La Giordania è geograficamente situata tra il Mediterraneo e il deserto Arabico ed ha sempre rappresentato il corridoio naturale per gli spostamenti dall'Africa orientale all'Asia ed Europa, facendo in modo che un po' tutte le grandi civiltà del passato, dai greci ai romani, dagli assiri ai babilonesi, dagli egizi agli arabi, fino ai crociati e ai turchi, passassero su questo territorio, patria dei beduini del deserto. Qui il cristianesimo ha dominato dal IV al VII sec. d.C. prima di lasciare il posto all'Islam, dopo decenni di battaglie.
Ed è proprio questa terra antica, citata tante volte nel testo più famoso del mondo (la Bibbia!), la meta del viaggio fotografico organizzato dalla Nital S.p.A., azienda distributrice dei prodotti fotografici Nikon. Scopo del viaggio testare sul campo due tra le più interessanti reflex digitali Nikon (D50 e D200), in condizioni di lavoro particolari: polvere e sabbia, forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, difficoltà a ricaricare le batterie.
Un viaggio che doveva essere "tecnico" si è trasformato, come per magia, in una escursione favolosa in uno dei più antichi paesi del mondo.
La Giordania è indubbiamente una terra ricca di tesori archeologici, ma sicuramente è Petra, l'affascinante città costruita in pietra rosa e rossa, ad essere la meta più affascinante. Costruita dai Nabatei, industrioso popolo arabo che si stabilì nella Giordania meridionale più di 2000 anni fa, ancora oggi può essere raggiunta esclusivamente a piedi od a cavallo. Esattamente come diversi secoli fa. Per raggiungerla il gruppo di fotografi attraversa il "siq", l'immensa fenditura che si snoda tra dirupi a strapiombo. Passaggi da zone d'ombra a zone in pieno sole, contrasti al limite, nell'infinità di colori dell'arenaria che mutano ad ogni minuto. Alla fine di questo passaggio lungo 1200 metri, ecco che compare, come incastonato nella roccia, il Tesoro la più bella delle elaborate rovine di Petra, il Khasneh al Faroun o il Tesoro del Faraone, edificio scavato interamente nella roccia. Proseguiamo in sella a dei simpatici asinelli per vari sentieri più o meno scoscesi, scoprendo (e fotografando) centinaia di edifici, facciate, tombe, terme, camere funerarie, templi e suggestivi disegni e bassorilievi.
Terminata l'emozionante escursione ci dirigiamo in quello che T.E. Lawrence definiva "immenso, eccheggiante e divino": il deserto del Wadi Rum.
Trascorriamo la notte in un accampamento, sotto un cielo stellato talmente luminoso da risultare quasi irreale e con le pareti delle tende mosse ed aggredite dal vento sabbioso della notte desertica. Poco dopo l'alba partiamo in jeep, attraversando le piste sabbiose, ammirando paesaggi che si aprono e si richiudono, colori che mutano ad ogni battito di ciglia.
Torniamo impolverati, stanchi ed estremamente soddisfatti della gita; il cielo sopra di noi si chiude annuvolandosi…è il saluto della Giordania. Sicuramente un arrivederci.
I partecipanti hanno alternato i loro scatti tra la Nikon D50, reflex compatta e leggera che ha saputo dare prova di grande adattamento al continuo mutare delle situazioni e la Nikon D200, reflex di fascia alta ma ancora prosumer, nonostante non abbia nulla da invidiare alle sorelle maggiori professionali D2X e D2Hs. La sua tropicalizzazione ne ha permesso l'utilizzo in condizioni proibitive, sommersa dalle nuvole di polvere della carovana di pick up o da una breve ma intensa tempesta di sabbia. L'obiettivo più conteso è stato il DX Fisheye 10.5mm f/2.8G, ideale per catturare gli immensi paesaggi che andavano mano mano aprendosi sotto gli occhi dei partecipanti. Nonostante la penuria di energia - nel deserto non esistono prese di corrente e quindi nel corso dello shooting di batterie "full" tutti hanno potuto scattare centinaia di immagini. Maurizio Bachis, autore del libro "Emozioni" edito da Editrice Progresso, uomo Nikon e fotografo appassionato, ha realizzato migliaia di scatti, dimostrando che le reflex digitali dell'ultima generazione possono scattare ininterrottamente e sempre con la medesima elevatissima qualità.
La Giordania è un paese che lascia senza fiato e che merita di essere visitato e vissuto intensamente…ovviamente in compagnia di una Nikon.