Un breve reportage di un evento astronomico raro quanto interessante ripreso grazie alle caratteristiche innovative della Nikon D800E e agli accessori del sistema Nikon
 

L'evento La scelta della strumentazione
Baader Planetarium Astro Solar 6 giugno 2012, all’alba…
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Prendere il volo

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Appena il Sole esce dallo strato più denso di atmosfera è necessario proteggere gli occhi e la fotocamera con appositi filtri. Nell’immagine si apprezza l’Astro Solar applicato frontalmente allo zoom Nikon AF-S 80-200mm f/2,8D IF ED.
Sono passate da poco le 5:45 e il Sole ormai inizia ad allontanarsi dall’orizzonte e contemporaneamente aumenta di intensità luminosa. Applico quindi il filtro Astro Solar all’obiettivo e attivo i motori della montatura equatoriale che da questo punto in poi manterrà il Sole nella stessa posizione nel fotogramma. Per quanto concerne il filtro, anche una sua non perfetta planeità non influisce sulla qualità della fotografia in quanto lo spessore è talmente irrisorio da risultare in pratica ininfluente. Occorre accertarsi che sia ben saldo all’ottica, per evitare che un suo inavvertito distacco dall’obiettivo produca danni irreparabili. Ho preferito del nastro adesivo, ma anche dei semplici elastici avrebbero fornito un risultato altrettanto valido. Da questo momento posso riprendere esclusivamente il disco solare, senza altri elementi del paesaggio in quanto il filtro lascia passare solo il 99,999% della luce incidente. Anche con il filtro in posizione, i tempi di scatto per fotografare il Sole si mantengono molto veloci. Per il fuoco sfrutto la precisione offerta dal Live View. Imposto l’obiettivo a tutta apertura, per avere la profondità di campo minima e quindi una miglior visione nel passaggio fuoco/fuori fuoco. Regolo la messa a fuoco a mano fino a raggiungere la massima nitidezza e inizio una serie di riprese.

 

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La funzione Live View, con la possibilità di ingrandire una parte dell’immagine, è attivabile tramite l’apposito comando a fianco del display LCD della fotocamera. Per una messa a fuoco di precisione è uno strumento irrinunciabile.
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Un altro accessorio utile per questi eventi è lo smartphone che, grazie ad App dedicate, è possibile ottenere informazioni in tempo reale del transito e altri eventi astronomici. Ad esempio, con l’applicazione “Venus Transit”, disponibile per sistemi Apple e Android, è stato possibile controllare la simulazione del passaggio e avere gli orari precisi delle varie fasi del transito in base al luogo di osservazione.

Tra uno scatto e l'altro controllo che il Sole sia sempre nella corretta posizione. Proprio durante il controllo tra due scatti mi accorgo che un aereo sta iniziando ad attraversare il disco del Sole. Attivo quindi immediatamente il pulsante di scatto dell’MC-36 ripetutamente, in quanto è sempre attiva la funzione di alzo intenzionale dello specchio, per cui ogni due pressioni la fotocamera esegue uno scatto (uno per alzare lo specchio, e il secondo per attivare l’otturatore). Al termine della sequenza sono riuscito a catturare l’aereo sul disco del Sole in un paio di scatti. Anche con 400mm di focale (lo zoom 80-200mm alla massima focale più il duplicatore TC-20E III) le dimensioni del disco solare sono ben lontane da riempire adeguatamente tutto il fotogramma, tuttavia confido che l’elevata densità dei fotorecettori del sensore della D800E mi consenta di evidenziare qualche particolare interessante sul disco del Sole.

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Un aereo, anch’esso prospetticamente allineato con i due astri, sembra viaggiare verso Venere. Sebbene le dimensioni del Sole sul sensore siano contenute per via della focale non elevata utilizzata, la risoluzione della Nikon D800E ha permesso di ottenere un dettaglio comunque ragguardevole.
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Lo scatto immediatamente successivo mostra l’aero tangente al bordo del Sole.
 

La mattinata procede senza altri fuori programma fino a quasi le 7 di mattina, ora in cui il disco di venere abbandona definitivamente quello del Sole. Smonto la strumentazione e torno a casa.

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Ingrandisci l'immagineRiversate le foto sul computer ho potuto immediatamente verificare come la risoluzione della D800E mi abbia permesso di evidenziare un notevole numero di particolari sul disco Solare. Non solo il disco evidente di Venere ma anche una serie di macchie solari in quel momento attive sulla nostra Stella, per non dimenticare le due immagini con l’aereo che si staglia sul Sole.

