Nei quindici giorni che trascorreremo insieme in Namibia, dopo la prima notte nella capitale Windhoek ed avere ritirato i fuoristrada, ci dirigeremo a nord verso il Bushmenland per poi addentrarci nel Kalahari in direzione est, lasciando ben presto l’asfalto per percorrere piste sempre meno battute e scoprire villaggi che hanno visto passare ben pochi turisti.
Ci avvicineremo al confine con il Botswana e, a nord di Tsumkwe, ci attende un’esperienza unica: andremo a piantare il nostro campo nel bush presso il villaggio Boscimano di //Xa/oba (Living Hunting Museum) dove la comunità locale dei Bushmen Kung ci accoglierà e ci farà entrare nel vivo delle proprie usanze e tradizioni. Vivremo insieme a loro diverse ore, durante le quali potremo imparare ad accendere il fuoco con i bastoncini, a preparare le frecce per andare a caccia con l’arco, a creare monili con pezzi di uova di struzzo.… Assisteremo inoltre alle loro danze tradizionali e, se saremo fortunati, alla danza in cui il ‘medico del villaggio’ (medicine man) entra in trance per mettersi in contatto con gli antenati e curare la propria gente.
Da qui raggiungeremo, in direzione nord, il Kaudom National Park, con le sue impegnative piste sabbiose ed i suoi animali selvaggi. Pernotteremo nel campsite a sud del parco, non recintato e da considerarsi poco più che essenziale: può succedere che durante la notte elefanti, iene o felini possano tranquillamente attraversare il campo…. dentro le nostre tende non correremo pericoli. (Esiste un progetto per rinnovare il campsite, ma ad oggi ancora non si ha alcuna certezza).
Dopo avere effettuato i nostri safari nel parco, raggiungeremo il Caprivi percorrendo la terribile pista sabbiosa che raggiunge, in direzione nord, il villaggio di Katere. La strada asfaltata che percorreremo lungo il Caprivi in direzione est ci porterà a Divundu, dove potremo trovare il carburante per i nostri automezzi e fare provviste d’acqua e viveri. Attraverseremo l’Okawango River (l’unico fiume al mondo che sfocia in un delta interno, formando così il famoso Okawango Delta) e pernotteremo per le successive due notti lungo la sua riva sinistra in un vero e proprio campeggio, con acqua, toilette e docce. Con le dovute cautele potremo anche fare il bagno nel fiume. Il mattino successivo all’alba effettueremo un safari nel selvaggio Buffalo National Park, situato lungo l’Okawango e confinante con il Botswana, ove cercheremo elefanti e, ovviamente, bufali. Il rientro al campo nel pomeriggio ci permetterà di rilassarci e recuperare un po’ di forze!
Di nuovo proseguiremo lungo la Caprivi Strip su strada asfaltata in direzione est, per incontrare un altro grande fiume Africano: il Kwando, che una volta entrato in Botswana assume i nomi Linyanti e poi Chobe, prima di gettarsi nello Zambesi poco prima delle Cascate Vittoria. Seguendo la riva destra del fiume entreremo nel Bwabwata National Park e campeggeremo nello stupendo campeggio lungo il fiume.
Anche qui non esiste recinzione e non è infrequente che ippopotami ed elefanti si avvicinino durante la notte. Il giorno seguente, dopo un ultimo safari nel parco all’alba, ci spingeremo verso il confine tra Namibia, Angola e Zambia dove monteremo il campo nel bush, ospiti della tribù Mafwe e del loro Living Museum: qui potremo assistere alle loro danze tradizionali, partecipare ad una bush-walk lungo il fiume e vivere con loro alcuni indimenticabili momenti.
Di nuovo lungo la Caprivi Strip verso ovest, inizieremo il percorso di rientro ripassando per Divundu, dove effettueremo i rifornimenti, per poi raggiungere Rundu. Qui pernotteremo in campeggio attrezzato lungo le rive dell’ Okawango, osservando i watu (o mokoro, le canoe di legno) che raggiungono l’Angola sulla riva opposta. Nel pomeriggio potremo visitare il locale villaggio dei Mbunza, tribù appartenete al gruppo etnico dei Kawango, che ci daranno una completa panoramica sulla loro cultura tradizionale.
Il mattino successivo inizieremo la marcia di rientro verso Windhoek in direzione sud, senza tralasciare di visitare l’Etosha National Park, dove campeggeremo per 2 notti: in questo modo potremo scoprire la ricchezza della fauna presente nel parco ed i suoi mutevoli ambienti.
Il giorno seguente raggiungeremo infine la capitale Windhoek, dove pernotteremo in pensione/hotel ed il giorno successivo, dopo avere consegnato i fuoristrada, ci saluteremo all’Aeroporto Internazionale per il volo di rientro.
MICHELE DALLA PALMA - 328.3931115
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Ogni equipaggio di fuoristrada è composto da 2 persone con 1 tenda sul tetto (dobbiamo essere leggeri x guidare nella sabbia del Kaudom). CHI GUIDA DEVE AVERE LA PATENTE INTERNAZIONALE E QUELLA NAZIONALE, altrimenti il car rental non consegna il veicolo.
Verrà attivata la massima assicurazione possibile, ma in ogni caso è richiesto ad ogni equipaggio di versare un deposito con carta di credito di 3,000.00N$ (circa Euro 150) per l’ attrezzatura (viene fatta la “strisciata” che poi sarà strappata quando si riconsegna l’ attrezzatura).
