CIAD, AFRICA SENZA TEMPO
DAL 29 OTTOBRE AL 13 NOVEMBRE 2015
CHIUSURA ISCRIZIONI 20 agosto 2015
Un viaggio d'altri tempi... quella che, più correttamente, si potrebbe chiamare una "spedizione", una delle ultime grandi esperienze, per grandi viaggiatori, capaci di affrontare la durezza di un itinerario privo dei comfort a cui ci siamo fin troppo abituati, in cambio della scoperta di un universo, naturale e umano, ancora integro, reale, per nulla contaminato dai condizionamenti tecnologici. Un mondo dove gli uomini vivono ancora tempi e ritmi che nulla hanno da condividere con la realtà che conosciamo. Popoli di pastori nomadi persi tra le sabbie del Sahara che migrano in continuazione a caccia di poveri pascoli. Su tutto, l'esperienza indimenticabile dell'infinito che solo questo immenso deserto riesce a far percepire, e la certezza di scoprire meraviglie naturali che, ancora oggi, pochissimi possono affermare di aver visto!
Le emozioni del viaggio
Una proposta unica nel suo genere, in un territorio praticamente sconosciuto e privo di qualsiasi adattamento e condizionamento "turistico", pensata per chi è alla ricerca di realtà non ancora sfiorate dai cambiamenti della nostra epoca. Un autentico “must” per veri viaggiatori e per chi ama l'Africa rimasta più isolata. Il Ciad, o Tchad nelle lingue locali, riserva realtà ferme nel tempo dove, al di fuori della capitale, non esistono infrastrutture, alberghi o punti di ristorazione. Richiede un ottimo spirito di adattamento. La nostra spedizione affronterà oltre 3000 chilometri di piste e fuoristrada con lunghi percorsi di avvicinamento ai luoghi clou del viaggio: le gole di Archeï, un dedalo di canyon, gole e stretti passaggi, imponenti muraglie di roccia che sovrastano limpide guelte frequentate dai nomadi ma anche ripari naturali coperti di pitture rupestri; le dune di Mourdi, una corsa tra corridoi di dune spazzate dal vento e poi, inattesi e irreali, i laghi Ounianga, paesaggio naturale eccezionale, con colori e forme sorprendenti.
L’itinerario, un circuito in fuoristrada d'altri tempi, si snoda in una regione isolata e completamente priva di infrastrutture, con le conseguenti problematiche logistiche di approvvigionamento acqua, viveri e carburante. Le grandi distanze da coprire in assenza di una vera e propria rete stradale, la dimensione di vita in campo mobile e itinerante per tutta la durata del viaggio, l’utilizzo parsimonioso dell’acqua, implicano un notevole spirito di adattamento e buone condizioni fisiche. Tutto il materiale da campo, tende e materassini in gommapiuma sono forniti dall'organizzazione. Lo staff al seguito si occuperà delle varie mansioni e sarà disponibile ad aiutare coloro che non hanno dimestichezza con il montaggio/smontaggio della propria tenda, operazione comunque semplice e veloce. Ai pasti provvede il cuoco dell'organizzazione. La sera sono previsti tavolo e sedie da campo per la cena, che è il pasto caldo della giornata. Il pranzo, come d’abitudine nei circuiti sahariani, è un picnic freddo e frugale, consumato utilizzando semplici stuoie stese a terra. Il percorso viene effettuato con vetture fuoristrada equipaggiate per le spedizioni sahariane e occupate da 4 passeggeri per auto più l'autista. Le tappe quotidiane sono mediamente di 4/6 ore con soste e passeggiate per la visita dei vari siti. Tutti i pernottamenti sono effettuati in tenda e i pasti al campo, salvo l'ultima sera a Dougouia.
Cosa fotografare...
Capolavori naturali che pochissimi hanno visto, popolazioni seminomadi per nulla abituate a incontrare stranieri, scene di vita arcaica nell'eterna "lotta" per adattarsi al più ostile degli ambienti, il Sahara, che regala però anche straordinari paradisi ambientali come le gole di Archeï o i laghi Ounianga. Per un appassionato di fotografia e avventura, il "viaggio della vita".
