Ecco finalmente il lieto evento: il bebè tanto desiderato irrompe nella vita. Il tempo libero è improvvisamente ingoiato dalle mille giuste esigenze del piccolo.
Per gli appassionati di outdoor e fotografia ecco l'interrogativo: cosa fare dei tanto fidati scarponi da montagna compagni di mille avventure?
E le reflex Nikon che hanno superato indenni le condizioni più avverse, dalle sabbie dell'Islanda al freddo e alla neve delle Alpi d'inverno, passando per le piogge scozzesi, sempre maltrattate e sballottate dentro lo zaino? Si dovranno accontentare dei soli scatti "familiari", magari con la candelina e nonni e suoceri in primo piano?
Non sia mai!
Camminare in montagna con un bimbo piccolo, come continuare a scattare buone immagini, diventa più difficile, ma non impossibile con un po' di organizzazione e qualche consiglio.
Per quanto riguarda il camminare, è più semplice di quanto si immagini. Certo, si deve scendere a qualche compromesso. Dovrete dimenticare per un po' la cima del Monte Bianco, ma esistono miriadi di sentieri che percorrono zone stupende adatti anche ai piccoli camminatori.
Per quanto riguarda l'aspetto fotografico, finchè il baby-trekker è così piccolo da dover essere portato nello zaino porta-bimbi, l'ideale è… farlo portare per brevi tratti magari dalla mamma! Naturalmente dandosi il cambio (…uniti nella buona e cattiva sorte…) in un reciproco scambio di prospettive e visuali fotografiche. Il portatore di bimbo diventerà un ottimo soggetto da inserire negli scatti panoramici.
Bisogna in ogni caso ricordarsi di avere sulle spalle l'equivalente di uno zaino da trekking plurigiornaliero che … si muove e ondeggia (e a volte sbava…!).
Vietato ogni movimento troppo brusco, e mai chinarsi a fotografare troppo da vicino quel "rarissimo fiore", a meno di non avere qualcuno accanto pronto ad aiutare a risollevarvi, pena "colpo della strega" assicurato!
Appena le baby birbe sono in grado di sgambettare in maniera autonoma bisogna aver la pazienza di lasciarli camminare alla loro andatura e adattarsi al loro ritmo. Solo così possono imparare ad apprezzare senza fretta la bellezza della natura e della montagna.
Man mano che crescono, riusciranno a percorrere distanze (e dislivelli) sempre maggiori e, se abbiamo fatto un buon lavoro di coinvolgimento emotivo negli anni precedenti, potremo godere di bellissime passeggiate con grande soddisfazione di tutta la famiglia.
Un bimbo che cammina, è un piccolo tornado e come tale va inquadrato con la fotocamera: rapidità e prontezza sono fondamentali, oltre ad un ottimo sistema di messa a fuoco.
I bimbi che si mettono in posa a richiesta non esistono!!
E se anche qualche volta si concedono senza fare le boccacce, è sempre per pochi istanti, magari perché distratti da mille altre cose più interessanti.
Un grosso aiuto arriva sicuramente dal digitale: possibilità di molti scatti (da selezionare, per carità! Selezionare, selezionare e selezionare. È sempre meglio sacrificare lo scatto mosso anche se anticipava il momento in cui il pupo finiva a testa in giù dentro la pozzanghera!).
Fondamentale nella fotografia con bimbi la possibilità di preview.
Un tormentone di nostra figlia Nora (3 anni) non appena si scatta un'immagine è "…voglio vedere, voglio vedere!", ed è soddisfatta solo dopo aver sbirciato nel visore della reflex di papi.
Ultimamente la nostra piccola cerca di scattare anche lei, imitandoci.
Spesso anche solo con la fantasia, rappresentando una macchina invisibile con le manine unite.
La passione al gioco di fotografare è nata per Nora durante un nostro viaggio in Provenza. Gli avevamo prestato (più per quieto vivere che per convinzione) una macchinetta con fish-eye a pellicola.
