In alta quota
Per sfruttare al massimo l'enorme potenziale tecnologico di questa nuova COOLPIX, ho deciso di portarla con me sul massiccio del Monte Bianco. Un ambiente unico e severo: a 3.500 metri di altitudine ci si trova al cospetto delle più importanti vette delle Alpi. Il luogo ideale per spremere al massimo tutti i pixel del sensore della AW100 e per sfruttare la fotocamera nel suo elemento ideale: l'avventura. Moschettoni, rinvii, chiodi da ghiaccio e la piccozza si alternano tra le mani assieme alla piccola e robusta COOLPIX che sembra trovarsi subito a suo agio.
La giornata e la meteo sono quelle ideali: Punta Helbronner ci attende con il Ghiacciaio del Gigante mentre sullo sfondo si intravvede la Mer de Glace e più distante l'Aiguille du Midi. Dopo aver indossato imbrago e ramponi, la nostra piccola cordata si avvicina al Col des Flambeaux. Lo spettacolo è unico: a destra l'imponente Dente del Gigante, di fronte a noi il Mont-Blanc du Tacul con l'ampio ghiacciaio sottostante pieno di seracchi e crepacci.
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Scattiamo alcune immagini con COOLPIX
AW100. Il Mont-Blanc du Tacul con i
sottostanti Grand e Petit Capucin.
Sullo sfondo i 3.842 metri di altitudine dell'Aiguille du Midi, siamo in territorio
francese.
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Il Dente del Gigante fotografato
al mattino con COOLPIX AW100.
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Immagine scattata
sfruttando lo zoom del
minuscolo ma potente
obiettivo di COOLPIX
AW100.
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Nikon COOLPIX AW100 è molto facile da utilizzare, le sue ridotte dimensioni mi permettono di riporla ovunque mentre il sistema di controllo dinamico è formidabile. Legati in cordata mi ritrovo con una sola mano libera. Nulla di più semplice con AW100: attivo il controllo dinamico così da potermi spostare tra i vari menu e le innumerevoli funzioni con il semplice movimento del polso. Muovendo in su ed in giù il polso posso salire e scendere nei vari sotto menu, mente il pollice utilizza i comandi del dorso ed il tasto di conferma. Con una sola mano posso muovermi facilmente tra le varie opzioni della fotocamera per essere sempre pronto allo scatto. Alcuni minuti e, dopo aver regolato la sensibilità del comando tramite l'apposita opzione, posso lavorare in tutta tranquillità.
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In cordata ci avviciniamo alla Combe Maudite, al Mont Maudit e al Mont-Blanc du Tacul. Il controllo dinamico della AW100 mi permette di fotografare con una
mano mentre con l'altra utilizzo la piccozza.
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Il menu dove gestire la funzione del pulsante
“Action”.
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A mano libera fotografo il panorama che ci circonda.
Di fronte a noi un mare di ghiaccio.
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Sempre a mano libera sfruttando lo zoom ottico, eseguo un secondo scatto focalizzando l'attenzione sul crinale dell'Aiguille du Midi.
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Un mondo di ghiaccio e neve dove muoversi è sempre un azzardo. Camminiamo nell'aria sottile dei 3.500 metri di quota ai piedi del Grand Flambeau, mentre la piccola COOLPIX registra ogni nostro movimento grazie al GPS integrato. Ogni immagine ed ogni video viene georeferenziato con precisione ed in modalità “visualizzazione immagini” posso verificare la zona in cui ci troviamo e consultare i punti di interesse.
Ci allontaniamo lentamente dalla zona chiamata “Le maquis”, indicata con estrema precisione dal nostro sistema GPS. Qui, nel lontano 1944, i partigiani (Les Maquisards) vennero attaccati da una pattuglia tedesca che, risalendo il Ghiacciaio del Toula, passò proprio in questi luoghi.
Fotografare con la piccola Nikon COOLPIX AW100 è molto intuitivo: in modalità automatica ci si può concentrare esclusivamente sullo scatto. La fotocamera regola e predispone tutto il resto. La giornata è soleggiata e la luce molto forte. Siamo immersi nel bianco accecante mentre il blu intenso del cielo autunnale mette in forte risalto i colori delle montagne. I primi scatti sono mozzafiato: qualità eccelsa e buone esposizioni. Il timore era quello di ottenere immagini con forti sovraesposizioni, in particolar modo per quanto concerne le zone bianche con neve e ghiaccio. Nulla di tutto ciò, in completo automatismo la fotocamera utilizza i parametri più adatti regalandoci scatti ben calibrati. L'ampio monitor è ben visibile e dopo qualche minuto mi rendo conto di non avere nessun problema di visualizzazione: veramente impressionante, visto che ci troviamo in una situazione con forte illuminazione e che proteggo gli occhi con degli occhiali da alta montagna.
La giornata è magnifica: in modalità “auto” la piccola
COOLPIX AW100 registra splendide immagini anche se
l'ambiente è invaso da una luce accecante.
