Al Gastronomist di Istanbul con la Nikon KeyMission 80
A cura di: Dino del Vescovo
Lo scorso settembre a Istanbul si è svolto il Gastronomist, evento internazionale del settore food promosso dal Ministero della Cultura e del Turismo turco n collaborazione con l’Associazione della Cucina Popolare dell’Anatolia (Anadolu Halk Mutfakları Derneği) e dal periodico food Muftak Magazin. Nei giorni 21, 22 e 23, la vecchia Costantinopoli è stata la capitale della cucina europea.
La Penisola Storica (Peninsula) e la municipalità di Fatih (Fatih Belediyesi), con il suggestivo quartiere Sultanahmet, si sono trasformati in un palcoscenico a cielo aperto dove chef stellati provenienti da diverse nazioni come Spagna, Francia, Russia, Italia, Australia, Bosnia Erzegovina, Turchia, Azerbaigian, Cina e via dicendo hanno intrattenuto il pubblico con esibizioni e realizzazioni di ricette e piatti tradizionali dei loro Paesi.
Sotto gli occhi di istituzioni e TV locali, all’interno di un anfiteatro allestito ad hoc, gli stessi hanno poi deliziato i visitatori con assaggi e degustazioni. Nelle sale del vicino Palazzo Topkapi (Topkapı Sarayı) invece, a orari prestabiliti del mattino e del pomeriggio, si sono alternate tavole rotonde e conferenze a ingresso libero sulle tradizioni e potenzialità culinarie dei Paesi partecipanti.
Lo scopo era quello di avvicinare mondi apparentemente lontani e creare ponti non solo geografici ma anche temporali. Uno dei temi dominanti negli interventi dei vari relatori ha riguardato infatti i punti di contatto, le contaminazioni fra presente e passato, quindi gli utilizzi rivisitati in chiave moderna degli ingredienti storici e irrinunciabili per ciascun popolo.
All’edizione 2017 del Gastronomist – che promette una periodicità annuale con programmi sempre più vasti e articolati – ci sono finito perché invitato per via indiretta dalla ambasciata italiana in Ankara.
Ogni grande evento, si sa, ha bisogno sì di un grande pubblico, ma anche di chi ne faccia giungere i messaggi, le voci e le immagini il più lontano possibile.
Sorpreso da un inaspettato invito stampa, non ci ho pensato due volte: sarei andato a Istanbul per raccontare con parole e soprattutto con le fotografie ciò che avrei visto.
Scorrendo il programma che le agenzie turche coinvolte nell’organizzazione del Gastronomist, la Logos e la Temacc, hanno inviato a noi giornalisti, mi sono reso conto che l’evento prevedeva spostamenti continui a bordo di bus, navette e taxi.
L’hotel che avrebbe ospitato me, i miei colleghi e gli chef stellati – un cinque stelle di una nota catena alberghiera con stanze fronte Bosforo e un bar all’ultimo piano con vista mozzafiato -, trovandosi nel distretto di Beşiktaş, non era infatti vicino alle location dei vari appuntamenti. Per di più, a ogni pranzo e cena ci saremmo recati in importanti ristoranti della città, molto distanti l’uno dall’altro.
Quei tre giorni, insomma, almeno dal punto di vista fisico, non sarebbero stati una passeggiata, anzi.
L’istinto mi ha suggerito di limitare al massimo i pesi da portare con me. Ho così deciso di partire senza reflex e di fotografare l’evento con il mio corredo Nikon 1: una V1 e i tre obiettivi 1 Nikkor 10-30mm F/3.5-5.6 VR, 1 Nikkor 30-110mm F/3.8-5.6 VR e 1 Nikkor 6,7-13mm F/3.5-5.6 VR.
Poi mi sono spinto oltre e ho pensato di fotografare in luce naturale addirittura con una piccola, quasi invisibile action camera, la Nikon KeyMission 80. Avendola usata con soddisfazione la scorsa estate in occasione di un viaggio a Lanzatore, ho deciso di fare altrettanto al Gastronomist di Istanbul.
L’occasione era ghiotta e curiosa al tempo stesso: partire per la Turchia e fotografare, almeno nei momenti di relax e di visita della città, con la piccola action camera Nikon (dal peso di appena 74 grammi). La tecnologia SnapBridge mi avrebbe inoltre permesso di tenerla sempre connessa con lo smartphone e di inviare a questo i miei scatti per condividerli su Instagram e, con i miei amici italiani, anche attraverso Whatsapp.
L’area di Istanbul nella quale ho trascorso la gran parte del tempo è stata quella che racchiude le principali attrazioni turistiche: la Moschea Blu (Sultanahmet camii), la Basilica di Santa Sofia (Ayasofya), l’Ippodromo di Costantinopoli con l’obelisco di San Teodosio e il Palazzo Topkapi (Topkapı Sarayı).
Cos’altro chiedere a una città se si ha voglia di fare fotografie? Il passaggio frequente lungo il Ponte di Galata (Galata Köprüsü) che sovrasta il famoso Corno d’Oro (Haliç) e che mette in comunicazione la Peninsula con il quartiere di Beşiktaş, mi avrebbe inoltre consentito di fotografare un ben panorama portuale.
Ammetto di avere usato quasi sempre la KeyMission 80 con luce naturale, quasi mai dopo il tramonto, spingendomi anche con qualche foto in interni, laddove l’obiettivo grandangolare con angolo di campo di 80° mi ha permesso di racchiudere in un solo fotogramma il fascino dell’architettura e degli interni in stile ottomano.
Il risultato è nella metà delle fotografie che accompagnano questo Nikon Life. Le altre sono frutto del sistema Nikon 1.
Metodi di pagamento:
Rimani informato!
Nel mondo della fotografia ci sono sempre cose nuove da imparare! Iscriviti alla newsletter di Nikon School per essere sempre informato sui nuovi corsi e iniziative del mondo Nikon!
Registrati gratuitamente ed accedi a tutte e 15 le lezioni del
corso!
Registrandoti, potrai inoltre ricevere la newsletter by NITAL rimanendo sempre
aggiornato
su ciò che accade nel mondo della fotografia!