Parto alla scoperta della Costa Blanca, litorale mediterraneo della provincia di Alicante dove si alternano a splendidi paesaggi rurali che testimoniano e mantengono viva la presenza dei Mori, spiagge e dune sabbiose, scogliere e tratti di costa scoscesi. Scelgo come prima tappa del viaggio la città di Elche che si snoda attraverso le vaste pianure a sud della provincia di Alicante. Qui mi dirigo verso l’Huerto de la Cura, Giardino Storico Nazionale, che riunisce più di 20.000 esemplari di palme provenienti da tutto il mondo tra cui la famosa Palma Imperial, magnifico esemplare a 8 braccia, passando poi per la solenne basilica di Santa Maria, nota per essere il punto di partenza della famosa processione dei “Misteri di Elx”, un’opera liturgica medievale dichiarata Patrimonio dell’Umanità e Festa d’Interesse Turistico Internazionale. Da Elche proseguo il mio viaggio verso la costa, alla scoperta di Denia, antica città che i romani dedicarono alla Dea Diana, situata ai piedi del Monte Montgò dove mi aspettano distese di sabbia finissima e piccole abitazioni dipinte di bianco sino ad arrivare alla piccola città di Calpe ed il Picco di Ifach, immensa rupe calcarea che si tuffa nel mare attorno a cui l’intera città si è sviluppata; con la mia Nikon D3000 cerco di cogliere ogni sfumatura che questo paesaggio offre, sicura che grazie ad essa ogni colore ed anche i più piccoli dettagli si trasformeranno in indelebili ricordi del viaggio.
È arrivato il momento di riprendere il cammino; mi ritrovo ad Altea uno dei luoghi più belli della costa mediterranea spagnola: stradine ripide e strette, piccoli negozi d’artigianato e file di case bianche che contrastano con il blu degli “azulejos”, le tegole della chiesa parrocchiale e con il fucsia delle bunganville che colorano ogni angolo del villaggio. Il mattino seguente mi muovo verso sud, ad Orihuela: chiese barocche, castelli medievali e una costa adorna di calette su un mare blu fanno di questi luoghi un armonioso incontro tra natura e storia. Un suggestivo centro storico e artistico, testimonianza di due influenze architettoniche differenti, quella islamica e quella cristiana, mi spinge inevitabilmente ad immergermi in un’atmosfera antica ripercorrendo la storia di questa cittadina: la Cattedrale del XIV secolo, la chiesa barocca dedicata a San Domenico e diversi palazzi nobiliari barocchi, dalla casa-museo del famoso poeta Miguel Hernández, al museo della Semana Santa, all’interno dell’antica Chiesa de la Merced, al museo diocesano di Arte Sacra, al Museo Muralla.
Di nuovo in marcia per raggiungere l'ultima tappa del mio viaggio, Alicante, che gli antichi romani chiamavano “la citta della luce” per il biancore e la luminosità del cielo che la sovrasta. Il mio viaggio si conclude salutando quest’angolo di paradiso che non fa clamore ma che lascia un ricordo indelebile nei cuori di chi lo scopre. |
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