Meno di venti immagini, in bianco e nero, per un viaggio che si compie attraverso la provincia di Lucca. Luoghi, monumenti e resti di un passato non troppo lontano.
Questo viaggio ci porta a esplorare il territorio provinciale di Lucca, non nei luoghi celebri della città, ma nei contesti che la circondano. Un viaggio che spazia dal mare della Versilia fino ai confini montani con Modena, dalle cave di marmo delle Apuane per finire nei paesini e nei luoghi meno famosi ma non per questo meno suggestivi. Il tutto raccontato in una serie di 17 immagini.
Lo sviluppo
Il bianco e nero utilizzato in varie forme, permette di dare forza a un'immagine, sia questa un paesaggio, un monumento, un attimo o altro. I toni sono decisi, forti, senza mai ricadere nel grigio.
Gli obiettivi
Grandangoli o fish-eye per offrire un maggior campo visivo e per usare la distorsione come elemento creativo.
La fotocamera
In parte le fotografie sono state fatte con una Nikon D90. Le altre con una D7000. Quest’ultima offre una migliore gestione del recupero delle ombre (che reputo fondamentale per un corretto sviluppo del Raw), maggiore risoluzione e una ottima resa agli alti ISO, oltre a un corpo semi-professionale molto confortevole e immediato, in un peso abbastanza contenuto.
CASABASCIANA
Il primo luogo scelto per questo viaggio, Casabasciana, si trova nel comune di Bagni di Lucca. Un paesino di poche anime dove è ancora forte la volontà di mantenere vive le tradizioni e conservare i luoghi. Per rappresentare questo scorcio, ho scelto l’immagine di uno dei vecchi lavatoi del paese, situato sulla parte a valle. Un luogo dove un tempo, oltre a lavare i panni, si potevano intrattenere relazioni sociali. Un punto di aggregazione per la popolazione. Non è raro imbattersi ancora oggi in qualche signora anziana intenta a fare il bucato in questo straordinario scenario affacciato direttamente nella Val di Lima.
VERSILIA
Dall’interno ci spostiamo verso il mare della Versilia qui rappresentato attraverso tre scatti ad altrettante opere costruite dall’uomo e più precisamente: il pontile di Lido di Camaiore, il pontile di Forte dei Marmi e il molo di Viareggio.
Il primo è in una immagine quasi mistica data la luce all’orizzonte, in un cielo magico, che sfiora una moderna scultura in onore del mare.
Forte dei Marmi, invece, non è stata rappresentata per la sua mondanità, ma attraverso la rigida geometria della struttura di sostegno del suo pontile che, per effetto ottico, va a creare un tunnel alla cui fine c’è luce: intensa, bianca, accecante.
Infine l’ultimo omaggio dell’uomo al mare: lo troviamo sul molo di Viareggio, con una statua incastrata nel frangiflutti a protezione del piccolo porto.
LE CAVE DISMESSE DEL MARMO
Il viaggio continua dalla Versilia verso i territori a confine con Massa Carrara dove si trovano le vecchie cave di marmo dismesse di Arni. Negli scatti si notano i segni indelebili dell'interazione fra uomo e natura, i quali hanno lasciato ai posteri due enormi porte ciclopiche. Entrambe sono scavate nella roccia più dura a seguito dell’estrazione dell’ “oro delle Apuane”: il candido marmo.
L'insegna “HEN AUX” è riportata su una di queste, un taglio nella roccia di 30 metri di altezza e cinque di larghezza al di la del quale c’è il cuore aperto della montagna a cui è stato tolto il materiale più pregiato.
SAN PELLEGRINO IN ALPE
Dal bianco dei marmi delle Apuane passiamo al bianco della neve delle montagne di San Pellegrino in Alpe, punto di confine tra i territori di Lucca. Pistoia e Modena, nell’area alta della Garfagnana. Situato a 1550 m sul mare, accoglie un santuario e una natura di alta montagna selvaggia, oltre che un panorama unico nelle giornate terze. Qui trova inoltre spazio un caratteristico santuario.
BARGA E DINTORNI
Lasciate le montagne di San Pellegrino, scendiamo nella Media Valle Garfagnana per visitare attraverso quattro scatti inediti il borgo antico di Barga e i suoi caratteristici dintorni.
La prima immagine ritrae la scalinata che porta al millenario Duomo dal cui sagrato si ammira un panorama mozzafiato sui monti che circondano il castello. Con questo scatto non si è focalizzata l’attenzione sulla bellissima chiesa e sul suo panorama, ma bensì su chi ogni giorno si prende cura di questo scorcio di storia.
Gli ultimi campi dei contadini nella parte basse del borgo di Barga, coperti da uno spruzzo di neve e sovrastati da un cielo minaccioso.
Il treno: il mezzo di trasporto più usato un tempo per raggiungere il capoluogo e le altre città della Toscana. L’incuria che questo vecchio binario a servizio di una fabbrica rivela, evidenzia le trasformazioni avvenute tra passato e presente.
Il bosco e i suoi frutti, in particolare le castagne, sono stati durante la guerra la principale fonte di sostentamento per gli abitanti di queste zone e meritano di essere ripresi e valorizzati. L'immagine prende vita grazie alla tridimensionalità creata con l’unione di 120 esposizioni ricombinate assieme.
Nel cuore della Garfagnana è situato il paese fantasma di Vagli che, in nome del progresso e delle necessità dell’uomo, ha lasciato il posto a una diga. La natura selvaggia e rigogliosa delle montagne si contrappone alla modernità delle creazioni umane.
PONTE DEL DIAVOLO
Tornando a valle, verso Lucca, ci imbattiamo in un ponte oggi diventato il simbolo di una zona. Ecco quindi il Ponte del Diavolo con i suoi archi e la sua magia ripreso dalle due sponde del fiume Serchio.
PIAZZA DELL'ANFITEATRO
Qui, nel centro della città, in Piazza dell’Anfiteatro, si conclude il nostro viaggio nella Lucca diversa.
Le linee cadenti generate dall’obiettivo, accentuano il senso di abbraccio che questi edifici regalano a chi sta dentro la piazza.