Lucigrafie, disegni di luce e colore

A cura di: Grazia Mazzarello


Il fotografo è come un pescatore che sceglie l'esca, getta l'amo e lavora con la canna finchè il pesce non abbocca: vari scatti di prova per la giusta scelta del tempo di esposizione, rapidi controlli nel video della fotocamera e tanta pazienza per uno scatto accettabile.
Poi come nella pesca occorre scegliere gli attrezzi giusti: io non mi separo mai dalla mia Nikon D100, dal mio cavalletto, dalle mie lenti Nikkor e da uno scatto flessibile.

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© Grazia Mazzarello - For a joke

Come nascono le lucigrafie? Una sera come tante sono intenta a fotografare riflessi di luce nel porto di Genova. Un brusco movimento del cavalletto rischia di farmi danneggiare la fotocamera: per abitudine osservo sempre la foto prima di distruggerla. Non vedo nulla di cio' che volevo fotografare, solo un disegno di luce e di colore. Che mi piace.
Decido di staccare la macchina dal cavalletto e inizio una lunga serie di scatti. E' l'inizio di un percorso, di una ricerca, cominciata per caso, che mi porta a fotografare la luce, in tutte le sue forme e colori, esplorandone tutte le frequenze.

I primi risultati, visti oggi, sono assolutamente rozzi e deludenti, ma rappresentano comunque le prime tappe di una sperimentazione che in quasi due anni mi ha portato a dare vita alle lucigrafie.
Sin da subito le ho chiamate cosi'. Mi è sembrato il termine che meglio potesse esprimere delle rappresentazioni di luce.
Quale è l'idea che ancora oggi vado inseguendo? Quella di usare la macchina fotografica come un pennello e le luci come i colori di una tavolozza, sempre con l'attenzione alla focalizzazione del soggetto, salvo qualche rara eccezione al mosso e al panning.

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© Grazia Mazzarello - Later, last night

Spesso esco al mattino prestissimo, prima dell'alba, o dal tramonto fino a notte. Cerco le luci, analizzo i colori, calcolo le distanze e costruisco nella mia mente un possibile disegno con quelle particolari combinazioni, diverse per i luoghi e per il tempo.
Nascono così disegni di luce e di colore, fissati in molti paesi del mondo: la collocazione geografica delle lucigrafie si riferisce esclusivamente al contesto naturale in cui nascono. Ma, molto spesso, esse rappresentano un paesaggio della mia anima.

Solo l'uso della mia Nikon D100 mi ha consentito di realizzare questo lavoro che definirei "calligrafico", perche' dopo ogni scatto posso immediatamente visualizzare il risultato e valutarne la corrispoondenza con l'idea che avevo in mente.
Naturalmente per ogni soggetto sono stati effettuati moltissimi scatti: il vantaggio di usare una macchina digitale, con schede di memoria di almeno 1G, si è dimostrato fondamentale! Così come riguardo alle lenti, nella maggior parte dei casi ho dovuto allontanarmi molto dal "soggetto", anche per evitare rischi di sovraesporre, per cui ho frequentemente usato il 24-120 a una lunghezza focale di 120 o il 200 per alcuni effetti particolari.
E così, scatto dopo scatto, la mia ricerca si è fatta sempre più selettiva e la mia tecnica di ripresa sempre più raffinata.

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© Grazia Mazzarello - Nearly tomorrow

Oggi lavoro su due grandi filoni: da un lato le lucigrafie dai soggetti più definiti, che siano al tempo stesso onirici, evocativi, visionari; dall'altro le lucigrafie più calligrafiche, dove prevale la ricerca della purezza del segno e della composizione.
Dalla mia collezione di scatti, ho tratto oltre cento lucigrafie diverse per i soggetti, per la cromia, per le forme: alcune sono impaginate in trilogie, con altre ho realizzato dei lightbox: le mie preferite sono quelle in cui il disegno di luce si ripete in forme uguali, a volte quasi fino all'infinito.
Ciascuna di esse ha un titolo, che rappresenta l'idea originale. Solo un suggerimento, una chiave di lettura che lascia comunque grande spazio alla libera interpretazione di colui che guarda.
La stessa libertà che ho concesso alla mia curiosità e alla mia voglia di sperimentare sempre nuove forme di linguaggio espressivo.

"Lucigrafie, disegni di luce e di colore"
22 Giugno 2006 Mostra al Castello di Nervi
Passeggiata Anita Garibaldi 22 - Genova

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© Grazia Mazzarello - Dancing lesson
 

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