Gocce di Puglia

A cura di: Tony Rizzo

Terra di mare e di sole, dove il mare nasconde tesori immensi e il sole regala la sua luce a gente ricca di umanità, creatività e vitalità. La Puglia è anche struggente bellezza...
 

Ritorno in Puglia dopo un’assenza di circa dieci anni. La ritrovo “work in progress”, ricca di fermento, industriosamente attenta a non lasciarsi sfuggire il suo patrimonio artistico e culturale, onnicomprensivo di storia e tradizione. Apro lo scrigno delle emozioni e osservo, con gli occhi di chi, disincantato a causa delle esperienze di vita accumulate, si immerge nel ricordo, lasciandosi magicamente coinvolgere nell’intimo più profondo.

Respiro arte e la mia fedele “giapponese” scatta fotografie, ripercorrendo le linee morbide, ma orgogliosamente complesse, nelle decorazioni e nei disegni, del rosone della Cattedrale di Ruvo di Puglia, fulcro del centro storico, risalente al XII-XIII secolo, o di quello della Cattedrale di Otranto in stile romanico, dello stesso periodo. E che dire della Cattedrale di Trani? È lei la regina, nitida e bianca, stagliata come un faro nell’azzurro del cielo e del mare.
 

Mi ritrovo nella Cattedrale di Corigliano d’Otranto e non posso fare a meno di chiedermi quale mano sia riuscita ad incastrare le tessere del mosaico che la pavimentano con perizia e perfezione, a raffigurare l’albero della vita.

Uno scatto sull’unico esempio di barocchetto pugliese, il Duomo di Martina Franca, eretto in forma di ringraziamento a San Martino per l’aiuto dato ai cittadini durante le invasioni nemiche.

Ancora, a Trani, la Sinagoga di Scolanova, la più antica d’Europa, nella sua essenzialità mi parla del tempo in cui la numerosa comunità ebraica del luogo si riuniva a condividere momenti di vita.

La Puglia è una terra ancora da scoprire, brulla, ricca di storia…

 


La mia “camera” mi indica i muretti a secco, tipici della regione, dove magari due cardi prepotenti si elevano verso il cielo, o dove le piante del fico d’India nascono selvagge, tenere, a volte disegnando buffi personaggi con le loro pale.

La Puglia è terra di mare e di sole, dove il mare nasconde tesori immensi e il sole regala la sua luce a gente ricca di umanità, creatività e vitalità: quella creatività che ancora sopravvive negli ultimi artigiani e la vitalità di anziani ancora giovanotti, con il viso cotto e segnato.
E poi gli odori, i sapori, gli ulivi con i loro tronchi abbracciati a se stessi in amplessi carezzevoli e a volte disperati.

Percorro il centro storico di alcuni comuni della regione e mi imbatto in uno scorcio a Modugno, dove resto colpito dall’esempio di tridimensionalità architettonica in spazi angusti.
Resto impressionato da vicoli e vicoletti che si snodano solenni e profumati…

All’improvviso un sussulto: sono a Corigliano d’Otranto e la banda del paese, insieme a mille piccole luci colorate e intrecciate, disegna la devozione popolare per il Santo Patrono.

Ma la Puglia è anche struggente bellezza, come racconta il borgo di Locorotondo che domina dall’alto uno dei luoghi più suggestivi d’Italia: la Valle d’Itria. O come racconta Giovinazzo di notte, con la sua atmosfera incantata che si tuffa nel mare.
Ancora uno scatto: è la Taranta che morde, che ti prende e ti trascina in una forsennata danza rituale, ti svuota, ti libera… È la Taranta!

Sovrano incontrastato di Puglia resta Castel del Monte, gioiello architettonico del XIII secolo, eretto per volere di Federico II di Svevia e dei maestri Templari. Pianta ottagonale, torrette ottagonali... cielo ottagonale... simbolo della mediazione tra la terra e l’infinito…

Bene: questa è la “mia” Puglia. Inutile dire... le radici restano abbarbicate al cuore, alla memoria… ovunque si vada!

Metodi di pagamento: