Ecco qualche semplice suggerimento per ottenere sempre il massimo della nitidezza!
Una messa a fuoco sciatta e imprecisa può rovinare in modo irrecuperabile uno scatto altrimenti perfetto. Un obiettivo è in grado di mettere a fuoco solo su un singolo piano ed è imperativo scegliere con attenzione il punto di messa a fuoco, per evitare che il soggetto appaia "morbido" o del tutto sfocato. La profondità di campo, che genera una nitidezza apparente nei piani adiacenti a quello di fuoco, può indurre in piccoli errori, mentre è necessario fare attenzione a che l'autofocus si concentri sul soggetto chiave dell'immagine.
La prima reflex autofocus (AF) di Nikon è stata la F3AF, prodotta nel 1983: da allora la tecnologia non ha mai smesso di evolversi. I sistemi autofocus utilizzano sensori dedicati che leggono il contrasto nella scena e spostano gli elementi mobili dell'obiettivo per mettere a fuoco l'immagine. Purtroppo, non sono infallibili e, soprattutto, non possono sapere quale parte dell'inquadratura debba risultare nitida. Lasciato a se stesso, il sistema AF dà per scontato che si voglia mettere a fuoco la parte più vicina della scena, ma non sempre è così. La selezione manuale del punto AF attivo serve appunto a comunicare alla fotocamera quale punto dell'inquadratura debba risultare a fuoco. In alternativa si può procedere con il punto AF centrale sull'area interessata, bloccare l'autofocus, ricomporre e scattare.
È fondamentale conoscere le modalità a disposizione ed essere pronti a cambiare impostazioni appena il soggetto comincia a muoversi o si ferma
AUTOFOCUS SINGOLO (AF-S)
È l'opzione studiata per i soggetti statici. Il sistema blocca la distanza non appena acquisisce il fuoco sul soggetto. Il LED verde circolare comunica l'avvenuta messa a fuoco.
AUTOFOCUS CONTINUO (AF-C)
È ideale per i soggetti mobili: finché il pulsante di scatto resta premuto a metà, il sistema continua a seguire il soggetto e aggiornare la messa a fuoco. Il sistema predittivo segue il movimento del soggetto anche dopo lo scatto.
AF AUTOMATICO (AF-A)
È la modalità studiata per le situazioni in cui sono presenti soggetti statici e in movimento. La reflex passa automaticamente da AF-S a AF-C, e viceversa, a seconda di cosa rileva nella scena.
FUOCO MANUALE (M)
In alcuni casi, per esempio in situazioni di luce ridotta o in presenza di soggetti a scarso contrasto o dai movimenti rapidi e prevedibili, disattivare l'autofocus è il modo più sicuro e veloce di ottenere risultati accurati.
Oltre alle diverse modalità di messa a fuoco, le reflex Nikon offrono anche opzioni relative all'area AF, che determinano quale (o quali) punti di messa a fuoco debbano essere attivati. In AF area Singola, la fotocamera utilizza un solo punto AF, selezionabile attraverso il multicontroller. Se il soggetto è in movimento, in area Singola la fotocamera è in grado di mantenerlo a fuoco solo se rimane in linea con il punto di fuoco – in pratica se si sposta direttamente da o verso di te. In AF area Dinamica, dopo l'impostazione del punto di messa a fuoco iniziale la fotocamera può decidere di utilizzare anche altri punti AF per seguire un soggetto in movimento. Infine, in AF area Auto, viene meno anche la selezione iniziale del punto AF: la fotocamera sceglie in totale autonomia quale o quali punti di messa a fuoco utilizzare.
COME BLOCCARE LA MESSA A FUOCO
Il blocco AF permette di sfruttare tutte le potenzialità del sistema AF anche con i soggetti decentrati.
1. SCEGLI LA MODALITÀ AF
Imposta la modalità autofocus Singolo (AF-S). La procedura varia a seconda del modello in uso: la D700 ha una levetta vicino all'aggancio dell'obiettivo, su altri corpi macchina si passa dal display.
