Still Diets, le diete dei vip

Il fotografo Dan Bannino ha ritratto le stravaganti abitudini alimentari di ricchi e famosi in una serie di scatti intitolata “Still diets”, ispirandosi allo stile dei grandi maestri della pittura.

Dan Bannino, dopo aver lavorato tre anni a Londra, al suo rientro in Italia si è trovato al centro dell’attenzione dei magazine internazionali grazie al suo progetto “Still diets”: undici nature morte che descrivono le diete (a)tipiche di persone famose attraverso la storia. Da Enrico VIII a Beyoncé, da Byron a Matthew McConaughey, Kate Moss, Gwyneth Paltrow e tanti altri, il fotografo ha condotto uno studio sulle bizzarre abitudini alimentari di personaggi storici e odierni vip.

Bannino racconta: «Ho iniziato questo progetto spinto dalla mia attrazione e ossessione per il cibo e i grandi artisti di un tempo, come Caravaggio, Goya e Rembrandt. Il mio intento è stato quello di catturare la bellezza che risiede nella terribile costrizione di diete e deprivazioni, dando loro l'importanza delle opere dei pittori maestri della luce».

Da qui il nome “Still Diets” che riprende lo still life, le nature morte: come classici che divengono sempre più potenti con il passare degli anni. Parte fondamentale del lavoro di Bannino è la luce. Ogni scatto è stato accuratamente costruito in studio perché il risultato fosse quello desiderato senza ricorrere alla post-produzione delle immagini.

«Con questa serie, mi sono posto l'obiettivo di mostrare come le stranezze non siano cambiate dal quindicesimo secolo a oggi, che tu sia Enrico VIII oppure la moglie di Jay-Z».

Le Still Diets originariamente dovevano essere solo cinque (Beyoncé, Kate Moss, Bill Clinton, Lord Byron e Luigi Cornaro, al secolo Alvise Corner), ma grazie al successo internazionale del progetto, il magazine The Sun ha commissionato a Bannino le diete di Gwyneth Paltrow, Simon Cowell, Charles Saatchi ed Enrico VIII mentre l’edizione tedesca di Grazia, quelle di Mariah Carey e Matthew McConaughey. Le foto sono poi state acquistate e pubblicate dal rinomato The Times, portando poi la serie su numerose altre apparizioni cartacee.

Secondo Bannino, questo progetto riscuote tuttora successo «perché mette in luce un problema comune tra "mortali" e celebrità. Inoltre, per i set delle foto ho utilizzato oggetti di uso quotidiano, dando loro una veste accattivante. Il tutto incorniciato dallo stile dei grandi maestri della pittura».

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