18 Gennaio 2006, come al solito sempre di corsa prima di ogni viaggio! Il mio aereo parte per Tokio, Sydney, Adelaide, Port Lincoln, e 5 ore di barca…, mille cose da fare, ma la più importante è preparare la mia Nikon D70 con il 18-70 mm e custodia Nimar con 4 schede di memoria Compact Flash da 1 GB ed almeno 2 batterie sempre cariche… finisco di preparare il tutto verso le due di mattina e poi vado a dormire. Dopo tre giorni di viaggio arrivo finalmente alle Neptune Island, in cui è stato girato il film “Lo Squalo” di Spielberg e “Lo Squalo” di Cousteau.
© Riccardo Sturla Avogadri
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Provo una grande e lieta sorpresa nel vedere che anche Rodney Fox, capo della spedizione, famoso anche per essere stato morsicato da uno squalo bianco e per aver organizzato le riprese dei due film sopraccitati, è provvisto di una Nikon D70!
Troviamo 3 giorni di bel tempo e tanti squali bianchi da fotografare, l’acqua è azzurra e le foto vengono molto bene e a fuoco! Gli squali bianchi australiani sono a corto di cibo in quanto la colonia di foche in questa zona scarseggia e quindi ecco il motivo per il quale sono più aggressivi di quelli di altri stati in cui le foche abbondano!
© Riccardo Sturla Avogadri
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© Riccardo Sturla Avogadri
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01 Giugno 2006, partenza per Città del Capo e Simon’s Town, dopo 10 ore di volo non vedo l’ora di mettermi a fare foto con la mia D70 e con il nuovo zoom 70-200 VR che la Nital mi ha gentilmente concesso in uso e che mi serve per riuscire a fotografare gli squali bianchi che saltano completamente fuori dall’acqua, come se fossero in volo, per cacciare le foche!
Tutte le mattine per 7 giorni di fila sveglia alle 6 per essere all’alba a Seals Island “l’isola delle foche”: è questo l’unico posto al mondo in cui è possibile vedere a 10 metri di distanza in diretta la caccia degli squali bianchi alle foche!
La notte le foche vanno a caccia e tornano all’alba prima che sorga il sole con la pancia piena e più lente del normale…è questo il momento per uno squalo bianco di mettersi all’opera lanciandosi a tutta velocità dal basso verso l’alto prendendo di sorpresa solo le foche di circa 80 cm.
Uno scenario impressionante eppure reale: gli squali bianchi compiono salti anche di 6-7 metri fuori dall’acqua con la foca in bocca! Ed è in questa occasione che entrano in gioco i riflessi del fotografo, pronto a scattare al “volo”; è indispensabile in questa occasione avere uno zoom di alta qualità!
09 Settembre 2006, partenza per Parigi, Los Angeles, San Diego e 24 ore di navigazione fino a Isla Guadalupe in Messico, questa volta però in compagnia di una Nikon D200 con il 10.5mm f/2.8G ED DX Fisheye-Nikkor e la nuova custodia Nimar con i due oblò zoom per il 18-70 mm e quello sferico per il 10,5 mm!!
Non avevo mai visto squali bianchi così bene! Meglio che in Australia. La particolarità del luogo è che qui sono tutti squali maschi che si muovono con gerarchie ben precise.
© Riccardo Sturla Avogadri
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Nessuno è riuscito a tenermi dentro la gabbia questa volta e quindi sono uscito… ormai è un anno che mi immergo in tutto il mondo con squali bianchi e questa volta non volevo perdermi qualche scatto faccia a faccia con un grandangolo da 10,5 mm: quando usi un obiettivo di questo genere se non sei vicino al soggetto almeno a 50 cm è meglio cambiare lente!
Purtroppo in soli tre giorni ed essendo a contatto con i più grandi fotografi e videoperatori del mondo non è possibile stare sempre in acqua ma bisogna dare il cambio ad altri quindi sono riuscito a scattare solo 1300 foto!
Ed ho riscontrato con piacere che tutti coloro che scattavano con me usavano Nikon!
Ringrazio Elizabeth Cook che mi ha scattato la foto con una Nikon D70 con il 12-24 mm dove ci sono io in acqua senza protezione con uno squalo bianco maschio di 5 metri.
© Riccardo Sturla Avogadri
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E il mio amico Louis Martinez che mi ha fatto il video di quando un grosso squalo bianco di 5,20 mi è venuto addosso mentre ero fuori dalla gabbia mordendomi ripetutamente la custodia nimar mentre avevo montato su il 18-70 mm (zoommato a 70 mm) come si vede dai 4 scatti che ho fatto! Mentre tornavo di corsa in gabbia all’indietro… magari qualcuno si starà chiedendo “già che c’eri perché non hai allargato lo zoom a 18??, visto che montavi il nuovo oblò zoom della nimar?” – gli risponderei: “perché la rotella per la regolazione ce l’aveva in bocca…” ma la prossima volta cercherò di far meglio…
Ho in programma una spedizione a fine maggio in Sud Africa e, naturalmente, anche in quella occasione utilizzerò la Nikon D200, magari con il nuovo zoom AF-S VR NIKKOR 70-300.
Spero con queste mie immagini di avervi fatto entrare nel vivo dell’azione!
Arrivederci alla prossima avventura… www.sharkacademy.it