
Antonio Citati posa accanto al suo "pezzo" collegato alla D70. |
Premessa
Difficile trovare nella storia dell'uomo qualcosa che lo abbia più affascinato della contemplazione dell'Universo, e qualcosa su cui si sia maggiormente focalizzata la ricerca senza contare la grande sfida, anticipata da Verne alla fine dell'800 e coronata il 21 luglio 1969 con il primo uomo sulla Luna.
Anche in questo comparto dello scibile la fotografia è stata ed è tuttora uno strumento indispensabile per vedere, scoprire, catalogare e osservare anche gli eventi celesti invisibili ad occhio nudo.
E uno dei banchi di prova più severi tanto per le attrezzature che per gli appassionati e gli scienziati è da sempre stata la fotografia astronomica.
Abbiamo di recente conosciuto Antonio Citati impegnato nell'osservazione e nella fotografia astronomica fin dall'età di quattro anni, quando per la prima volta puntò gli occhi verso il cielo, una sera, e non se ne è più staccato.
Di recente Citati ha inserito nella sua attrezzatura anche una Nikon D70: qui vogliamo riportare le prime impressioni d'uso e qualche rudimento sulla fotografia astronomica: se siete già degli appassionati del "profondo cielo" qui potrete trovare solo un principio di Experience, se invece siete dei neofiti, questo Experience potrebbe diventare il vostro stargate.

Collegata in parallelo al telescopio la D70 con l'800mm per astrofotografie
al cielo profondo – a campo relativamente largo -.
|