La sequenza mostra anche, al crescere dell’altezza della stella sull’orizzonte, un miglioramento delle condizioni di turbolenza dell’aria, con immagini sempre più nitide man mano che ci si avvicina al termine dell’evento. L’elevata dinamica del sensore ha permesso di evitare di saturare le alte luci anche negli scatti sovraesposti, così come le parti in ombra sono rimaste “pulite”, senza disturbi cromatici spesso visibili nelle medesime condizioni di ripresa ma eseguite con altre fotocamere. Poter partire quindi da una base di oltre 36 Mpixel ha permesso di mantenere una buona risoluzione dopo “crop” sostanziosi dell’immagine.
Anche un corredo piuttosto comune, e tutt’altro che indicato per una ripresa di questo tipo, ha permesso di ottenere risultati degni di nota grazie alle doti di ogni singolo elemento utilizzato, ovvero un’ottica dalle prestazioni elevate, un moltiplicatore in grado di minimizzare il calo fisiologico qualitativo dell’obiettivo e una reflex dalle prestazioni fuori dal comune.

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Ecco come appare il disco del Sole nel sensore da 24x36mm della Nikon D800E. Malgrado la focale utilizzata sia di ben 400mm, il diametro del disco del Sole va a coprire poco più di 700 pixel.
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Eseguendo un forte crop è possibile mantenere un discreto livello di dettaglio. Con il Sole basso sull’orizzonte è però la densa atmosfera che limita la percezione dei particolari più minuti per via della turbolenza.
       
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Venere, con il passare dei minuti si avvicina al bordo.
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È passata circa un’ora dal sorgere del Sole e Venere è già tangente al disco solare.
       
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Pochi minuti prima delle 7 di mattina del 6 giugno 2012, Venere è ormai quasi completamente uscito dal Sole.
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Dopo circa un’ora e mezza il Sole è ormai libero dalla siluette di Venere. La maggiore altezza dall’orizzonte e la minore turbolenza permettono una più chiara visione delle macchie solari.

Certamente un super tele come il Nikon AF-S 600mm f/4 G VR ED avrebbe prodotto immagini di qualità ancora superiore, ma con il rovescio della medaglia di un ingombro e difficoltà logistiche ben differenti, oltre a un prezzo complessivo non proprio popolare. D800E, 80-200mm e moltiplicatore ci stanno infatti comodamente in una borsa di medie piccole dimensioni ed è sufficiente un treppiede di medie dimensioni per reggere saldamente il tutto.

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Grazie al sito Flight Radar 24 è stato possibile rintracciare il velivolo immortalato davanti al Sole. Con tutta probabilità si dovrebbe trattare del volo QY963, un Boeing 757 partito di notte dall’aeroporto tedesco di Leipzig con destinazione Tel Aviv e che è transitato a Sud dello scalo bergamasco di Orio al Serio proprio nel momento in cui ho scattato l’immagine.

Un’esperienza utile?


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Una ricostruzione del tutto indicativa di ciò che avverrà la mattina del prossimo 15 luglio 2012.
 
A questo punto, oltre che poter apprezzare alcune delle qualità della nuova arrivata D800E nella nutrita famiglia di reflex Nikon, la speranza è che questo piccolo reportage possa essere d’aiuto o semplicemente d’ispirazione per altri fotografi, ricordandosi però che con il Sole non bisogna mai scherzare e una giusta protezione per gli occhi e per la nostra strumentazione fotografica è la prima regola da seguire, poi vengono le immagini. Un teleobiettivo e un filtro Astro Solar permettono di evidenziare molti particolari sul Sole (facole, macchie, ecc), ma anche di riprendere passaggi molto meno rari come quello della stazione spaziale ISS davanti al Sole brillantemente immortalata da Riccardo di Nasso in questa Experience. Per rivedere Venere davanti al Sole occorre aspettare il prossimo 11 dicembre 2117, una data non proprio alle porte, ma il 15 luglio 2012 ci sarà un evento celeste altrettanto emozionante: la Luna occulterà Giove. I due astri avranno dimensioni apparenti del tutto simili a quelle del Sole e Venere, ovvero circa 0,5° per il diametro della Luna e circa 40” d’arco di grado per il diametro di Giove e potranno essere ripresi con una strumentazione simile a quella utilizzata per il transito di Venere.

Ovviamente il filtro solare questa volta non servirà. Ora non posso che augurare a tutti un meteo clemente per la mattina del 15 luglio.


 

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