La settimana prima del l’eclisse lunare del 27/28 settembre 2015, con il mio assistente abbiamo iniziato la preparazione per fotografare l’eclisse lunare, particolarmente interessante perché era la combinazione di una SuperLuna, data la vicinanza alla Terra e quella che viene chiamata Blood Moon ossia un’eclissi lunare totale. Usando vari programmi ed applicazioni come Stellarium e Moon Seeker e consultando vari siti web come Dark Site Finder e Light Pollution abbiamo cercato di stabilire l’orario e il luogo migliore nelle vicinanze per poter realizzare le foto. Volevamo realizzare qualcosa di diverso dalla classica foto-cartolina e volendo ridurre al minimo i disturbi dati dall’inquinamento ambientale e luminoso, abbiamo deciso di sfruttare al meglio i nostri contatti presso l’Istituto Nazionale di AstroFisica ottenendo l’accesso al sito dell’Osservatorio di Campo Imperatore sul Gran Sasso a quota 2.200 metri sul livello del mare.
Avendo completato varie prove, eravamo consapevoli che l’AF-S Nikkor 70-200mm f/2.8G ED VR II non era sufficiente per realizzare una foto nella quale la Luna fosse presente per buona parte dell’inquadratura e dunque avevamo bisogno di uno zoom molto più “spinto”.
Mi ricordavo di aver visto l’annuncio Nital del nuovo obbiettivo AF-S Nikkor 200-500mm f/5.6E ED VR super- zoom così ho contattato la Nital per chiedere se ne avessero uno a disposizione per gli uffici stampa. Sempre gentili e disponibili, hanno capovolto mezza Italia per trovarmi l’attrezzatura, difficile da reperire, visto che le date in questione coincidevano con quelle della settimana della moda a Milano coperta nei termini del Nikon Professional Service NPS assieme ad altri eventi Nital che lo vedevano “protagonista”.
Oltre all’ AF-S Nikkor 200-500mm f/5.6E ED VR ho richiesto anche un moltiplicatore di focale AF-S TC-14E III ed un secondo corpo Nikon D810 da usare insieme alla mia attrezzatura costituita da D810 e Nikkor 70-200mm f/2.8G ED VR II per fotografare l‘eclisse non solo in primo piano ma anche con il paesaggio di Campo Imperatore e con l’intento di realizzare un Time Lapse dell’evento.
Siamo partiti da Roma nel primo pomeriggio del 27 Settembre per raggiungere il Gran Sasso vicino a L’Aquila, circa 150 km di autostrade e strade di montagna. Le previsioni del meteo non erano eccellenti ma contavamo sul fatto che Campo Imperatore trovandosi a 2.200m sarebbe stato sufficientemente al disopra delle nuvole e dell’eventuale mal tempo. Arrivati in cima abbiamo trovato un cielo non del tutto limpido ma eravamo fiduciosi data la presenza del vento che avrebbe potuto “spazzare” il cielo a dovere. Era ancora presto quando siamo arrivati a Campo Imperatore ma la temperatura era già di circa +2°C perciò abbiamo deciso di entrare nel bar dell’hotel Campo Imperatore per un thè caldo. Una piccola postilla, l’hotel Campo Imperatore è dove fu tenuto prigioniero Benito Mussolini. Riscaldati e pronti alla nottata di lavoro siamo usciti per andare a posizionare le camere, ma purtroppo quello che abbiamo trovato non era proprio ciò che ci aspettavamo: il cielo, non solo era completamente coperto, ma la visibilità era scesa al di sotto dei 200m.
Visto che il meteo a 2.200 non prometteva niente di buono per le prime ore del 28 Settembre, abbiamo preso la decisione, molto sofferta anche per l’incertezza del meteo su di Roma, di tornare Roma. Verso le 18:00 eravamo di nuovo in strada per Roma pensando ad una nuova possibile buona ‘location’ per fotografare l’elisse. Il tempo ormai stringeva e il compromesso migliore tra un’immagine-cartolina e la giusta traiettoria della luna era il Colosseo o San Pietro. Siamo arrivati verso le 21:00 sul Colosseo per un sopralluogo. Consultando l’applicazione Moon Seeker, abbiamo cercato un’inquadratura dove si potesse vedere l’eclisse lunare con il Colosseo in primo campo.