Date le caratteristiche particolarmente impegnative del viaggio, non sarà possibile tenere i consueti workshop serali che solitamente caratterizzano i miei Nikon School Travel, poichè saremo attorno a un falò e senza possibilità di avere energia elettrica. La grandiosità dell'ambiente compenserà la mancanza di tecnologia e favorirà la formulazione di "filosofie universali" sui massimi sistemi dell'arte fotografica! Tuttavia, impareremo "in diretta" come si gestisce uno shooting fotografico in condizioni estreme, come si organizza e si protegge l'attrezzatura, come ci si "ingegna" per far funzionare sempre tutto sfruttando le limitate risorse della batteria degli automezzi con inverter, o con pannelli solari.
Una volta rientrati a casa, ogni partecipante avrà l'opportunità di vedere i suoi scatti migliori in un fotoreportage che sarà pubblicato su TREKKING&Outdoor, rivista leader in Italia nel settore del turismo naturalistico!
A tutti i partecipanti al viaggio verrà offerto in omaggio l'ultimo volume di Michele Dalla Palma dedicato al FOTOREPORTAGE (Ed. Hoepli 2014)
La sicurezza
Ci troveremo in uno dei 10 paesi più poveri e meno abitati del pianeta, circa 11 milioni di persone in un territorio vasto 1.300.000 chilometri quadrati (quattro volte l'Italia), con una densità di meno di 9 abitanti/km2, quasi tutti però, ad eccezione delle popolazioni nomadi, concentrati nella parte meridionale del paese, poichè, a causa della siccità e del deserto, la quasi totalità del territorio risulta incoltivabile. la Negli ultimi trent'anni del secolo scorso, il Ciad è stato devastato da una cruenta guerra con la Libia di Gheddafi, però negli ultimi due decenni, dopo la stabilizzazione politica, viene considerato un paese tranquillo e senza pericoli in gran parte del suo territorio. Attualmente, l'unica zona "calda" - a causa degli scontri dell'esercito regolare ciadiano con i guerriglieri islamici di Boku Aram provenienti dalla Nigeria - è l'estrema frontiera meridionale confinante col Camerun e la Nigeria. Infinitamente lontana dal nostro itinerario, perchè noi ci muoveremo verso nord, in zone remote e lontane da qualsiasi "disordine" umano, pertanto questo è un viaggio da considerare assolutamente sicuro per quanto riguarda la situazione sociopolitica.
La filosofia dei viaggi PROGETTOAVVENTURA
Conoscere il mondo, imparando a "viaggiare" lontano dalle solite mete, per raggiungere il cuore più autentico di terre lontane, vivere il fascino di scenografie naturali straordinarie e luoghi ignoti, "scoprire" universi alieni alle nostre culture, "spiare" la quotidianità di altri uomini, senza forzature e senza prepotenza. Per raccogliere frammenti di vita da vivere e rendere “eterni” negli scatti fotografici: questa è la filosofia dei viaggi di PROGETTO AVVENTURA.
L’obiettivo è mettere a disposizione l’esperienza di Michele Dalla Palma per i workshop fotografici, e quando possibile di Silvia Della Rocca - che realizzerà il documentario del viaggio appositamente per i partecipanti - per la parte video.
Ogni partecipante avrà l'opportunità di provare "sul campo" e nelle condizioni tipiche del fotoreportage obiettivi e attrezzature fotografiche solitamente solo alla portata dei professionisti, messe a disposizione gratuitamente da Nital.
Le sempre crescenti difficoltà organizzative per la conferma dei voli aerei di gruppo e l’ottenimento di visti impongono la conferma delle iscrizioni 60 giorni prima della partenza e l’invio dei passaporti (max entro 20 agosto 2015).
