Introduzione
Ci siamo quasi abituati, ormai, nel mondo dell'elettronica, a un progresso che sale sempre più velocemente traducendosi in una sequenza di novità presentate sul mercato che si distanziano tra loro ormai di un soffio.
Nikon, che solo qualche mese fa aveva presentato la nuova DSRL Nikon D40, affianca oggi un nuovo modello, la D40x. La Nikon D40 e la D40x offriranno varietà di scelta nel rapporto di risoluzione e prezzo preferito da ogni singola fascia d'utenza.
La Nikon D40x con l'obiettivo zoom 18-55 f/3.5-5.6GII AF-S DX Zoom-Nikkor
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Abbiamo provato sul campo la neonata DSRL di Nikon e qui abbiamo cercato di dare più spazio alle immagini, sia scattate con D40x, che elaborate on camera, o con i software di Nikon "Picture Project" o "Nikon Capture NX", che alle visualizzazioni sia operative che dei menù a monitor. Per ragioni di spazio e non solo, abbiamo escluso l'elenco approfondito di tutte le caratteristiche tecniche di questa nuova macchina, che sono già online sul sito Nital.
La Nikon d40x è compatibile con
la maggior parte degli accessori
del catalogo Nikon:qui un flash SB800 montato
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Il vecchio e il nuovo.
Mentre spesso nell'elettronica di consumo il nuovo prodotto tende a sostituire il precedente, con un prezzo migliore e migliori perfomance, nel caso della Nikon D40x l'obiettivo non è stato certo quello di trasformare la D40 in una baby pensionata – è e sarà ancora in produzione – ma di occupare uno spazio libero nello stesso catalogo Nikon, proprio tra la D40 e la D80 proponendo una macchina, la D40x, che si ponesse in termini di prezzo e di prestazioni, tra queste due fotocamere.
10.2 MP la vera novità.
La Nikon D40x è identica in tutto e per tutto alla Nikon D40, di cui condivide tutti gli accessori, batteria compresa: la performance questa volta non è stata su implementazioni di ripresa, come l'autofocus piuttosto che il sistema di esposizione, o ancora negli ingombri, ma sul vero cuore della macchina, il sensore: qui si passa dai 6,1 MP della D40 a ben 10,2 MP esattamente la stessa risoluzione della D80 e della D200, se vogliamo fare un paragone con la vecchia pellicola, è come mettere una pellicola ultraprofessionale in una fotocamera amatoriale, e siccome a fare la differenza qualitativa tra una foto e l'altra sono gli obiettivi e la pellicola, quindi oggi il sensore, aver adottato quel tipo di sensore per una reflex non dedicata al ristretto pubblico professionale, permette, quanto meno come dati di targa, anche al possessore di una D40x di fotografare con un sensore indubbiamente di fascia professionale.
Sopra: La batteria EN-EL9 della Nikon D40x
consente un'autonomia di oltre 500 scatti usando il
flash per il 50% delle immagini; l'autonomia aumenta notevolmente se si utilizza il flash in modo sporadico.
A destra: Il caricabatterie MH-23 a corredo della D40x consente di ricaricare in 90 minuti la batteria EN-EL9
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Snella e leggera.
Se le reflex professionali e prosumer hanno dalla loro una costruzione in materiali ultraresistenti come leghe d'alluminio e magnesio, tropicalizzazioni adatte a lavorare in ogni condizioni e una serie di comandi esterni che permettono un controllo della maggior parte delle funzioni senza neppure entrare nei menù, queste stesse reflex peccano inevitabilmente nel peso e nelle misure. Ma va bene così, visto che sono progettate per sopportare carichi di lavoro professionali.
Con la Nikon D40x ci troviamo invece di fronte a una reflex che ha gli stessi ingombri e pesi di una compatta, come la Nikon Coolpix 8400: sì, all'ingombro del corpo va aggiunto quello dell'obiettivo, e le misure a questo punto differiscono da una compatta, ma parliamo comunque di un corpo di 495 grammi di peso – contro gli 830 grammi di una D200 – a cui vanno aggiunti i 205 grammi dell'obiettivo a corredo, il 18-55 f/3.5-5.6GII AF-S DX Zoom-Nikkor, o di un altro zoom altrettanto interessante, come il 18-135mm f/3.5-5.6 ED-IF AF-S DX Zoom-Nikkor, dal peso di 385 grammi.
Di lato gli ingressi per la connessione video (TV, Videoregistratore o videoproiettore) e per la connessione USB,
sia per il collegamento al PC che alle stampanti con tecnologia PictBridge.