2. SELEZIONA L'AREA AF
Imposta la modalità Area AF singola. Anche in questo caso ci sono diversi modi per farlo: la D700 ha una leva dedicata, mentre su altri modelli la selezione avviene attraverso il display.
3. SCEGLI IL PUNTO AF
Premi a metà il pulsante di scatto per avviare il sistema autofocus, quindi premi il pulsante OK sul dorso e imposta il punto di messa a fuoco centrale, dotato di maggiore precisione.
4. COMPONI L'IMMAGINE
Punta la tua fotocamera in modo che il punto AF centrale si sovrapponga con precisione al punto che vuoi ottenere a fuoco nell'immagine (ad es. un occhio nel caso di un ritratto).
5. METTI A FUOCO
Premi leggermente il pulsante di scatto per attivare l'autofocus: appena il sistema aggancia il fuoco, il punto AF attivo si illumina in rosso.
6. RICOMPONI
Senza rilasciare il pulsante di scatto, ricomponi l'inquadratura. Quando sei soddisfatto premi del tutto il pulsante di scatto e avvia l'esposizione.
Non lasciare che sia la fotocamera a decidere cosa deve risultare a fuoco!
La fotocamera dispone di più punti AF distribuiti nell'inquadratura, per permettere una messa a fuoco precisa anche al di fuori del centro della scena. Le reflex Nikon utilizzano tre modalità di autofocus: a punto singolo, dinamico e Auto. Quest'ultima è una modalità completamente automatica e mette semplicemente a fuoco l'elemento di primo piano (il girasole più grande).
Per avere maggiore controllo, imposta l'autofocus a punto singolo, attiva il punto AF centrale con il multicontroller sul dorso e disponilo in corrispondenza del soggetto.
Tieni premuto a metà il pulsante di scatto per mettere a fuoco, se necessario mantieni la pressione e ricomponi l'inquadratura e, quando sei soddisfatto, scatta.
Se non ci vedi bene, la reflex ti aiuta!
Per vedere chiaramente i punti AF nel mirino, utilizzare con sicurezza lo
schermo di messa a fuoco e valutare "a occhio" la nitidezza dell'immagine,
è necessario controllare che il mirino stesso sia calibrato sulla propria
capacità visiva.
La rotellina che sporge dall'oculare serve proprio a effettuare la correzione
diottrica. Premi a metà il pulsante di scatto, quindi gira la rotella di
correzione fino a quando le icone e i numeri sul display del mirino non
appariranno al massimo della nitidezza.
1. MIRINO
Il mirino ottico offre la visuale di cosa è effettivamente a fuoco e indica quando e su che cosa il sistema AF aggancia il fuoco.
2. SCHERMO DI MESSA A FUOCO
Nascosto sotto il pentaprisma o il pentaspecchio, lo schermo di messa a fuoco è quello che vedi quando guardi dentro il mirino.
3. MESSA A FUOCO MANUALE
Per prendere il controllo manuale della messa a fuoco, devi ruotare la ghiera sull'obiettivo: per evitare danni, non farlo mai prima di avere impostato l'ottica su MF.
4. ELEMENTI DELL'OBIETTIVO
Durante la regolazione della messa a fuoco,
i gruppi di lenti si spostano fisicamente all'interno dell'ottica.
5. MODULO AUTOFOCUS
Il sistema utilizza un sensore dedicato per rilevare il contrasto e mettere a fuoco aree ristrette dell'immagine.
Acquisiti i dati, li trasmette all'obiettivo.
6. SPECCHIO SECONDARIO
Lo specchio principale è semi argentato: rimanda parte della luce a uno specchio secondario posto poco sotto, che a propria volta indirizza la luce in basso fino al modulo AF.
7. SPECCHIO
Lo specchio riflette l'immagine verso lo schermo di messa a fuoco, per poi sollevarsi al momento dello scatto e lasciare il sensore esposto alla luce.
8. PENTAPRISMA
È un prisma ottico in vetro a cinque facce, di cui quattro sono interessate dal percorso della luce.
9. PULSANTE DI SCATTO
Quando viene premuto attiva in sequenza una serie di movimenti fisici atti a far giungere la luce sul sensore.