Le quote di viaggio sono calcolate su una partecipazione di 10 iscritti; l’organizzazione si riserva il diritto di richiedere un supplemento di prezzo qualora non si raggiunga il numero minimo di partecipanti previsto nella quota e/o quando intervengano variazioni dei rapporti di cambio, delle tariffe aeree e dei prezzi dei servizi. |
NOTIZIE UTILI SUL VIAGGIO
Dopo la stagione estiva delle piogge (qui tuttavia quasi inesistenti), da ottobre a marzo in Ciad il clima è caldo e secco, presenta nelle regioni centrali e settentrionali i tipici caratteri sahariani con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, e possibili giornate con presenza di vento di sabbia. Le temperature si aggirano sui 32/17 °C a novembre, 35/16 °C a marzo.
L'unica profilassi consigliata ma non obbligatoria è l'antimalarica.
Programma giornaliero
GIORNO 1
ITALIA - N’DJAMENA
Partenza dall'Italia con il volo di linea per N'Djamena via Istanbul, con arrivo nella notte. Trasferimento e sistemazione in hotel. Pernottamento.
GIORNO 2
IN’DJAMENA - DIREZIONE MONGO
Dopo la prima colazione partenza con i mezzi fuoristrada in direzione est lungo la strada asfaltata che attraversa la piana del lago Tchad sino a Massaguet. Proseguimento verso la regione di Guerà. Sistemazione in tenda al campo. Pensione completa.
GIORNO 3-4-5
5A REGIONE DI GUERÀ - ABECHÉ - KALAÏT
La roccia di Ab Touyour, letteralmente “la montagna degli avvoltoi” e il villaggio di Bitkine preannunciano l'ingresso nella regione saheliana di Guéra, costellata di picchi granitici. Questa è la terra abitata dall'etnia Hadjerai, gli “abitanti del Paese della pietra”, un popolo di agricoltori e cacciatori dalle tecniche sofisticate. Percorsa un'immensa piana con una vegetazione rigogliosa rappresentata da varie specie di acacia e boschetti di palme dum dum, giungiamo al villaggio di Mongo situato sul bordo del massiccio di Aboutelfane, che culmina a 1500 metri con il Monte Guéra. Attraverso zone collinari e valli densamente abitate, area per eccellenza di transumanza dei pastori Peul con le loro mandrie ma anche terra di coloratissimi mercati, giungiamo ad Oum Hadjer. Successiva tappa Abeché, capoluogo dell'Ouaddai, che fu in passato un antico crocevia di carovane e la capitale di un potente sultanato. Da qui il nostro percorso piega decisamente verso nord, il paesaggio diventa via via più desertico. Superata la località di Arada, seguendo la pista, sabbiosa e scorrevole, che collega l'Ouddai alla prefettura di Fada, raggiungiamo Kalaït (Oum Chalouba), porta di ingresso alla regione dell'Ennedi. Un centinaio di chilometri dopo lasceremo la pista per penetrare nel massiccio dell'Ennedi. Le terre abitate dagli agricoltori sono ormai alle nostre spalle, siamo nei territori abitati da genti Gaeda, Tama e Zagawa, etnie di allevatori che nomadizzano in questa regione spostandosi verso est e nel vicino Sudan alla ricerca dei pascoli. Sistemazioni in tenda al campo. Pensione completa.
GIORNO 6-7
ENNEDI: LE GOLE DI ARCHEÏ
Siamo ormai nel complesso sistema idrografico del bacino dell'Oued Archeï, che si snoda serpeggiando per una trentina di chilometri, sino ad un grande anfiteatro roccioso e verdeggiante. Da questo punto iniziano a profilarsi imponenti gole delimitate da muraglioni di arenaria. Con un'ora circa di marcia raggiungiamo un sito panoramico che consente di cogliere prospettive mozzafiato delle gole e della millenaria guelta di Archeï, punto d'acqua permanente dove è facile incontrare i nomadi Tebù con le mandrie di cammelli all'abbeverata. Le acque di Archeï ospitano esemplari di coccodrilli sahariani, ultimi sopravvissuti di epoche remote. Durante queste giornate con piacevoli escursioni a piedi e tratti in fuoristrada andremo alla scoperta di un eden dimenticato, dove la roccia disegna mille meandri intersecandosi con il fluire dell'acqua, crea castelli e cattedrali di pietra, grotte ed archi di dimensioni gigantesche, dove si insinuano magnifiche lingue di sabbia dorata. Le esplorazioni dei vari siti conducono inoltre alla scoperta di ripari naturali coperti di affreschi lasciati dagli uomini nel loro millenario passaggio attraverso il Sahara. A Terkei avremo occasione di ammirare una delle stazioni di pitture rupestri più importanti della regione con immagini di cavalli al galoppo, scene di caccia, figure femminili flessuose e piene di grazia. Sistemazioni in tenda al campo in luoghi scelti per il loro fascino e un pernottamento nei pressi del bellissimo sito del pozzo di Tokou. Pensione completa.
