Erano precisamente le 3:36 del 24 Agosto 2016. Ero seduto in un bar parlando del più e del meno con un amico quando improvvisamente avvertii dei forti capogiri e il pavimento sotto di noi cominciò a tremare.
Uscimmo immediatamente dal bar con il cuore in gola, tutto si muoveva, le foglie degli alberi, i pali della luce e persino noi avevamo difficoltà a mantenere l'equilibrio.
Dopo 142 lunghissimi secondi tutto si fermò nuovamente, ma non i miei pensieri.
Ebbi subito un brutto presentimento, una sensazione molto strana da descrivere, ero sempre più convinto che qualcosa di brutto fosse accaduto a qualcuno a me caro.
Sperai fino in fondo che l'epicentro fosse in mare, ma dalla tv del bar ben presto arrivò la notizia che il sisma aveva colpito il centro Italia.
Mentre le notizie diventavano sempre più dettagliate, il mio presentimento diventava sempre più forte.
La giornalista in tv iniziò ad elencare i comuni e le frazioni colpite dal sisma e tra questi, purtroppo, c'era anche Pescara Del Tronto, una delle frazioni di Arquata Del Tronto, luogo dove è nato mio nonno paterno e dove ha vissuto con la sua famiglia per buona parte della sua vita, prima di trasferirsi a Civitanova Marche e creare una sua famiglia.
Civitanova Marche è una città che si trova a 100km di distanza da Pescara Del Tronto ed è la città dove mi trovavo durante il terremoto. Pensate, 100 km di distanza ed avevo difficolta a mantenere l'equilibrio durante il sisma!
Una volta appresa la notizia che Pescara Del Tronto era stata colpita mi precipitai a casa dove trovai mio padre già intento a preparare l'attrezzatura necessaria per prestare soccorso in casi del genere.
Nel frattempo iniziammo un giro di telefonate per accertarci delle condizioni di alcuni cugini e cugine di mio padre che ancora abitano lì, purtroppo senza ottenere risposta: tutti i telefoni squillavano a vuoto e, pertanto, decidemmo quindi di partire il prima possibile.
Alle 7 del mattino eravamo già in viaggio mentre, nel frattempo, da casa ci tenevano aggiornati su quali componenti della nostra famiglia erano già stati estratti e quali ancora erano sotto le macerie.
Alle 9 del mattino eravamo alle porte di Pescara Del Tronto con delle ottime notizie: tutti i cugini e tutte le cugine di mio padre erano state estratte vive e tutte in buone condizioni di salute.
Inutile dire quanto ci abbia rincuorato questa notizia. Questa piccola “gioia” durò ben poco, in quanto una volta arrivati in paese ci trovammo di fronte uno scenario apocalittico, una cosa difficile da descrivere a parole… l’intero paese era scomparso.
Pescara del Tronto non esisteva più.
Guardando i superstiti che avevo intorno, mi resi conto che, nonostante ognuno avesse una storia diversa, alla base i sentimenti che provavano erano gli stessi: incredulità, stordimento, rabbia e disperazione per quello che era successo. Potevi scorgere tanta speranza negli occhi di alcuni di loro, di ritrovare i propri cari ancora vivi. Speranza che dopo poche ore si trasformò in gioia per alcuni e in dolore per altri.
Incrociammo tra questi sguardi, quello di un cugino di mio padre. Non riusciva a ritrovare la mamma e la ragazza che in quella notte le faceva da badante, ma le brutte notizie non erano finite qui: ci venne riferito che erano ancora sotto le macerie anche le due bambine (Giorgia e Giulia) della figlia di un'altra cugina di mio padre.
Giorgia e Giulia, diventate in seguito emblema del sisma, erano disperse in una zona per noi impossibile da raggiungere e, quindi, decidemmo di dare una mano a ritrovare la mamma del cugino di mio padre e la sua badante.
Dopo diverse ore la mamma del cugino di mio padre venne estratta viva dalle macerie mentre purtroppo non ci fu nulla da fare per la ragazza.
Come saprete sicuramente, anche Giulia - una delle due bambine - non ce l’ha fatta , mentre Giorgia, la sua sorellina, è stata estratta viva…un “miracolo” che ha creato gioia e tristezza allo stesso tempo ed in egual misura.
Durante questi due giorni trascorsi a Pescara Del Tronto ho assistito con i miei occhi a scene agghiaccianti, che non potrò mai dimenticare, cose che ti segnano dentro. Ho davvero perso il conto di quanti corpi esanimi mi siano passati accanto, di quanti giocattoli per bambini mi sia capitato di scorgere tra le macerie. Non dimenticherò mai le emozioni ed i sentimenti che trasparivano dai visi di chi è sopravvissuto, gli sguardi pieni di speranza di chi aspetta trepidante di conoscere le sorti di una persona cara ancora dispersa, le loro storie, la loro disperazione quando le speranze scomparivano, il sentimento di rimorso di alcuni di loro per non aver dimostrato a persone per loro importanti, abbastanza affetto quando erano in vita.
Oltre questa cruda realtà, ho potuto anche conoscere persone davvero speciali, persone che si sono spese per non far mancare nulla ai terremotati, sempre attente ai loro bisogni, persone di gran cuore che mi hanno fatto rivalutare profondamente il genere umano. Tutte queste persone hanno contribuito a creare un vero e proprio angolo di paradiso nel bel mezzo dell’inferno e per questo voglio ringraziare con tutto me stesso, tutte le forze dell’ordine, tutti i vigili del fuoco, i volontari, la protezione civile, il corpo forestale e tutte quelle persone che si sono prodigate per aiutare.
Ho deciso di fare questa serie di scatti con il preciso intento di raccontare quello che è successo facendomi violenza costantemente, uccidendo ogni volta quella vocina che in testa mi diceva “questa non la scattare”; ho cercato di fotografare con il massimo rispetto possibile mantenendo tra me ed i miei soggetti sempre le dovute distanze.
Per scelta personale non vedrete in questo album immagini troppo crude ma spero che la disperazione che traspare da queste immagini ed il rispetto che ho avuto nel produrle vi invogli a fare una donazione in favore del Comune di Pescara del Tronto per aiutare le vittime di questa terribile tragedia che ha colpito il centro Italia.
Di seguito il link al sito del Comune di Pescara dove è specificata la loro volontà di sostenere concretamente la frazione di Pescara del Tronto.
Questo è il link al mio profilo Facebook con il quale mi impegno a periodici aggiornamenti su tutti gli eventi che si faranno per sostenere Pescara del Tronto e tutte le altre zone colpite dal sisma:
www.facebook.com/manuelcafini