Da sempre la curiosità è una delle forze creative più potenti dell’uomo. Esiste infatti una naturale tendenza a
viaggiare alla scoperta di luoghi inesplorati, di nuove visioni e prospettive.
Nel mondo della fotografia, una di queste prospettive è la fotografia aerea.
In quanto fotografo paesaggista, riprendere i luoghi più remoti della Terra dalla prospettiva di un drone ha dato
una forte motivazione alla mia creatività.
La foto sotto è una delle prime scattate con un drone, 5 anni fa, ad Ha Long Bay, in Vietnam. Le condizioni
atmosferiche erano tutto tranne che favorevoli per volare. Ha Long Bay è nota infatti per essere estremamente umida
e ricca di foschia ma nonostante ciò ho voluto tentare, realizzando così uno dei miei scatti dall’alto preferiti.
Per farlo ho usato il DJI Mavic di prima generazione. La serie di droni DJI Mavic ha rappresentato una svolta per il
mio tipo di fotografia in quanto, grazie alle dimensioni compatte dei modelli che la compongono, mi ha permesso un
facile trasporto all’interno dello zaino fotografico, non occupando più spazio di un normale obiettivo.
Attualmente utilizzo il DJI Mavic 3, un drone compatto ma estremamente potente in termini di qualità delle immagini
e stabilità. Può resistere a venti che soffiano oltre i 50 km/h per ben 40 minuti, con una sola batteria. Strano ma
vero che un oggetto che pesi poco più di 900 grammi possa resistere in condizioni cosi estreme. Per noi fotografi di
viaggio, che spesso ci troviamo in difficili condizioni atmosferiche, questo è di fondamentale importanza. L’ho
potuto testare recentemente tra le montagne della Patagonia e tra i vulcani attivi dell’Islanda ricevendo in cambio
tante soddisfazioni. Fin dal primo modello Mavic, ogni evoluzione mi accompagna in giro per il mondo catturando
immagini di luoghi che altrimenti non potrei fotografare.
Nella fotografia aerea, proprio come nella fotografia paesaggistica, vi troverete ad affrontare situazioni con improvvisi cambiamenti di luce, in cui il cielo è troppo chiaro e il paesaggio troppo scuro. La fotocamera non riuscirà a catturare tutta la gamma dinamica della scena in un singolo scatto ed è per questo che si ricorre alla tecnica dell’HDR. L’High Dynamic Range è infatti la tecnica che consente di realizzare immagini multiple della stessa scena usando valori di esposizione diversi. L’ho utilizzata nello scatto del Monte Seceda, sulle Dolomiti, poco dopo l’alba, durante la cosiddetta “Golden Hour” ovvero il momento in cui il cielo diventa dorato. Per farlo, ho raggiunto la vetta del monte il pomeriggio del giorno prima, per trascorrere lì la notte. All’alba, dopo una nottata di fortissimi temporali in cui avrei desiderato più volte di non ritrovarmi dentro un sacco a pelo, il cielo si è completamente aperto e mi ha regalato un’alba di raggi di sole indimenticabile.
Seceda, Dolomiti
DJI Mavic Pro 2
28mm - 1/400 – f/5.6 – ISO 100
Far coesistere più tecniche fotografiche in un singolo scatto, rende le immagini più sofisticate e memorabili. Ho scattato le foto di questo panorama, con HDR, all’alba, nell’arcipelago di Komodo in Indonesia. Il Parco Nazionale di Komodo è uno di quei luoghi che tutti nella vita dovrebbero vedere con i propri occhi almeno una volta: ti toglie il fiato per la sua bellezza. Navigare su un’antica barca di legno per tre giorni e tre notti ti fa sentire un esploratore che salpa per mari sconosciuti alla ricerca di nuove terre. Quella mattina ero eccitato all’idea di far alzare il mio drone in volo e mai avrei immaginato di trovare una scena come questa.
