Un appassionante viaggio raccontato per immagini del fotografo professionista Claudio Barontini ricostruisce il "dietro le quinte" di uno dei prodotti tipici più apprezzati in Italia del territorio spezzino: i muscoli.
Il libro, prodotto dalla Cooperativa Mitilicoltori Spezzini, con il patrocinio del Comune di La Spezia e del Comune di Lerici, con il contributo dell’Autorità Portuale della Spezia, della Camera di Commercio La Spezia e di Carispezia Crédit Agricole, è stato stampato da Bandecchi & Vivaldi Editore (ISBN 978-88-8341-599-9).
La quotidianità dei mitilicoltori è raccontata attraverso un appassionante viaggio per immagini nel nuovo libro fotografico di Claudio Barontini, fotografo professionista che collabora con i maggiori magazine italiani ed esteri: la vita della Cooperativa, i momenti dedicati alla produzione, le uscite all'alba per mare, dove vengono allevati i mitili e le ostriche, i volti, l'amicizia, i rapporti umani, la fatica, le soddisfazioni.
Un omaggio in bianco e nero, pieno di poesia, che ricostruisce il "dietro le quinte" di uno dei prodotti tipici più apprezzati in Italia del territorio spezzino: i muscoli.
Il critico d’arte Luciano Caprile scrive in quarta di copertina: «Questo volume distilla il vero e va assaporato fino all’ultima goccia come avviene per una bottiglia di vermentino spremuto e imbottigliato con amorevole sincerità per essere offerto agli amici.
Merito di Claudio Barontini che ha saputo scegliere o cogliere i momenti essenziali da fermare con un clic e li ha quindi raccolti in una sequenza di continue, rinnovabili seduzioni visive dove talora la visione ampia del paesaggio anticipa ed esalta l’evidenza di un particolare in primo piano da porgere con raffinato intendimento pittorico all’attenzione di chi osserva. Così è l’arte quando sposa una verità che sconfina nella poesia».
Luciano Caprile, genovese, scrive d'arte contemporanea su "Arte in", "Nuova Meta", "Arte Mondadori", "Illustrazione Italiana", "Venerdì di Repubblica", "Il Sole 24-ore", "Il Mattino" di Napoli e "Il Secolo XIX" di Genova. Ha curato numerose esposizioni in spazi pubblici e privati e ha avuto una frequentazione ventennale con Enrico Baj da cui sono scaturiti numerosi interventi scritti.
Claudio Barontini nasce a Livorno. Si avvicina al mondo dell’arte sin dalla giovanissima età: nel 1969 conosce il pittore Voltolino Fontani e frequenta, a Livorno, l’Accademia di arte figurativa Trossi Uberti, dove appunto Fontani insegnava.
A 16 anni inizia a coltivare in parallelo un’altra passione: quella per la musica. Studia il contrabbasso in conservatorio e suona il basso elettrico in una rock band. Nel 1973, entra a far parte del complesso musicale della celebre cantante Milva e con lei, per circa 8 anni, suona e prende parte a concerti in tutto il mondo. È proprio allora che compra una reflex e scatta foto a Parigi e Francoforte.
Nel 1977 acquista la Nikon F2 con photomic e fotografa New York, Boston, Amburgo e San Pietroburgo, allora Leningrado. In quel periodo concentra la sua attenzione nei confronti della foto dinamica, contrapponendo soggetti statici ad altri in movimento.
Nel 1979 inizia a collaborare come fotografo free-lance per il quotidiano “Il Tirreno”. Nel 1981 abbina la foto al tema della citazione, come ad esempio nel lavoro “Amburgo: omaggio a Man Ray”. Nel 1982 realizza una lunga ricerca storico fotografica, accompagnata da testimonianze “vive”, intitolata “Parigi - Livorno - Costa Azzurra”, incentrata sui luoghi vissuti dal pittore Amedeo Modigliani.
Alcune di queste immagini vengono acquistate, nel 1984, dal Museo Progressivo di Arte Contemporanea di Villa Maria di Livorno e altre esposte in varie mostre come omaggio a Modigliani a Parigi, al Museo di Montmartre.
Nel 1990 decide di diventare fotoreporter professionista e inizia la carriera con una pubblicazione su “L'Europeo”. Nel 1994 conosce lo scultore Pietro Cascella con il quale instaurerà un rapporto di grandissima stima, amicizia e collaborazione durato fino al 2008, anno della scomparsa del grande artista italiano.
Nel 1995 viene chiamato a partecipare, come free-lance, alla realizzazione dei numeri zero del progetto Mondadori per il settimanale “Chi”. Ad oggi, innumerevoli sono le collaborazioni artistiche e le pubblicazioni su prestigiosi periodici tra cui: L'Europeo, Epoca, Chi, Gente, Oggi, Vanity Fair, Diva e Donna, Daily Mail, Hello, Ok Magazine, Wine Spectator, Sunday Mirror, News of the World, New York Post, Paris Match, Bunte, Gala e molti altri.
Negli ultimi anni, oltre a continuare l'attività editoriale, Barontini ha intrapreso anche l'attività espositiva in musei e gallerie d'arte. Di lui hanno parlato e scritto: Luciano Caprile, Massimo Carboni, Enrico Gusella, Valerio P. Cremolini, Marzia Ratti, Fabio Amodeo, Ferruccio Battolini, Cordelia von den Steinen, Alice Barontini, Mario Michelucci, Elisabetta Arrighi, Alessandro Giannotti, Cristiana Grasso, Cristina Olivieri, Silvia Roccuzzo, Marco Gasperetti, Chiara Giannini, Barbara Placidi, Stefania Biamonti, Giammarco Puntelli.
Con l'editore Bandecchi & Vivaldi ha pubblicato anche “Portraits of celebrities” (2010) , “La presenza e l'assenza. Pietro Cascella fotografato da Claudio Barontini” (2013) e “Muscolai” (2014).