GIORNO 8-9
BICHAGARA - FADA - DUNE DI MOURDI E DERBILI - VERSO LA REGIONE DI OUNIANGA
Ci attende in queste giornate il contesto grandioso di Bichagara con i suoi spettacolari monumenti di arenaria. Superato l'abitato di Fada, capoluogo dell'Ennedi, tipico villaggio sahariano costituito da case in banco riunite attorno ad un vecchio forte coloniale francese e il palmeto, prendiamo la direzione per Mourdi, una vasta regione increspata da cordoni di dune con montagne isolate. Continuando in direzione nord varchiamo le dune a barcana di Mourdi e penetriamo nel Derbili, altra regione di falesie isolate e di dune che vanno a morire contro i contrafforti settentrionali dell'Ennedi. Ritroviamo quindi l'antica pista carovaniera che collega le saline della regione di Ounianga (Demi, Teguedei e Ounianga) con i villaggi del sud e, più a nord, con le oasi libiche. Sistemazioni in tenda al campo. Pensione completa.
GIORNO 10-12
LE SALINE DI DEMI E TEGUEDEI - LAGHI DI OUNIANGA
Seguendo il tracciato in piena direzione nord giungiamo ad una formazione sedimentaria di color ruggine ai piedi della quale sorge il villaggio di Demi, poche e povere abitazioni in terra e qualche palma. Questo nucleo immerso in un ambiente selvaggio ed inospitale sopravvive grazie ad un esiguo commercio del sale rosso della zona, estratto con metodi rudimentali da saline a cielo aperto, grazie soprattutto al lavoro delle donne. Trasportato dai Tebù Ounias a mezzo delle carovane, che si possono incrociare talvolta lungo la pista, verrà scambiato nelle oasi del sud con derrate alimentari quali miglio e sorgo. Da Demi pieghiamo ora verso nord-ovest costeggiando la falesia e passando per l'oasi di Teguedei, insediamento abitato durante la stagione della raccolta dei datteri. A Teguedei ci attende il primo lago della regione di Ounianga Serir. Questo è uno dei luoghi più insoliti e stupefacenti del Sahara. Qui gli specchi d'acqua emergono d'improvviso dalle sabbie delimitati da circhi di rocce multicolori con tonalità che vanno dal bianco al rosso, lingue di sabbia si immergono in acque ora blu ora verdi che riflettono immagini di giunchi e palmeti. Il sistema dei laghi di Ounianga nel suo complesso comprenderebbe 18 laghi situati nel cuore del deserto del Sahara, in una regione estremamente arida del nord del Tchad, dove la media annuale delle precipitazioni è non più di 2 millimetri. La loro esistenza dipende da un bacino “fossile” di acqua sotterranea immagazzinata in tempi antichi, quando il clima in queste aree era molto più umido di quanto lo sia oggi. Secondo gli studiosi in epoche remote la zona era occupata da un unico grande lago e questi laghetti sono tutto ciò che rimane oggi. Da Ounianga Kebir, posto di controllo ai piedi di una lunga falesia che corre praticamente ininterrotta sino all'Emi Koussi (la cima più alta del massiccio del Tibesti), ci dirigiamo verso sud est per raggiungere la zona di Ouadi Doum con le sue falesie di grès colorato e oued ricchi di palme dum dum. Sistemazioni in tenda al campo. Pensione completa.
