Nikonista sfegatato, fotografo e surfista di fama internazionale, Franz Orsi è appena tornato da un viaggio intorno al mondo, fatto a bordo di una tavola da SUP gonfiabile. Micronesia, Nepal, Etiopia, Turchia e Messico, sono state le tappe del suo viaggio. Nel Life che segue ci racconta con parole e immagini la sua incredibile esperienza.
L’aspetto più interessante in un viaggio intorno al mondo risiede sicuramente nella straordinaria varietà dell’esperienza visuale, culturale e umana. Tutto cambia di chilometro in chilometro sotto i nostri occhi. Una cosa però rimane immutata: l’animo umano!
Ed è così che viaggiando con una tenda e una tavola gonfiabile da Stand Up Paddle - SUP, lo conoscete no? È la tavola da surf su cui si rema in piedi -, ci si rende conto di quanto al di là delle differenze superficiali, siamo davvero tutti uguali e siamo in ultima istanza tutti sulla stessa barca.
Viaggiando con mezzi così semplici infatti - una tavola, una tenda e poco altro - è possibile stabilire un contatto diretto con le persone che si incontrano sul nostro cammino. Dai pescatori della Micronesia alle tribù dell’Etiopia.
Il mio nome è Franz Orsi. Sono un fotografo outdoor, un surfista e una specie di avventuriero del XXI secolo. I miei strumenti di esplorazione sono una tavola, un remo e una macchina fotografica Nikon. Questi sono i filtri attraverso cui guardo al mondo e lo interpreto in base alla mia esperienza.
Arrivare da qualche parte via acqua, che si tratti di una spiaggia sperduta su un’isola tropicale o un lago infestato da coccodrilli in Africa, su una tavola da SUP, immediatamente ci aiuta ad abbattere tutte le diffidenze culturali e le barriere linguistiche.
Sarà che così facendo ci si mostra vulnerabili, sarà che ci si mette a nudo in un certo senso ma all’improvviso smetto di essere un turista, un europeo o un bianco. Agli occhi degli locali o di chi mi sta intorno sono solo un uomo su una tavola, con un remo in mano, che si fa strada attraverso un ambiente per lui tutto da scoprire.
È in questo momento che tutti intorno diventano più sorridenti, più disposti ad entrare in contatto, a parlarmi e in ultima analisi ad aiutarmi.
Ho viaggiato per i cinque continenti e l’unica cosa che ho ritrovato costante è un’umanità sempre curiosa e sorridente. I bambini che cercano di saltare sulla tavola per provarla, i pescatori che si incuriosiscono e cominciano a chiedere dettagli sul mio
percorso: di colpo cessi di essere un estraneo e diventi parte della vita della comunità. E di colpo mi sento a casa. Questo è il pattern ricorrente che ho ritrovato in ognuno dei miei viaggi ed è la ragione che mi spinge a viaggiare intorno al mondo con la mia tavola da Stand Up Paddle.
Questo è un breve racconto fotografico su cosa abbia significato per me girare intorno al mondo in poco più di tre settimane con la mia tenda e la mia tavola gonfiabile da Stand Up Paddle e di come abbia documentato la mia esperienza con le mie Nikon 1 AW1 e D7200. Di sicuro, le compagne perfette per le mie avventure dentro e fuori dall’acqua.
Posso dire di avere visitato alcune delle più incredibili e inconsuete location che esistano al mondo, per la pratica del mio sport, ma soprattutto di essermi connesso, una volta di più, con lo spirito dell’umanità.
In poco più di tre settimane mi sono imbarcato su 19 voli e ho visitato cinque continenti prima di fare ritorno a casa pieno di incredibili ricordi ed esperienze da raccontare. Per fortuna, dove le parole non sono arrivate a descrivere certi incontri e certe situazioni, è arrivata la fotografia con la sua intrinseca spontaneità e immediatezza. Buona visione!