Weekend lungo di fine Autunno. Le previsioni indicano una grande variabilità e la possibilità di forti piogge.
Andiamo, non andiamo… andiamo.
Meta Venezia, facilmente raggiungibile in treno, che non ho ancora avuto il piacere di visitare nonostante sia facilmente raggiungibile.
Partendo per qualche giorno di relax con la famiglia, con tanto di gatto al seguito, decido così ridurre al minimo il
mio corredo fotografico: guardo la Nikon Zf ritirata appena pochi giorni prima, potrebbe essere il momento giusto
per provarla. Non più di due obiettivi, cammineremo un sacco mi dico guardando lo zaino, così prendo il 50mm come
prima scelta e il 17-28 come alternativa per i paesaggi più ampi.
In treno mi guardo intorno, e approfitto della mirrorless per rubare qualche scatto al gatto che guarda fuori dal
finestrino. Attivo la modalità bianco e nero direttamente in macchina, del resto essendo una vacanza non voglio
passare molto tempo a editare le foto: questa scelta si dimostrerà molto comoda.
Arriviamo che è già tardi pomeriggio con il cielo che promette battaglia; raggiungiamo il deposito bagagli così da
alleggerirci e poi dopo un paio di Spritz, iniziamo a muoverci tra le vie. Vengo sopraffatto dalle sensazioni.
L’ora blu in cielo, il mare che sciaborda agitato… si accendono i lampioni: che momento magico. Click.
Il giorno dopo le nuvole ormai incombono, il vento è molto forte e la pioggia cade violenta.
Il gatto guarda i tetti fuori dalla finestra e non ha la minima voglia di uscire con noi… per un attimo lo invidio,
poi chiudo la giacca antivento, metto il tappo all’obiettivo, macchina foto a tracolla sulla spalla ed esco: adoro
questi momenti e fotografo cercando il senso di movimento con tempi più lenti approfittando dello stabilizzatore
integrato.
Dopo qualche ora infreddolito dal tempo avverso cerco rifugio in un bar e appoggio la Zf sullo zaino: lei non ha risentito particolarmente delle condizioni meteo e si è dimostrata un’ottima compagna. Riguardo brevemente gli scatti e mi rendo conto che ho istintivamente cercato scorci, movimento, dettagli, ignorando per lo più le persone molto presenti in città nonostante il periodo di bassa stagione turistica. Probabilmente perché la mia stagione lavorativa si basa sul fotografare le persone e in vacanza cerco suggestioni diverse così mi lascio guidare dall’istinto fotografando e vago senza una meta precisa.
Questa tendenza continuerà il giorno successivo, dove però grazie ad un clima più mite mi posso prendere il tempo per
giocare con luci e ombre, cercando una visione diversa in punti della città che sono fotograficamente famosi. L’aver
portato solo due lenti è un vantaggio, viaggio leggero e cammino molto.
Una visita a Murano, un salto ai bellissimi musei di cui la città è costellata, ancora un battello e ritorno sulla
terraferma a sera: mi rendo conto come la città sia illuminata in maniera incostante e poco! Fortuna che ho portato
con me un obiettivo luminoso che unito alle caratteristiche della Zf mi permette di non dovermi preoccupare e poter
portare a casa ogni scatto che decido di fare… anche perché tra uno Spritz e l’altro si è fatto decisamente tardi!
La mattina dopo sul treno di ritorno per Torino riguardo gli scatti che ho fatto: proprio quando iniziavo a capire i
ritmi di questa magica città son dovuto ripartire.
Beh vorrà dire che ho una scusa per tornarci…