A destra: Buone esposizioni e messa a fuoco precisa.
La funzione di riconoscimento automatico dei volti
si dimostra veloce e molto accurata.
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Ci spostiamo tra grossi crepacci che incutono un certo timore, di fronte a noi si intravvede la Combe Maudite con a fianco il granito rosso del Grand e del Petit Capucin. È il luogo ideale dove potersi fermare ed organizzare un piccolo studio fotografico d'alta quota. Spavaldo, appoggio la COOLPIX sul ghiaccio tra le piccozze che abbiamo appena sfilato dai polsi, mentre ci apprestiamo a montare un piccolo treppiede ed un monopiede della Manfrotto. Due prodotti della famiglia Compact Series che si sono rivelati molto utili, dimostrando un ottimo rapporto qualità prezzo.
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COOLPIX AW100 sul piccolo treppiede MKC3-H01
della Manfrotto. |
COOLPIX AW100 montata sul comodissimo
monopiede della Manfrotto. |
In pochi secondi la COOLPIX che avevo messo al collo si trova sul comodo e leggero treppiede MKC3-H01. L'intenzione è quella di fotografare il massiccio del Mont Maudit e di provare le capacità di ingrandimento dell'obiettivo della COOLPIX AW100. Il sistema a joystick è sorprendente: in modalità fotografica inquadro velocemente l'intero panorama e scatto qualche immagine facendo alcune prove, giocando con la compensazione dell'esposizione. Altrettanto facile poter gestire la videoripresa: utilizzando l'apposito pulsante posso passare dalla modalità foto a quella video nella quale viene bloccata l'inclinazione laterale della testa del treppiede.
È il momento di provare le varie modalità di scatto: il modo “Auto semplificato” funziona perfettamente, inquadrando il Mont-Blanc du Tacul la fotocamera seleziona immediatamente la scena “paesaggio”. Impeccabile anche la messa a fuoco: la fotocamera cambia automaticamente l'area di messa a fuoco a seconda dell'inquadratura e rileva facilmente la presenza dei volti, funzione utilissima nel caso si voglia scattare una splendida foto ricordo.
Provo lo zoom della fotocamera: faccio la prima inquadratura senza ingrandimento in modalità grandangolare e, successivamente, mi spingo al massimo delle capacità di ingrandimento dello zoom ottico. Il risultato è notevole. Buoni anche i risultati con lo zoom digitale, sebbene si noti ovviamente, una perdita di qualità. Effetto assolutamente normale, vista l'azione di interpolazione utilizzata per ingrandire l'immagine.
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Il Mont-Blanc du Tacul fotografato in modalità grandangolare con COOLPIX AW100.
Più in basso il Grand e il Petit Capucin,
a fianco il Mont Maudit.
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Lo zoom ottico della piccola COOLPIX si fa
apprezzare per qualità e risoluzione.
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Indispensabile poter utilizzare un'attrezzatura
poco ingombrante e leggera. Nell'immagine
trasporto la COOLPIX ed il piccolo treppiede
bloccandoli alla fascia ventrale dello zaino.
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Ci spostiamo e ci avviciniamo al Ghiacciaio del Tacul dal quale possiamo vedere la lingua del Ghiacciaio della Mer de Glace che prosegue più in basso. L'attrezzatura fotografica è molto leggera. Il piccolo treppiede viene facilmente bloccato sulla fascia ventrale del mio zaino.
Decidiamo di utilizzare il monopiede in dotazione per facilitarci il compito durante la fotografia di alcuni crepacci. A cavalcioni su esili ponti di ghiaccio e neve scattiamo alcune immagini alle enormi e profonde voragini che si intravvedono un po' ovunque e che ci ricordano come questo sia un ambiente di alta montagna non privo di pericoli.
A mano libera COOLPIX AW100 è intuitiva, con un piccolo monopiede diventa ancora più facile fotografare in situazioni complicate. Mi avvicino ad un crepaccio e fotografo la mia ombra che si staglia sulla neve poco prima del profondo cunicolo. Alcune prove di scatto e mi accorgo che, in modalità scene, l'opzione “Neve” mi permette di ottenere i risultati migliori. La fotocamera mette a fuoco il centro dell'inquadratura, mentre il monopiede mi permette di ottenere la giusta stabilità per lo scatto.
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Durante lo scatto mi sorregge il ponte
di neve che ricopre parte del crepaccio.
Il monopiede mi aiuta a restare stabile durante lo scatto.
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Un crepaccio molto profondo ed insidioso: l'ombra del fotografo e
della piccola COOLPIX si riflettono sul ghiaccio del crepaccio.
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Ancora uno scatto con COOLPIX AW100
e la mia compagna di cordata per documentare le dimensioni dei crepacci.
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Di fronte a noi l'Aiguille du Midi è sempre più vicina, utilizzo nuovamente lo zoom e, fermo sul monopiede, effettuo un altro scatto. Il risultato è veramente soddisfacente.
Il piccolo monopiede, una volta richiuso, è poco ingombrante. L'immagine mi ritrae durante
le fasi della registrazione di una panoramica in modalità “panorama semplificato”.
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Panoramiche a 180° o a 360°
Ci troviamo in un ambiente maestoso: siamo attorniati da cime con nomi celebri, nomi che hanno segnato la storia dell'alpinismo. Perché non sfruttare le possibilità offerte dalla COOLPIX AW100 e scattare qualche foto panoramica di queste vette? Detto fatto, AW100 permette di scattare immagini panoramiche in due differenti modalità: “panorama assistito” e “panorama semplificato”.
La modalità “panorama assistito” è una vecchia conoscenza e si dimostra sempre utile anche solo per il fatto che permette di unire più foto per ottenere risoluzioni maggiori di un singolo scatto. Ad ogni scatto il display ci presenta una zona di sovrapposizione facilitandoci notevolmente il compito.
Una bella novità, invece, la modalità “panorama semplificato”. Semplice come effettuare una breve ripresa video: dopo aver scelto il campo d'azione (normale a 180° o ampio a 360°) e dopo avere premuto il pulsante di scatto basterà muovere la fotocamera seguendo le indicazioni del display per registrare perfetti panorami.
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Il risultato di un “panorama semplificato” a 180° scattato con
COOLPIX AW100. A sinistra il Mont-Blanc du Tacul con il Grand
Capucin. Al centro l'Aiguille du Midi e a destra l'inconfondibile
sagoma del Dente del Gigante.
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Immagine panoramica ottenuta grazie alla funzione “panorama assistito” ed elaborata
con Panorama maker 5.
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Sono ormai diverse ore che camminiamo in alta quota e siamo giunti nel mezzo del Ghiacciaio del Tacul, una zona fortemente crepacciata dove è importante non commettere errori. Il GPS della COOLPIX continua a registrare il nostro tracciato anche se spegniamo la fotocamera durante gli spostamenti più complessi. Questo perché abbiamo scelto di impostare nel menu GPS l'opzione “Registra dati GPS”, opzione fondamentale per ottenere un completo tracciato GPS e per tenere traccia di ogni spostamento. Durante le soste posso tranquillamente visualizzare le immagini scattate durante la giornata e, in modalità GPS, visualizzare i dati registrati. È tempo di rientrare a Punta Helbronner e di ridiscendere a valle utilizzando le Funivie del Monte Bianco.
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I seracchi ed i crepacci del
Ghiacciaio del Tacul fotografati
sulla via del rientro con COOLPIX
AW100.
L'utilizzo dello zoom ottico mi ha permesso di sfruttare appieno la
focale a 140 mm ed ottenere una fotografia ravvicinata della zona,
anche se la nostra posizione era diametralmente opposta.
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Il menu della COOLPIX AW100 attraverso il quale scegliere la
durata del periodo di registrazione per avviare il salvataggio del
registro.
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Il menu con le varie opzioni di registrazione dati GPS. Anche a fotocamera spenta il GPS integrato registrerà il tracciato durante tutto
il periodo preimpostato.
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Il menu per gestire la bussola elettronica permette di attivare lo strumento e la sua ricalibrazione tramite una semplice procedura.
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In mongolfiera con il GPS integrato della AW100
I vantaggi offerti dal poter contare su un sistema GPS incorporato nella fotocamera sono realmente evidenti: la possibilità di scattare immagini georeferenziate, che conterranno nei metadati anche longitudine, latitudine ed altitudine, può rivelarsi molto utile. Tuttavia, la nuova COOLPIX AW100 è molto di più. Dotata di una precisa bussola, ad ogni scatto registra anche l’esatta posizione di ripresa rispetto al Nord magnetico, un dato che saremo in grado di verificare sul display della fotocamera in modalità visualizzazione mappa, tramite un apposito simbolo, oppure sul nostro personal computer tramite l’utilizzo del software Nikon ViewNX 2.
Uno strumento pratico che ci ha lasciato impressionati per la sua precisione, quando il segnale dei satelliti GPS è di buona qualità, e che ci ha permesso di salvare tutti i tracciati GPS delle nostre piccole avventure. Una particolarità non di poco conto, quella di poter registrare il tracciato GPS, funzione che abbiamo potuto utilizzare anche durante un divertente ed elettrizzante volo in mongolfiera. Volare in mongolfiera è, indubbiamente, un’esperienza unica. Un pallone d’aria calda che vola in completa balia dei venti, saranno loro a decidere il nostro percorso ed il luogo dell’atterraggio. Effettuiamo il decollo al mattino presto, dopo esserci assicurati di aver impostato un tempo di registrazione tracciato GPS adatto, in questo caso abbiamo selezionato 6 ore. La bussola ci segnala correttamente il Nord magnetico e siamo pronti a partire. Per avere maggiori dettagli sul nostro volo attiviamo anche l’opzione GPS relativa ai punti di interesse (POI) che impostiamo sul massimo dettaglio.
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