Nelle atmosfere più suggestive dell'Africa, davanti a scenari grandiosi e impossibili da "contenere" in un solo sguardo, si rinnova ogni anno la rappresentazione biblica della lotta, infinita, per la sopravvivenza. Milioni di ungulati che si muovono per centinaia di chilometri in cerca di cibo. Centinaia di migliaia di animali che iniziano a raccogliersi in grandi branchi nel sudest del Serengeti per poi spingersi fino in Kenya, nel Masai Mara, e tornare indietro alcuni mesi dopo. Dietro di loro, gli instancabili predatori, a rendere ancora più sfiancanti e pericolosi gli spostamenti.
Quello delle Grandi Migrazioni, in Tanzania, è uno spettacolo unico. Che prende vita in alcuni dei territori più belli del Continente Nero: l'ambiente rigoglioso del lago Manyara punteggiato da folti stormi di fenicotteri rosa, le vastissime piane del Serengeti, santuario della grande fauna africana, la spaccatura della Rift Valley con il sito di Olduvai Gorge, dove giace l'origine dell'umanità, il Cratere di Ngorongoro con il suo eccezionale habitat naturale.
Gnu e zebre iniziano a raccogliersi in grandi branchi nel sud-est del Serengeti verso dicembre-febbraio per poi procedere, alcuni mesi dopo, verso il nord (di solito passano il confine e vanno nel Masai Mara verso maggio-luglio) per poi tornare verso sud tra ottobre-dicembre. Febbraio è quindi un momento magico, famiglie di animali con i proprio cuccioli, protetti da verdi pascoli si concentrano nell'area centromeridionale del Serengeti.
Essere lì è un privilegio e un'occasione per immortalare luoghi, attimi, animali in scatti unici dentro scenari straordinari.
Così come l'incontro con le popolazioni locali, i mercati pieni di frutta e colori intensi, i villaggi Masai cristallizzati in una società tradizionale senza tempo, sono occasioni per immergersi in un mondo vivo e pieno di energia.
Un'occasione rara per fotografare l'anima selvaggia del Mondo e assistere al gioco eterno per la lotta per la vita. Ma non solo, ogni sguardo verrà riempito anche dalla spettacolarità di panorami affascinanti e grandiosi: la spaccatura della Rift Valley, il cratere di Ngorongoro e il parco del Tarangire. E poi fiumi immensi, cascate e savane popolate da elefanti, gazzelle e gnu, zebre e giraffe. Un'avventura in Tanzania significa entrare in contatto con l'Africa più autentica e varia per paesaggi e animali.
Fermarsi a guardare i leoni che si arrampicano sugli alberi, aspettare il tramonto seduti sul bordo del cratere di un vulcano, incontrare i Boscimani e i Masai. E se di giorno ci si sposta nei parchi alla ricerca dei Big Five, la sera ci si riposa in campi tendati e lodge immersi nella savana. Tra palafitte e tende tradizionali, letti confortevoli e piscine per il relax. Nel silenzio più totale, immersi nella notte africana. Un'esperienza da ricordare e "imprigionare" nello "store" della fotocamera.
Un'avventura per appassionati di fotografia con un professionista del foto/video reportage, per imparare i "trucchi" su come si realizza un racconto fotografico. In oltre trent'anni di professione fotogiornalistica, ho pubblicato oltre 500 reportages sulla stampa nazionale ed estera, raccontando gli angoli di mondo più remoti, società umane infinitamente lontane dalla nostra realtà, Nature ostili o straordinariamente accoglienti... Ho organizzato spedizioni nei luoghi più selvaggi del mondo, dall'Himalaya alla Tierra del Fuego, dall'Alaska ai grandi deserti, e ho imparato fin da subito a viaggiare immergendomi completamente nelle diverse realtà e atmosfere locali, convinto che sia l'unico modo per "rubare", pur nella rapidità del viaggio, un pò di "anima" dei luoghi attraversati. Ogni tanto mi piace condividere le mie avventure con un gruppo di compagni che abbiano, ognuno coi propri limiti e capacità, gli stessi obiettivi: viaggiare, restare incantati da scenografie naturali straordinarie, "scoprire" universi alieni alle nostre culture, "spiare" la vita di altri uomini, senza forzature e senza prepotenza.
Compatibilmente con le fatiche del viaggio e le location, verranno programmati dei workshop fotografici dove sarà possibile rivedere e studiare gli scatti realizzati, per capire, più che i dettagli tecnici, l'anima delle immagini, e le alchimie che trasformano una fotografia in un racconto.
La partecipazione ai workshop è facoltativa, ma è parte integrante di un "viaggio fotografico" e deve intendersi come un importante valore aggiunto che non "ruba" tempo alla scoperta del paese visitato ma, al contrario, consente di apprendere piccoli segreti per "catturarlo" nella propria memoria e negli scatti fotografici.
Per venire con me a caccia di avventure fotografiche non serve essere, o sentirsi, "professionisti", ma semplicemente aver voglia di imparare a "guardare" il mondo e il modo per raccontarlo!
Partenza dall'Italia con volo di linea
Arrivo ad Arusha/Kilimanjaro e visita della città
All'arrivo, previsto nel primo pomeriggio, incontro con gli autisti in aeroporto e trasferimento in città ad Arusha. Se il cielo è limpido la vista sul Monte Kilimanjaro è veramente spettacolare. Anche il mercato locale, tempo permettendo, merita una visita. Cena e pernottamento al Mount Meru Hotel, struttura di ottimo livello, situata al bordo di un campo da golf appena fuori Arusha, offre numerosi servizi, piscina e Spa.
Partenza di prima mattina per il piccolo parco del Lake Manyara (352 kmq), una zona lussureggiante in cui foresta, boscaglia e savana alberata si confondono creando un ambiente molto vario che richiama una grande quantità di fauna, non sempre facilissima da avvistare proprio a causa dell'abbondante vegetazione. Il parco è situato sul fondo della fossa tettonica della Rift Valley che qui si innalza ripidamente per 700 m sul livello del lago. Numerosi i corsi d'acqua che solcano la parete della fossa scandendo il paesaggio, la loro portata tuttavia non dipende direttamente dalle precipitazioni bensì dalle quantità di acqua che provengono, filtrando dal sottosuolo, dall'altopiano del cratere Ngorongoro. Nella zona meridionale sono presenti delle sorgenti termali chiamate maji moto. Nei pressi del lago carico di soda, vi è una spianata erbosa che ospita numerosi uccelli "legati" alle acque alcaline come cicogne, pellicani, ibis, anatre, trampolieri e fenicotteri. Il parco è anche famoso per i leoni che si arrampicano sugli alberi.
Pranzo a picnic, cena e pernottamento al Manyara Escarpment Luxury Lodge, situato in posizione panoramica sulla scarpata della Rift Valley, dispone di 16 chalet con veranda, pavimenti in legno e una doccia sia interna che esterna. Il lodge offre anche un'infinity pool, il ristorante che propone ricette locali e un lounge bar.
Prima colazione e partenza per il parco del Serengeti. Sosta a Olduvai Gorge, l'immensa gola che deve la sua notorietà ai ritrovamenti fossili di Mary e Louis Leakey, i famosi antropologi che qui scoprirono resti di ominidi: nel 1959 ad Olduvai il teschio di Australopitechus Boisei risalente a circa 1.8 milioni di anni fa e nel 1972 a Laetoli le impronte fossilizzate di 3 esseri bipedi risalenti a circa 3.7 milioni di anni fa.