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Il flash incorporato con numero guida 17 a 200 ISO lavora in i-TTL integrandosi perfettamente con la luce ambiente, ma perfettamente utilizzabile anche come illuminazione principale in interni: significa che la Nikon D40x con uno degli zoom citati è già un corredo con cui affrontare la maggior parte delle situazioni, senza doversi portare dietro altro.
Significa quindi che sta in un marsupio, o nella tasca di uno zaino, significa che finalmente si può avere sempre con sé non una semplice fotocamera compatta, ma una reflex da 10,2 MP. Avere SEMPRE con sé la fotocamera fa la vera differenza tra catturare un'immagine in un momento impensabile o andarla a raccontare a parole…
La D40x consente una staratura intenzionale dell'esposizione del flash
incorporato in modalità TTL da +1 a –3EV con incrementi di 1/3EV.
Nel menù della fotocamera è visibile un'immagine precaricata
che evidenzia facilmente il risultato finale applicato.
Quando sulla D40x è montato un flash della famiglia Speedlight compatibile,
la staratura intenzionale viene automaticamente applicata al
flash montato sopra la fotocamera.
La D40x consente una staratura intenzionale dell'esposizione utilissima in tutte quelle situazioni in
cui, a causa di un soggetto troppo chiaro o troppo
scuro la foto potrebbe risultare non corretta;
la staratura intenzionale arriva fino a –5 stop
con incrementi di 1/3 di stop.
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e fino a +5 stop, sempre con incrementi
di 1/3 di stop.
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Con la Nikon D40x è possibile scegliere tra diverse modalità di flash di utilizzo del flash incorporato.
Nonostante sia prevista la funzione anti occhi rossi e ci sia una seconda funzione anti occhi rossi
nel menù “Ritocca” della fotocamera, il flash incorporato della D40x è sufficientemente distanziato
dall'obiettivo da rendere molto rara la possibilità che possano comparire gli occhi rossi in un'immagine.
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20 grammi…
Sì, questa è la differenza di peso tra la Nikon D40 e la D40x: visto che la principale sostanziale differenza sta nel sensore da 10.2MP contro il 6.1 MP della D40, abbiamo scoperto quanto pesano 4,1MP di sensore in più…. In realtà è solo una nostra supposizione, ma la differenza di peso è proprio di 20 grammi.
Leggera e quindi non resistente?
Non è completamente scorretto misurare a occhio la resistenza di un prodotto guardando al suo peso o al materiale, tendenzialmente una lega metallica se parliamo di prodotti fotografici, con cui è fabbricato.
Ma è altrettanto vero che da decenni il progresso si batte per ottenere maggiore resistenza con minor peso: il LEM che nella missione Apollo atterrò per primo sulla Luna era fatto principalmente di fogli d'alluminio, piuttosto delicato per la verità, ma probabilmente se fosse stato realizzato in ghisa non sarebbe neppure riuscito a staccarsi dalla base di lancio in cima al Saturn5.
Oggi un manufatto in fibra di carbonio è più leggero ma molto più resistente di un identico manufatto realizzato in alluminio.
In fotografia si usano molto le leghe di magnesio e i policarbonati: la Nikon D40x non ha uno chassis in lega di magnesio, utilizzato per alcune delle sue sorelle maggiori, ma non ci è parsa per nulla fragile o meno resistente delle sue sorelle maggiori. Bisogna anche tenere presente che una macchina fotografica non nasce per piantare cunei di ferro in una parete di granito ma per stare ben custodita in una borsa fotografica o al collo. Noi personalmente apprezziamo molto la leggerezza e la compattezza in una macchina fotografica; non si sa perché, ma quelle che superano un certo peso o un certo ingombro dopo poco finiscono imballate nell'armadio.
Durante la prova sul campo ci siamo districati in mezzo a una folla oceanica prendendo e facendo prendere colpi e gomitate anche alla D40x in prova, senza che ne uscisse più malconcia di quanto non fossimo usciti noi, fortunatamente senza un graffio – per noi soprattutto - , in una parola.
La Nikon D40x non è tropicalizzata ma durante la prova sul campo è stata quasi completamente sommersa da un getto di schiuma da barba semiliquida – non abbiamo fatto la prova dal barbiere, ma durante il Carnevale dove ogni scherzo –ahinoi!- vale -: pulita alla meglio perché era diventata scivolosa come una saponetta, ha continuato a scattare senza fare una piega.
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Uno scatto in interni eseguito con la Nikon D40x…
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...con tutte le impostazioni in automatico
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... può comunque essere ancora migliorata...
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… per esempio aumentando leggermente la nitidezza.
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Ed ecco il risultato finale con a sinistra l'ingrandimento di un particolare
dell'immagine di partenza e a destra l'ingrandimento dello stesso
particolare nel risultato
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