GIORNO 13-15
OUADI ACHIM - BAHR EL GHAZAL - N'DJAMENA
Lasciamo l'ambiente desertico dalle caratteristiche spiccatamente sahariane, i sistemi montuosi e le estese pianure ora sabbiose ora ciottolose, gli erg movimentati dalle dune e rientriamo gradualmente nei territori che presentano i tipici caratteri del Sahel. Ci attendono lunghe giornate di trasferimento attraverso la depressione di Bahr el Ghazal, “Il fiume delle gazzelle”, emissario prosciugato di un antico bacino lacustre conosciuto come Paleochad, zona densamente popolata e frequentata dagli allevatori seminomadi delle piane. Durante il tragitto possibilità di incontrare gazzelle, fennec, otarde e sciacalli, mandrie e greggi che affollano i numerosi pozzi soprattutto nella stagione secca. La vegetazione, via via più rigogliosa, è composta da varie specie di acacia. Il villaggio di Moussoro segna il passaggio dall'arido Sahel alle terre coltivate a miglio e sorgo. Il 15° giorno arrivo a N'Djamena, trasferimento in hotel, ove saranno alcune camere a disposizione sino all'ora del trasferimento in aeroporto e la partenza con il volo di rientro in Italia.
GIORNO 16
N’DJAMENA - ITALIA
Arrivo in Italia nel pomeriggio.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
Quota base | € 3520 |
Assicurazione obbligatoria rimpatrio, bagagli, sanitaria, infortuni, “rischio zero” | € 70 |
Visto ingresso in Ciad |
€ 180 |
Tasse aeroportuali e Fuel Surcharge (soggette a continue modifiche, verranno confermate all'atto dell'iscrizione. |
Circa € 530 |
Tasse locali | € 120 |
LE QUOTE DI PARTECIPAZIONE INCLUDONO:
• I passaggi aerei internazionali con i voli di linea Turkish Airlines da/per Milano per le partenze successive (classe di prenotazione V), 20 kg di franchigia bagaglio
• Tutti i trasferimenti con vetture fuoristrada
• Sistemazione in hotel modesto a N'Djamena, in tenda nei campi allestiti nelle altre località
• Materiale da campo, eccetto sacco a pelo e cuscino
• I pasti dettagliati nel programma (pensione completa per tutto il viaggio)
• Visite ed escursioni come da programma
• Assistenza di personale locale qualificato parlante francese
• Volume "Fotoreportage" e "Travel kit" Nikon School Travel (maglietta, cappellino).
• Corso di reportage Nikon School Travel coordinato da Michele Dalla Palma, comprendente: assistenza tecnica e proposte da sviluppare durante il giorno;
• Utilizzo del materiale fotografico (corpi macchina e obiettivi) in dotazione a Nikon School Travel forniti da Nital Spa.
• Assistenza e lezioni di videoripresa a cura di Silvia Della Rocca.
• Video ad alta definizione del viaggio su chiavetta USB
LE QUOTE DI PARTECIPAZIONE NON INCLUDONO:
• Tutte le tasse aeroportuali internazionali
• Visti di ingresso
• Pasti non indicati, bevande e tutto quanto non espressamente indicato
MANCE
Chi ha già viaggiato sa che le mance sono una parte fondamentale del rapporto con il personale locale (autisti, portabagagli, guide, etc, che spesso derivano proprio da queste gran parte del loro reddito). Nei viaggi PROGETTOAVVENTURA l’esperienza ha favorito un metodo che solleva ognuno da estenuanti e spesso fastidiose e sgradevoli trattative: vi verranno richiesti all’inizio del viaggio 50 Euro a testa, che vengono dati in gestione alla nostra guida locale per tutte le necessità del caso, comprese le mance finali ai collaboratori locali (guide e autisti, appunto).
CHIUSURA ISCRIZIONI 20 AGOSTO 2015
Informazioni e iscrizioni
michele@progettoavventura.tv - Tel. 328.3931115
silvia@progettoavventura.tv - Tel. 348.1889123
Informazioni aggiuntive: