Quando ho visitato New York City (NYC per gli amici e per gli hashtag) per la prima volta, ho avuto la sensazione di averla già vista, di conoscerla; avevo già visto i suoi "skyscrapers" e i suoi "buildings" più famosi nei film e nelle foto. Dalla seconda volta, invece, ho cercato di vivere la città in modo diverso, cercando di considerarmi il più possibile un newyorkese.
NYC è una città in continuo rinnovamento e aggiornamento; nuove strutture sostituiscono forme passate di moda, vecchi e cadenti palazzi rinascono per tornare al loro splendore originale. Ma non è raro scorgere, adiacente ad un palazzo vetrato di 60 piani, una chiesa del '700, o il palazzo inconfondibile del Guggenheim Museum, oppure la New York Public Library, la più grande Biblioteca dell'America del Nord. NYC è costituita da una quantità infinita di architetture differenti che si sposano perfettamente tra loro.
Fotografare New York viene naturale, gli stimoli sono tantissimi e in continuo aggiornamento; il rischio è quello però di cadere nella banalità del già visto. Una volta di fronte ad uno straordinario tramonto dal Top of the Rock, con la vista di NYC a 360° gradi, o dal quartiere Dumbo di Brooklyn, incorniciando perfettamente Lower Manhattan, non puoi che fermarti ad ammirare, in silenzio, e cercare di scattare un'istantanea che possa racchiudere la bellezza e le emozioni di quel momento unico.
Ma NYC non si ferma qui; dopo il tramonto la città si veste di luci e colori, i locali si riempiono ed ecco che la seconda parte della giornata comincia. È proprio vero, Big Apple non dorme mai.