Per i cittadini Italiani non occorre richiedere in anticipo il visto di ingresso per entrare nel paese: infatti viene rilasciato direttamente all’arrivo in aeroporto compilando un apposito modulo. Il passaporto deve essere valido per almeno sei mesi a partire dalla data di ingresso nel paese ed avere alcune pagine bianche per l’apposizione dei visti di ingresso ed uscita.
In ottobre la stagione è ancora secca (siamo all’inizio dell’ estate in Namibia), ma in ogni caso si potrebbe assistere ai primi brevi temporali che segnano l’inizio della stagione delle piccole piogge. Per questo, oltre ad un abbigliamento molto sportivo ed adatto alla vita di campeggio, consigliamo un leggero impermeabile (K-way o similare). Preferibilmente il vestiario dovrebbe essere costituito di capi in fibre naturali, tipo il cotone. Fa eccezione un pile caldo per la sera/alba nel caso di repentini abbassamenti di temperatura (cosa non inusuale nel deserto del Kalahari). Un buon paio di scarpe da trekking leggere (vanno bene quelle ‘basse’, che permettono una migliore guida dei fuoristrada), cappello da sole ed occhiali completano il tutto. Nei ristoranti e hotel l’abbigliamento è assolutamente informale.
L’equipaggiamento personale dovrà prevedere anche una borraccia o un contenitore per l’acqua da tenersi a portata di mano durante la guida in auto, nonché una buona torcia e coltello da campeggio. Molto utile una head-lamp, la torcia da applicare alla fronte che permette di illuminare senza impiegare le mani.
Le carte di credito sono normalmente accettate negli hotel e nei negozi, ma poco nei distributori di carburante. In ogni caso suggeriamo, visti i luoghi che attraverseremo, di cambiare gli Euro in valuta locale: questo permetterà di pagare la benzina ed acquistare i numerosi prodotti di artigianato che si riusciranno a trovare lungo il percorso. I contanti possono essere cambiati direttamente agli uffici di cambio presenti all’arrivo in aeroporto: occorre tenere con se la ricevuta di cambio, in modo da potere ricambiare all’uscita dal paese eventuali dollari Namibiani che avanzino. Da sottolineare che in Namibia sono ovunque accettati i Rand Sudafricani, equiparati in valore al dollaro Namibiano.
Per quanto riguarda le prese elettriche, sono adottate prese tripolari difficilmente reperibili al di fuori del paese (possono essere acquistate all’arrivo). Negli hotel sono normalmente disponibili adattatori. Visto che utilizzeremo estensivamente i fuoristrada suggeriamo, per quanto riguarda cellulari e fotocamere, di portarsi appresso gli opportuni caricabatteria da connettere alle prese accendisigari delle auto. La rete cellulare Namibiana è piuttosto estesa e presente nei centri principali, ma spesso non disponibile nei luoghi dove monteremo i campi in mezzo alla natura. Cellulari GSM dual band sono sufficienti per connettersi alla rete cellulare locale (verificare con il proprio fornitore validità del proprio contratto e costi).
Per quanto riguarda i medicinali, oltre ad eventuali farmaci personali necessari, occorre prevedere una normale farmacia da viaggio: aspirina, antistaminici, cerotti per tagli e piccole abrasioni, prodotti per la dissenteria (Rifacol, Imodium), antinfiammatori, prodotti per la cura di punture da insetti, eventuali antibiotici, etc. Nei luoghi che attraverseremo (specie Caprivi) è presente il rischio malaria, riferirsi al proprio medico per le informazioni in merito. La prevenzione tramite l’utilizzo di un prodotto spray antizanzara tipo Autan (assolutamente indispensabile) unitamente all’abbigliamento con maniche e calzoni lunghi durante le serate rappresenta una ottima soluzione per ridurre drasticamente i rischi.
Il primo e l’ultimo pernottamento in Namibia sono previsti in camera doppia in pensione/hotel (possibilità di camera singola salvo disponibilità e con quota aggiuntiva).
Il viaggio sarà effettuato utilizzando fuoristrada 4x4 completamente attrezzati per il campeggio, con tenda innalzabile sul tetto dell’auto, frigorifero per i viveri e serbatoi supplementari. A tutti i membri della spedizione verrà richiesto di contribuire alle attività del campo (preparazione pasti, approntamento aree comuni, gestione cucina da campo, etc.), essendo questo parte essenziale della esperienza africana. Si tratta infatti di un viaggio di gruppo, per la cui riuscita è necessario ottimo spirito di adattamento e di team.
Il trattamento previsto durante il viaggio è comprensivo di tutti i pasti (escluse bevande e l’eventuale pranzo l’ultimo giorno a Windhoek), gli ingressi ai parchi, i campeggi e le attività illustrate nel programma (tranne quelle ‘opzionali’): in particolare data la natura di ‘spedizione’ di quanto proposto, i pranzi lungo il percorso saranno in genere dei pasti veloci che prepareremo di volta in volta con i viveri a disposizione. Durante i campi saranno preparati i pasti tutti insieme, nella tipica maniera africana.
Nonostante la dotazione di acqua presente in ogni fuoristrada occorre tenere presente che, essendo la Namibia un paese semidesertico, durante i campi questa rappresenterà una risorsa preziosa e quindi dovrà essere utilizzata con molta parsimonia.
E’ da precisare che per affrontare questa esperienza non occorrono particolari doti o esperienze ma, lo ribadiamo, è richiesta in ogni caso una buona dose di adattabilità e spirito di gruppo.