Le loro scoperte segnarono una svolta nelle ricerche e nelle teorie sull' evoluzionismo umano. Dopo la visita del piccolo museo e la vista della gola dall'alto, andremo alla scoperta di un tipico villaggio masai. Considerati spesso nomadi o semi-nomadi, i Masai sono in realtà tradizionalmente allevatori transumanti, e oggi spesso addirittura stanziali. Le case sono fatte con sterco mescolato a fango e posto su di una struttura di rami flessibili. Sebbene oggi molti di questi villaggi siano diventati anche attrazioni turistiche, è un'occasione per scoprire le loro tradizioni e il loro modo di vivere, ancorato ad una società di tipo tradizionale che è cambiata pochissimo nel corso dei secoli. Si continua infine fino al Parco del Serengeti, un ecosistema spettacolare vasto 14.763 kmq dove la natura è l'unica protagonista.
Si tratta del parco più famoso della Tanzania, il luogo dove si possono vedere milioni di ungulati, compresi più di 2 milioni di gnu sempre in movimento alla ricerca d'erba.
L'ultimo censimento di animali indicava appunto: 2 milioni di gnu, 1 milione di gazzelle di Grant e Thomson, 300.000 zebre, 90.000 impala, 82.000 bufali, 20.000 eland, 12.000 giraffe, 7.000 elefanti, 6.000 iene, 3.000 leoni, 500 ghepardi e 100 rinoceronti…naturalmente non significa che li si incontra tutti! Giornate dedicate completamente ai fotosafari nell'immenso parco reso famoso in particolare dalle sue grandi distese infinite e dalla Grande Migrazione. Questo santuario della fauna selvatica presenta aree di vegetazione con caratteristiche eterogenee che attirano animali diversi: dalla savana erbosa che sembra estendersi all'infinito, assolutamente priva di alberi, regno di zebre, gnu, gazzelle, veloci ghepardi e maestosi leoni; alla savana arbustiva, dominata dalle tipiche acacie ad ombrello dove vivono prevalentemente leopardi, giraffe, dik dik ed un'infinità di uccelli; alle numerose pozze d'acqua dove è possibile incontrare coccodrilli che si crogiolano al sole e pigri ippopotami. Seronera corrisponde alla zona centrale e vi risiedono molti animali stanziali mentre Lobo è nel Serengeti settentrionale, una zona molto selvaggia e caratterizzata da boscaglie e foreste. In questa parte del parco vi sono i corridoi di passaggio degli gnu durante la migrazione verso il confinante Masai Mara. La zona del lago Ndutu invece è a sud e benché sia compresa nella Ngorongoro Conservation Area, la regione fa parte del grande ecosistema del Serengeti, del quale costituisce la propaggine meridionale. Le savane e i boschi di migunga di quest'area sono abitate da una fauna che raggiunge il suo apice nel periodo tra dicembre e aprile.
Nella stagione arida, il lago si prosciuga lasciando emergere il carbonato di soda dal colore bianco abbagliante. Arrivo al campo tendato situato nella zona di Ndutu, cena e pernottamento. Il Mbugani Migration camp è un campo semipermanente che si sposta stagionalmente seguendo la grande migrazione nel Parco del Serengeti. Tra dicembre e marzo si trova a Ndutu, tra maggio e luglio a Kirawira e tra agosto e ottobre a Bologonja. Dispone di tende spaziose e dotate di grandi finestre, energia elettrica e acqua calda 24/24 ore con bagno privato. Ogni tenda dispone di letti queen size, un'area salotto ed è disponibile il servizio di lavanderia.
Giornate dedicate alla scoperta del Serengeti e dello spettacolo della Grande Migrazione; sono previsti pranzi a pic-nic o al campo, e game drive mattutini e pomeridiani sulle orme della Grande Migrazione, uno dei fenomeni più impressionanti del Pianeta. Lo spostamento di gruppo è una consolidata tecnica anti-predatore: muovendosi in massa, gli gnu e le zebre minimizzano le probabilità di finire tra le grinfie dei predatori. Ogni anno un esemplare può arrivare a percorrere fino a 3.000 chilometri. La grande Migrazione è un fenomeno perpetuo che vede lo spostamento degli animali dal parco del Masai Mara in Kenya al Serengeti durante l'inverno, mentre prima dell'estate avviene lo spostamento in senso inverso. Cene e pernottamento presso i campi tendati di Ndutu e di Seronera la seconda notte.
Dopo colazione partenza per la Ngorongoro Conservation Area. Qui ammireremo la vista dall'alto della scarpata sul Cratere di Ngorongoro, che all'interno della sua immane caldera (17 km di diametro e 700 m di profondità) ha dato vita ad un ecosistema unico al mondo dove sono rappresentate quasi tutte le specie animali: una vera e propria Arca di Noè. Mentre sul bordo del vulcano inattivo, ad un'altitudine di circa 2.300 m, il clima è freddo e spesso nebbioso, all'interno del cratere si fa stranamente caldo secco e la vegetazione cambia rapidamente. Discesa sul fondo del cratere e pranzo a pic-nic. Cena e pernottamento in lodge, dotato di tutti i comfort e di una piscina. Dal Ngorongoro Sopa Lodge si ammirano i tramonti sul cratere Ngorongoro.
Dopo colazione partenza di prima mattina verso sud. Si ripercorre la strada in senso inverso fino al paese di Mto Wa Mbu, dove a piedi ed accompagnati dalla guida locale, è possibile visitare il mercato e le botteghe di artisti che fioriscono ai margini della strada principale…un'immersione nella Tanzania di tutti i giorni, semplice e verace. Mto Wa Mbu probabilmente è l'unico villaggio ove convivono tante tribù diverse, ognuna conservando il proprio stile di vita. Anche se non è facile distinguerli a prima vista, forse è importante sottolineare che in Tanzania vivono i rappresentanti dei quattro più importanti gruppi linguistici africani: i Bantù, i "boscimani" Khoi-San qui rappresentati dai nomadi cacciatori-raccoglitori Hazdapi, gli allevatori Maasai e Datoga, appartenenti al ceppo Nilotico-Sudanese e gli Iraqw di origine cuscita.
Rientro ad Arusha dove è previsto il pranzo in un ristorante locale. Nel primo pomeriggio trasferimento in aeroporto e partenza per l'Italia con volo di linea via scalo internazionale. Cena e pernottamento a bordo.
Arrivo in Italia.
I CAMPI TENDATI sorgono su aree private cui hanno accesso solo gli ospiti del campo e consistono in tende da safari dove si dorme in veri e propri letti con cuscino, lenzuola, coperte ed asciugamani, e comprendono al loro interno bagno/doccia. Sono forniti di corrente elettrica che può essere data dal generatore oppure da pannelli solari, alcuni campi dispongono anche di sistemi di accumulo dell'energia in tenda per la notte altrimenti, normalmente, non c'è elettricità durante la notte e avere una torcia diventa fondamentale.
L'acqua al campo viene trasportata con camion cisterna.
La doccia calda nei campi è manuale e viene azionata su richiesta.
È possibile che dopo le ore 22.00 l'acqua non sia disponibile.
I campi tendati comunque implicano spirito di adattamento.
Non abbiamo delle mura di cemento a proteggerci dagli agenti atmosferici ma una struttura tendata impermeabile. Umidità, pioggia e freddo in alcuni periodi dell'anno devono essere tenuti in considerazione e affrontati con il giusto spirito. Ci troviamo in Africa, in mezzo alla savana o immersi in una fitta vegetazione con tutti i pro e i contro che questo tipo di location offre.
Il richiamo della natura, sentire gli animali vicini, vederli al campo possono essere esperienze uniche da vivere o paure da affrontare. Ognuno di voi sa quello che ricerca in un viaggio, cosa è disposto a sacrificare per ottenerlo, di che tipo di comfort necessita ...
Nel nostro tour utilizziamo campi SEMIPERMANENTI e campi PERMANENTI: i primi sono campi tendati che vengono allestiti in determinati mesi dell'anno in determinate aree dei parchi che proprio in quel periodo rivestono particolare interesse faunistico. Vengono quindi spostati e riallestiti in altre aree. Non hanno pavimentazione rigida. Il terreno è ricoperto dallo stesso telo che ricopre anche la struttura della tenda. Inutile dire che l'acquazzone estivo può causare disagio.