Purtroppo dopo un sopralluogo a 360° non abbiamo trovato l’inquadratura ottimale e così abbiamo deciso di spostarci al Vaticano, con la Basilica di San Pietro in primo piano e la luna che passava dietro, tra il colonnato e la cupola. Giunti in piazza San Pietro il cielo era coperto a tratti e non lasciava prevedere nulla di buono ma ormai dovevamo tentare il tutto per tutto. Armati di termos pieno di caffè e snack, abbiamo iniziato il nostro “campeggio” davanti alla Basilica di San Pietro fino alle prime luci dell’alba. Ore e ore ad aspettare che il cielo si aprisse ma più tempo passava e più le nuvole coprivano il cielo sopra il Vaticano. Chissà se la ragione di questo sfortunato tempo è da attribuire all’assenza del Papa che in quei giorni si trovava in visita negli Stati Uniti?
Fatto sta che dall’inizio dell’eclisse parziale, alle 03:07, fino alle 06:27, quando l’eclisse parziale terminava, non abbiamo visto la Luna, neanche per un secondo. Una sfortuna totale! Comunque siamo riusciti a scattare qualche immagine tra le 00:00 e le 01:00 con il Nikkor AF-S 200-500mm f/5.6E ED VR e il moltiplicatore.
Con l’eccezione di usare un telescopio astronomico con la mia D810, non avremmo potuto avere un obbiettivo migliore. L’AF-S Nikkor 200-500mm f/5.6E ED VR usato in combinazione con il moltiplicatore di focale Nikon AF-S TC-14E III è stato perfetto regalandoci una stupenda focale di 700mm in pieno formato Nikon FX per fotografare la SuperLuna. Una necessità fondamentale è stata coperta con un treppiedi solido e ben stabile, come il Really Right Stuff in fibra di carbonio. Normalmente, realizzando foto industriali e di scienza come ad esempio nel caso della spedizione in Antartide, non usiamo né tele-obbiettivi né la funzione autofocus ed anche in questo caso abbiamo scattato l’eclisse lunare esclusivamente usando il fuoco manuale e senza attivare la stabilizzazione ottica Vibration Reduction “VR”, apprezzando così a pieno la perfetta e impeccabile messa a fuoco che l’obbiettivo regala.
Nelle ore passate ad aspettare l’evento celestiale abbiamo comunque avuto modo di testare la velocità e l’accuratezza dell’AF, preciso, fluido e consistente foto dopo foto. La costruzione in metallo e compositi rende l’obbiettivo robusto, solido ma molto leggero e bilanciato se pensato nella copertura focale che offre; da non sottovalutare il fatto che si tratta di un obbiettivo “tropicalizzato” quindi ottimo per un utilizzo anche in situazioni critiche. Alla fine ci siamo preparati per 5 giorni; studiando la traiettoria della Luna, il meteo, chiedendo autorizzazioni d’accesso all’Istituto Nazionale di Astrofisica, e seguito la Luna per un percorso di oltre 300km tra Roma, Campo Imperato e di nuovo Roma, lottato contro il freddo, la nebbia e tornanti ma per un evento che capita così raramente (la prossima eclisse totale della Luna sarà visibile dall’Europa il 27 Luglio 2018), dovevamo per forza provarci!
Porterò con me questa esperienza maturata per la prossima eclisse totale che, magari, affronterò anche in compagnia delle prossime generazioni di COOLPIX Super Zoom.
Ringrazio Valerio Pardi per averci permesso di ammirare cosa sarebbe potuta essere la SuperLuna in eclissi totale se solo il tempo…