A cura di Gerardo Bonomo - APPROFONDIMENTO 3 di 3

» Premessa » Elaborazione di sviluppo RAW/NEF
» Raddrizzamento » Controllo distorsione
» Fisheye » Distorsione prospettica
» Effetti filtro, filtro soft » Bilanciamento colore
» Monocromatico Bianco e Nero, Seppia, Cyano » Traccia/Colora contorno
» D-Lighting » Conclusioni

 

Colora contorno “Traccia contorno”

Con questo menu è possibile ottenere un'immagine in cui dello scatto originale vengono salvati solo i contorni principali del o dei soggetti. Ne abbiamo già visto un esempio nel capitolo dedicato al Fisheye.

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Una volta aperta l'immagine non è possibile modificare le impostazioni di default proposte dalla fotocamera
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se il risultato proposto dalla fotocamera è soddisfacente
si salva l'immagine, se non si cerca, o si scatta ex novo un'immagine che meglio si presti a questo effetto
   
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Il risultato finale.

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Il comando traccia contorno “Colora contorno” può essere impiegato per ottenere tracce delle più variate tipologie come ad esempio quelle ottenute
on-camera e mostrate nella schermata di ViewNX.



D-Lighting

D-Lighting: nelle immagini in cui sono presenti zone molto luminose affiancate a zone d'ombra o comunque meno illuminate, il D-Lighting serve per aumentare sia la leggibilità delle parti dell'immagine in ombra o meno illuminate che delle zone molto illuminate. Una situazione tipica è quella di un paesaggio con nuvole e al contempo con una leggera foschia, dove le zone del cielo in uno scatto normale verrebbero irrimediabilmente sovraesposte.

La Nikon D5000 però, oltre al D-Lighting in postproduzione detto passivo, ha anche una funzione di D-Lighting in ripresa, detto attivo. In ripresa la macchina tende a scattare un'immagine bilanciatamente sottoesposta per poter recuperare le zone fortemente illuminate, attivando poi durante il salvataggio dell'immagine il D-Lighting di tipo passivo per “aprire” le zone d'ombre o comunque le zone meno illuminate.
Nel D-Lighting passivo invece, sarà possibile unicamente recuperare le zone dell'immagine più scure senza però ottenere nessun miglioramento sostanziale nelle zone fortemente illuminate. Si consiglia quindi di utilizzare principalmente il D-Lighting attivo prima dello scatto o usare il D-Lighting di ritocco su immagini da schiarire nelle ombre.




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Il D-Lighting in post produzione può essere applicato
in intensità Normale
   
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in intensità Alta
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in intensità Bassa
   
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l'immagine postprodotta
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qui affiancata all'originale.

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Lo scatto originale
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lo scatto originale ma con D-Lighting
attivo in ripresa
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lo scatto elaborato On camera con
D-Lighting in intensità alta.


Conclusioni
L'implementazione del menu di ritocco della D5000 ha indubbiamente come primo obiettivo quello di dare a qualsiasi utente, anche il meno esperto, degli strumenti decisamente efficaci, da un lato per intervenire su alcuni errori di ripresa, dall'altro per reinterpretare un'immagine sotto la guida della personale creatività. Anche l'utente più smaliziato, abituato solitamente ad eseguire la postproduzione sulle immagini trasferite nel computer, avrà di che beneficiare dei menu ritocco, intervenendo subito dopo lo scatto, quando la visualizzazione dell'immagine finale che si era proposta è ancora fresca e quando la vena creativa può essere confrontata con la realtà che è stata appena fotografata.

 
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