I secondi a differenza dei primi hanno ottenuto un particolare permesso dall'autorità del parco e non vengono rimossi o smantellati stagionalmente. A differenza dei primi sono comunemente in grado di offrire più servizi quali ad esempio tende montate su piattaforme di legno rialzate, bagni con acqua corrente sia fredda che calda ed aree comuni più sviluppate, spesso con piscina. Immersi nella natura, i campi tendati rappresentano il modo più autentico ed avventuroso di vivere un safari in Tanzania.
Per il pernottamento a Serengeti consigliamo un abbigliamento caldo, e una maglia di pile durante i
safari, poiché gli altopiani di questo parco vanno dai 1300 ai 1800 metri di quota e può essere fresco.
Avremo una guida locale parlante italiano che ha anche la funzione di autista.
Le sistemazioni sono state pensate per poter offrire il massimo in termini di itinerario, posizione e servizio, sono tutte di buon livello. Le camere nei lodge sono in muratura, mentre con pareti di tessuto nei Campi tendati.
Sono previste delle brevi passeggiate a piedi è quindi importante portare calzature comode ed adatte; alcuni pranzi sono previsti con lunch box forniti dal lodge per sfruttare al massimo le giornate e dare maggior spazio ai safari.
Può succedere che l'orario del pasto venga adeguato in base a necessità logistiche.
È garantito quasi ovunque il contatto radio-cellulare con l'ufficio di Arusha.
Le Park fees sono giornaliere nel senso che riguardano un periodo di 24 ore, sono applicate anche quando vengono attraversate certe riserve/parchi, e si possono riferire sia alla persona sia all'automezzo (per es. al Cratere di Ngorongoro).
Il bagaglio deve essere costituito da sacche morbide di max 15 kg in totale in quanto, a seconda del numero dei partecipanti, viene caricato all'interno del veicolo o sul tetto. Nel caso si arrivi con valigia rigida, può essere richiesto di utilizzare un borsone morbido messo a disposizione dall'organizzatore locale. La scelta di lasciare eventuale bagaglio in eccesso ad Arusha è a totale discrezione della Guida. In questo viaggio gli amanti dell'osservazione a distanza avranno l'opportunità di utilizzare i nuovi prodotti di Swarovski Optik, della serie Travel, forniti dall'organizzazione, che consentono di osservare dettagli che non si potrebbero mai cogliere ad occhio nudo. Per ragioni tecnico-operative l'itinerario potrà essere invertito o modificato dalla guida sul posto se ritenuto necessario e nell'interesse del gruppo
• Voli di linea Ethiopian Airlines da Milano in classe economica
• Assistenza in Tanzania da parte del nostro corrispondente
• Trasferimenti da/per l'aeroporto in Tanzania
• guide/autisti locali parlanti italiano
• Sistemazione nelle strutture ricettive sopra citate o equivalenti
• Trattamento di pensione completa
• Safari e visite in jeep 4x4 con tettuccio apribile
• Posto finestrino garantito per ciascun partecipante
• Le visite di Mto Wa Mbo, Olduvai Gorge e del villaggio Masai
• 1 bottiglia d'acqua al giorno per partecipante
• Workshop con Michele Dalla Palma Nikon School Master
• Le bevande
• Le mance e il facchinaggio
• Il visto Tanzania
• Eventuali escursioni facoltative
• Eventuali tasse d'imbarco e/o aviation security fees da saldare in loco alla partenza
(al momento non ne vengono applicate)
• Le tasse ingresso ai parchi nazionali
• Quanto non specificato nel programma e ne "la quota comprende"
NOTA BENE: I costi delle park fees sono quelli in vigore all'apertura del viaggio
alle vendite (ottobre 2018) e suscettibili di possibili aumenti da parte delle autorità competenti.
Michele Dalla Palma
www.micheledallapalma.it