Ne è rimasta incantata, nonostante la limitazione del numero di scatti e della possibilità di vedere subito l'immagine catturata dai suoi occhietti. Forse la possibilità di copiare papà, o la magia della rotellina da ruotare per la ricarica, chissà.
Fatto sta che da allora ha cominciato a cercar di mettere mano sulle nostre fedeli e preziose reflex Nikon D80... (aiuutooo!!).
Abbiamo così deciso di regalarle una compattina da bambini, piccola, colorata, leggera…
Risultati disastrosi: batterie sempre al lumicino, mancanza di un vero e proprio scatto rumoroso (che fascino il "click"!), luminosità scarsa, qualsiasi immagine effettuata non in pieno sole risulta sgranata e mossa, con risoluzione inguardabile.
Niente da fare, la pupa si merita di meglio...
Ecco arrivare grazie alla disponibilità di Nital S.p.A., la fornitura della mitica COOLPIX: semplice e robusta, tutto un altro mondo… e pure colorato!
Ora è tempo di prenderci la mano, ma presto le sue foto potranno far figurare quelle di papà… dopotutto: "a cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" (Eugene Smith).
Buone foto a tutti voi!
Franco, Annalisa e Nora.
www.madotao.it
In occasione della realizzazione editoriale della Guida escursionistica "A piccoli passi, itinerari per baby trekker", da noi scritta e curata e stampata per il mese di maggio 2011 dalla Graphot Editrice di Torino verrà sviluppato parallelamente, grazie alla disponibilità Nikon Italia, il progetto "Occhi aperti con meraviglia".
Il progetto prevede la documentazione fotografica da parte di una piccola escursionista (Nora di 3 anni) per la prima volta a contatto con la bellezza della natura.
La meraviglia e la sorpresa di un bimbo di pochi anni alla scoperta della montagna camminando su sentieri tra "fiabe e boschi" verrà catturata grazie alla pratica e robusta Nikon COOLPIX L21.
Una fotocamera a prova di baby trekker!
CHI SIAMO:
Siamo due fotografi della provincia di Torino, appassionati trekker e collaboratori con riviste del settore outdoor e viaggi.
Collaboriamo con ditte di materiale outdoor che utilizzano le nostre immagini per pubblicità, cataloghi e siti internet.
Amiamo viaggiare in modo autonomo costruendoci personalmente l'itinerario con l'appoggio degli uffici del turismo per cartine, mappe, guide.
Siamo specializzati nei reportage nei Paesi del nordici, dove la luce cambia attimo dopo attimo (come del resto anche il tempo atmosferico...).
In questi anni abbiamo documentato la Norvegia, la Svezia, la Finlandia, l’Islanda, il Quebèc, l’Alaska del sud-est, il nord della Spagna, il Cammino di Santiago (percorso a piedi), il Galles, la Scozia (percorrendo a piedi il lungo sentiero della West Highland Way), e la Francia nelle sue numerose regioni (Languedoc, Borgogna, Alvernia, Provenza, Perigord, Camargue) tra cui la Bretagna con il Trekking nella primavera 2006 dello Chemin des Phares, il Cammino dei Fari e la Lapponia con il famoso trekking del Kungsleden a nord del circolo polare.
Tutte le immagini sono realizzate vivendo i ritmi lenti del cammino, così si ha il tempo di crearsi un sogno. Ciò che si vede è colorato dall'immaginazione.
Con la nascita della piccola Nora (ora di 3 anni) ci siamo specializzati in viaggi e itinerari realizzabili bimbi piccoli.
Stiamo lavorando attualmente al progetto editoriale di guida escursionistica "A piccoli passi" con percorsi adatti e a misura di bimbo da 0 a 5 anni in accordo con le ATL dei territori percorsi. A tutti i genitori amanti dell’outdoor e della fotografia con baby birbe consigliamo: mettevi in cammino senza indugio la fatica organizzativa sarà ricompensata da momenti irripetibili e unici.
Non vi resta che partire… e ricordate: se volete arrivare al cielo, camminate a "piccoli passi"… |