un progetto ancora allo stato embrionale ma che ha interessato alcuni produttori di custodie subacquee, attualmente impegnati nella progettazione e realizzazione di una soluzione definitiva per scafandrare KeyMission 360 e sviluppare quella che sembra una interessante novità: la fotografia subacquea a 360 gradi per tutti.
Primi scatti subacquei con KeyMission 360 grazie al primo prototipo di custodia subacquea. Con lo scafandro è stato possibile utilizzare le lenti curve di KeyMission anche in immersione ed ottenere immagini perfettamente a fuoco.
KeyMission 360 senza peso: a mezz’acqua fotografiamo la nostra passeggiata subacquea a 360 gradi, qualcosa di veramente immersivo.
Un selfie subacqueo a 360 gradi era qualcosa che non avevamo mai fatto prima. Con KeyMission 360 diventa molto semplice e veramente divertente.
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