Si è celebrata a Madrid, dal 1 giugno al 24 luglio, la XIV edizione di PhotoEspaña, Festival Internazionale della Fotografia e delle Arti Visive. Nato nel 1998, l’appuntamento è oggi uno degli avvenimenti più prestigiosi del settore al mondo. Ogni anno attrae oltre settecentomila persone, cifra che lo pone in testa alla classifica degli eventi culturali che si svolgono in Spagna.
Il Festival è stata un'occasione straordinaria per conoscere progetti fotografici e video-installazioni realizzati da artisti provenienti da ogni parte del globo. Il programma di quest'anno è stato molto nutrito e prevedeva ben 67 esposizioni: 21 per la sezione ufficiale, 6 OpenPhoto, 9 in altre sale e 31 nel Festival Off, ospitate in musei, centri d'arte, gallerie e sale per esposizioni sparse per tutta Madrid. In totale hanno partecipato ben 370 artisti provenienti da 55 paesi diversi; tra questi, Cindy Sherman, Thomas Ruff, Ron Galella, Alfredo Jaar, Hans-Peter Feldmann, Dayanita Singh, Khan Xuan e Nancy Burson. Il contenuto delle esposizioni della Sezione Ufficiale, ruota sempre attorno a un tema centrale che quest'anno ha riguardato l’argomento: " Interfaces - Retrato y retrato y comunicación".
Considerata la moltitudine di eventi, l'organizzazione è stata a dir poco perfetta. Deus ex machina di questa XIV edizione è stato il nuovo commissario generale di PhotoEspaña, Gerardo Mosquera, membro tra l'altro dell'Accademia delle Belle Arti dell'Olanda e co-fondatore della Biennale dell'Avana, che avrà l'arduo compito di guidare la manifestazione anche per i prossimi due anni, coadiuvato dalla società di servizi culturali - La Fabrica -
A rendere la rassegna madrilena ancora più importante e unica nel suo genere, hanno aiutato anche una serie di manifestazioni collaterali come il - Campus PHE - seguito da professori del calibro di Oliviero Toscani, Ouka Lele, Javier Valhonrat, ad Ernesto Bazàn, e gli -Incontri PHE - diretti da Estrella de Diego, che hanno avuto come oratori, personaggi di grande spessore come Jorge Volpi, Christine de Naeyer, Soledad Puértolas e Cabello Carceller.
Tra le numerose mostre che ho visitato durante il mio periodo di permanenza a Madrid, un posto di primo piano va senza dubbio alla 1000caras/0 caras/1 Rostro, ed in particolare alle opere esposte da una delle più importanti artiste contemporanee, l'americana Cindy Sherman. I suoi lavori sono pregni di connotazioni espressive e si allontanano non poco dai canoni della fotografia tradizionale. L'artista produce immagini in serie, fotografando se stessa in una varietà di costumi. L’uso del travestimento, che ricorre insistentemente nelle sue opere, è stato interpretato, come una ricerca della propria identità personale, in continuo sdoppiamento. Ma il momento che emozionalmente mi ha maggiormente coinvolto, è stato l'incontro con Ron Galella, di chiare origini italiane, il più famoso -paparazzo- americano che dinanzi ad una platea composta da soli addetti ai lavori, ha commentato ogni suo scatto, facendoci rivivere l'enfasi di quei momenti. Seguire i racconti dalla sua viva voce, le tecniche per avvicinare i personaggi da Sofia Loren a Marlon Brando, da Barbara Streisand a John Lennon, fino alla sua ossessione Jackie Kennedy, è stata un’esperienza unica, umanamente e professionalmente. Dulcis in fundo, ho avuto anche la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con Galella sul suo ultimo progetto Viva l’Italia! una collezione di oltre 225 immagini raffiguranti personaggi Italiani ed Italo -Americani da Frank Sinatra a Sophia Loren.
In conclusione, posso solamente dire di essere rimasto affascinato dall'intera rassegna, che spero di visitare anche nei prossimi anni, e che consiglio a tutti, nessuno escluso, dagli appassionati di fotografia ed arte, al turista convenzionale, così da abbinare un avvenimento unico nel suo genere alla visita di una città meravigliosa.
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