Komodo National Park, Indonesia
DJI Mavic Pro 2
Panorama HDR - 28mm - 1/50 – f/5 – ISO 100
Komodo National Park, Indonesia
DJI Mavic Pro 2
Panorama HDR - 28mm - 1/50 – f/5 – ISO 100
Per creare un panorama con un ampio angolo di visione, si scattano più fotografie ruotando la camera e assicurandosi di comporre ogni immagine con una sovrapposizione del 30% su quella precedente.
Ho scattato la foto che segue ad El Chaltén, un piccolissimo paese isolato dal mondo ai piedi delle meravigliose montagne della lontana Patagonia.
La foto è stata scattata durante la cosiddetta “ora blu”, poco dopo il tramonto. Si può infatti vedere ancora l’aura del sole alle spalle delle montagne e in primo piano le luci accese del paese.
In quest’altro esempio (vedi sotto), ci troviamo nell’arcipelago delle Isole Lofoten durante un tramonto invernale.
Le Isole Lofoten si trovano nella parte più a nord della Norvegia, al di sopra del Circolo Polare Artico. Il fiordo
di Reine, il più a ovest dell’arcipelago, offre lo scenario tra i più fotogenici delle isole. Ogni isola che si può
vedere nella foto è composta da un caratteristico villaggio di pescatori. Ho voluto scattare un panorama di 180
gradi per dare un’idea chiara del paesaggio frastagliato, delle isole e dei fiordi che caratterizzano questo posto e
che solo dall’alto è possibile percepire.
Isole Lofoten, Norvegia
DJI Mavic Pro
Panorama HDR - 28mm - 1/1000 – f/2.2 – ISO 100
Migliorare l’impatto delle vostre fotografie aeree utilizzando la tecnica del “straight down” è un ottimo stratagemma
per stupire chi le osserva. Questa prospettiva infatti è una di quelle che l’occhio umano non è abituato a vedere ed
è molto semplice da realizzare.
Le possibilità da questa angolazione sono infinite: foto astratte, textures, linee, pattern, simmetrie, forme, etc.
Scoprirete un nuovo mondo da questa angolazione!
Qui sotto un esempio della cascata di Tumpak Sewu, nella fitta giunga dell’isola di Java. Durante i miei viaggi ho
potuto fotografare centinaia di cascate in tutte le parti del mondo, ma Tumpak Sewu, che nella lingua javanese
significa “migliaia di cascate”, probabilmente mantiene il primato di cascata più caratteristica di tutte.
Java, Indonesia
DJI Mavic Pro 2
Panorama HDR - 28mm - 1/120 – f/4.5 – ISO 100
L’occhio umano è naturalmente attratto dalle linee. Questo vale per qualsiasi genere fotografico in cui vogliate cimentarvi, compresa la fotografia aerea. Le linee possono generare un pattern o essere usate per creare linee guida, portando l’occhio dello spettatore da una parte all’altra della foto, verso un punto specifico dell’inquadratura. Come nella foto sotto che ho scattato volando sulle dune di Corralejo, nell’isola di Fuerteventura, dove ho sfruttato la costa e la strada per spingere lo sguardo verso il vulcano in lontananza.
In questo altro scatto ci troviamo dall’altra parte del mondo, di fronte al Monte Cook, la montagna più alta della Nuova Zelanda negli ultimi attimi di luce prima che il sole tramonti. Quel giorno ho deciso di incamminarmi per raggiungere le sponde del Lago Hooker al tramonto. La giornata, seppur perfetta per un’escursione all’aria aperta, non era l’ideale per fotografare per via del cielo troppo limpido. I fotografi di paesaggio infatti, sono sempre alla ricerca di quel particolare “mood” che solo le giornate nuvolose regalano. Nonostante ciò ho voluto far alzare in volo il mio drone e godermi lo spettacolo dall’alto che mi ha regalato una vista senza precedenti.
Aoraki Mount Cook National Park, Nuova Zelanda
DJI Mavic Pro
Panorama - 28mm - 1/1600 – f/2.2 – ISO 100
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DJI Mavic 3