Formato sensore e formato di ripresa concorrono al linguaggio di comunicazione fotografica e video. Estetica e look ricercati anche attraverso la scelta della focale ottica, ai correlati angoli di campo e alle risultanti variazioni di distanze percepite tra i piani. Formato di ripresa, focale e distanza del soggetto, influiscono anche su profondità di campo e sull’estensione o riduzione ricercata nel piano di nitidezza a fuoco.
Libertà operativa con DSLR a formato variabile
I modelli Nikon a formato FX: D4s, D800 e D610 hanno la possibilità di poter selezionare formati Area Immagine differenti durante le riprese video. È possibile scegliere tra i formati di ripresa FX e DX, ad eccezione della D4s che può anche utilizzare il formato immagine CX. Utilizzando il formato DX otterremo un ingrandimento relativo del campo inquadrato pari a 1,5x nella risoluzione video Full-HD o HD. Bisogna ricordarsi che indipendentemente dall’opzione selezionata per Area immagine nel menu di ripresa, tutti i filmati che vengono registrati nella modalità filmato FX, DX o CX hanno proporzioni di 16:9.
Le risoluzioni disponibili nei vari formati sono le stesse disponibili per il formato FX, quindi è possibile riprendere sia in HD che in Full HD con tutti i frame rate disponibili da menù Impostazioni Filmato; ad eccezione del formato CX previsto esclusivamente dalla D4s nei frame rate 24/25/30fps. È possibile visualizzare attraverso il filmato “Formati e Angoli di Campo” la procedura di configurazione della Nikon D610 per impostare l’Area Immagine formato DX dal menù Impostazioni.
La modalità crop 2.7x prevista nella Nikon D4s alla massima risoluzione Full-HD (solo per i frame rate 24-25-30 fps), permette riprese video con fattore di Crop 2.7x rispetto ai filmati basati su formato FX, consentendo di ottenere un effetto teleobiettivo senza la necessità di dover sostituire l’ottica in uso con un altra di lunghezza focale maggiore. Nel caso di impiego di un obiettivo AF-S NIKKOR 70-200mm f/2.8G ED VR II alla focale 200mm e attivando ad esempio la risoluzione 1920x1080 ritaglio a 25fps, si ottiene un ingrandimento dell’immagine con angolo di campo equivalente a quello di un tele da 540mm. È incredibile pensare come il formato CX su D4s possa espandere notevolmente le capacità di riprese video tele. Si immagini le riprese di eventi sportivi o di fauna; con questa funzionalità sarà facile catturare filmati straordinari da distanze elevatissime, mantenendo al tempo stesso la luminosità massima dell’obiettivo in uso. È possibile visualizzare attraverso il filmato “Formati e Angoli di Campo” la procedura di configurazione della D4s per impostare il formato Crop 2.7x con risoluzione 1920x1080 a 25fps.
L’attivazione da menù Impostazioni filmato della risoluzione 1920x1080 ritaglio (Crop 2.7x) viene visualizzata a monitor dalla D4s in alto a destra attraverso le relative icone. Si potrà
seguire anche la procedura di impostazione della modalità Crop 2.7x attraverso l’animazione di sequenza del filmato dedicato. |
Nel caso d’impiego del formato filmato basato sull’area immagine DX comparirà nel monitor della D4s un’icona in alto a destra.
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Massima profondità di campo quando ricercata
L’uso selettivo della messa a fuoco nel video, in particolare la capacità di controllare quali parti dell'immagine debbano essere nitide e quali parti no, è uno dei cardini per ottenere riprese video creative. Il campo di nitidezza nel video e nella fotografia è scelto in funzione di due caratteristiche diverse. La prima è la qualità delle aree fuori fuoco del campo ripreso; questa particolarità viene definita “bokeh”, parola giapponese che significa “confuso”; sta a rappresentare la qualità dello sfocato. Il secondo è la dimensione dell’area di nitidezza, quest’ultima viene chiamata profondità di campo. Nei vari manuali fotografici la profondità di campo è definita come l'intervallo di distanze dei soggetti entro cui sono ripresi con una nitidezza “accettabile”. Naturalmente nella realtà solo un unico piano sarà perfettamente a fuoco. Ma poiché gli esseri umani non hanno una vista in iperfocale e lenti e i sensori non hanno una risoluzione infinita, ci sono una serie di piani confinanti il piano di nitidezza che la maggior parte delle persone, vedendo le scene riprese, percepiscono come nitido.
f-stop
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Da usare per...
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f/1,4
f/2 f/2,8 |
Diaframmi molto aperti disponibili in genere solo su obiettivi luminosi professionali. Producono una Profondità di Campo “PdC” minima soprattutto se impiegati in abbinamento a sensori grandi.
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f/4
f/5,6 f/8 f/11 |
Diaframmi da prediligere in situazioni generiche per un bilanciamento tra PdC e nitidezza.
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f/16
f/22 f/32 |
Diaframmi chiusi da usare per ottenere la massima PdC. Attenzione alla diffrazione che a diaframmi troppo chiusi abbassa la nitidezza generale dell’immagine.
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La ricerca della massima profondità di campo non è una proprietà normalmente richiesta durante le riprese video, in quanto per ottenere il look cinematografico si predilige l’impiego di aperture di diaframma molto aperte da f/2,8-4. Mentre, nel caso di riprese a campo “lunghissimo” (la scena ripresa è abbastanza ampia), come nel caso di paesaggi, il consiglio è quello di utilizzare diaframmi medi o chiusi per ottenere una PDC più ampia possibile senza incorrere però nella diffrazione che insorge a chiusure eccessive.
L’impiego di ottiche superluminose in abbinamento a fotocamere reflex HD formato FX o DX, consentono di ottenere sfondi fuori fuoco di qualità “bokeh” donando alle sequenze video un senso di profondità e “tridimensionalità” ai soggetti (look cinematografico). È fondamentale scegliere il corretto diaframma durante le riprese, in quanto una selezione errata della PdC o del piano di messa a fuoco principale, potrebbe distogliere l’attenzione di chi guarda le riprese; infatti, si potrebbe non individuare quale sia il soggetto principale della scena ripresa.
In linea di massima, la regola generale per la selezione del diaframma corretto in funzione del formato di ripresa selezionato per ottenere la PdC desiderata, è di controllare la distanza del soggetto ripreso e le dimensioni del campo inquadrato; attraverso l’utilizzo di diaframma più aperti come f/1,4, f/2 e f/2,8 si valuterà la profondità di campo da assegnare alle sequenze riprese. Ci si dovrà ricordare che variando il formato di ripresa da FX a DX o da DX a CX si otterrà, a parità di angolo di campo ripreso e valore di apertura di diaframma utilizzato, un aumento dell’estensione del piano di fuoco.
Nikon D4s e AF-S NIKKOR 14-24mm f/2.8G ED su SmartSlider Reflex motorizzato. Un’ottica ultra grandangolare, in abbinamento al formato sensore FX, garantisce riprese video di qualità con angoli di campo notevoli e un’elevata PDC. Il 14-24mm a tutt’apertura garantisce una qualità delle immagini superlativa con un angolo di campo pari a 104° in orizzontale nel formato FX.
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Attraverso il software Tuner della SmartSystem è possibile variare la velocità di avanzamento delle fotocamere Nikon video su SmartSlider Reflex motorizzato e controllato tramite il DigiDrive Portable.
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