Il Nikon Macro Cool-Light SL-1 montato su una Coolpix 5000 a mezzo adattatore UR-6.
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E' da qualche mese disponibile sul mercato un nuovo accessorio Nikon, il Macro Cool-Light SL-1.
Appositamente progettato per le compatte digitali Nikon, il Cool-Light è un illuminatore a luce continua studiato per tutte quelle situazioni di ripresa a distanza ravvicinata o macro, in cui si desidera ottenere immagini prive di ombre, o in cui si desidera illuminare soggetti in profondità e quindi difficili da illuminare in modo convenzionale.
Il Cool-Light è composto da un anello in cui sono montati 8 LED protetti da una calotta circolare che aiuta a diffonderne la luce. L'alimentazione è fornita da due batterie litio (tipo CR2) da 3V o tramite alimentazione a rete a mezzo trasformatore.
Alimentato a pile può lavorare per circa 6 ore con la medesima potenza, che tende poi a ridursi. Quando la potenza comincia a diminuire si riduce l'intensità della luce, ma non la temperatura di colore, cosa questa estremamente vantaggiosa in quanto ci evita di rifare il bilanciamento del bianco.
Il Nikon Macro Cool-Light SL-1 montato su una Coolpix 5000 a mezzo adattatore UR-6.
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La durata dei LED è di norma misurata in decine di migliaia di ore: i LED non hanno i filamenti tipici delle lampadine a incandescenza, per cui la loro durata è "fotograficamente" eterna.
Auna distanza di circa 15cm la potenza continua erogata consente un'accoppiata tempo/diaframma 1/30s f/2.8 a 400 ISO. Volendo si può quindi anche lavorare a mano libera anche se, come per qualsiasi immagine a distanza ravvicinata o in macro, l'uso di un treppiede è decisamente raccomandabile.
I vantaggi della luce continua
Il Cool-Light SLacceso: si vedono gli 8
LED sotto la superficie che diffonde
la luce.
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Grazie al fatto che con le fotocamere digitali è possibile effettuare un preciso bilanciamento del bianco, in manuale, per qualsiasi sorgente di luce, il Cool-Light può essere utilizzato con ottimi risultati per ottenere una illuminazione diffusa nella fotografia a distanza ravvicinata e in tutte le situazioni in cui l'illuminazione convenzionale del flash non è sufficiente, come ad esempio, nel caso della fotografia odontoiatrica, all'interno della bocca del paziente; in questi casi infatti si usa di norma un flash anulare ed il Cool-Light produce lo stesso tipo di illuminazione di un flash anulare, ma in luce continua.
La luce continua permette di visualizzare prima dello scatto la distribuzione dell'illuminazione con il risultato di lavorare in modo più rapido e preciso, senza la necessità di rivedere l'immagine subito dopo lo scatto.
L’alimentazione è fornita da due batterie al litio di tipo CR-2.
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L'illuminazione continua inoltre aiuta il sistema autofocus in tutte le situazioni in cui il soggetto è debolmente illuminato.
Il prezzo, poi, è decisamente inferiore a quello di un flash anulare, così come il peso e le dimensioni: misura infatti 70x91x21mm (LxAxP) con un peso di 60gr (batterie escluse).
Il Cool-Light SL-1 sul campo
Il Cool-Light SL1 può essere collegato a qualsiasi fotocamera Nikon Coolpix il cui obiettivo sia dotato di attacco filtri o possa accettare l'adattatore per filtri e aggiuntivi ottici (si veda la tabella delle compatibilità qui pubblicata).
È possibile anche l’alimentazione a rete, nella foto vediamo un alimentatore della Uniross.
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L'angolo di illuminazione permette di lavorare a una distanza di soli 2cm dal soggetto (a seconda della fotocamera impiegata).
Dopo aver collegato il Cool-Light alla fotocamera posta su un treppiede, cominciamo innanzitutto a spegnere tutte le luci presenti nell'ambiente ed effettuiamo il bilanciamento del bianco in manuale proiettando la luce del Cool-Light su un foglio bianco o su un cartoncino grigio neutro.
Noteremo che la temperatura di colore è leggermente più fredda (luce azzurrina) rispetto a quella della luce naturale, anche se non si discosta di molto.
A circa 15cm di distanza il Macro Cool-Light
SL-1 è in grado di generare una potenza pari
a 8 EV. Con sensibilità impostata a 400 ISO significa poter lavorare a f/2.8, 1/30s.
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A questo punto inquadreremo il soggetto e valuteremo direttamente a monitor l'illuminazione sul campo inquadrato; alle brevi distanze bisogna verificare soprattutto che sia illuminata la parte centrale dell'immagine.
Nelle riprese macro occorre controllare la posizione dello zoom: premendo il pulsante "macro" vedremo apparire sul monitor un'icona/fiore di colore giallo, che diventerà bianca se l'accoppiata focale/distanza non è appropriata.
Con alcuni modelli di Coolpix potremo anche lavorare con la messa a fuoco manuale e verificare che la distanza, espressa in centimetri, che compare sul monitor sia di color bianco; se dovesse essere di colore rosso questo è un segnale di errore. In entrambi i casi selezioneremo "ON" dal Menù "Focus Confirmation": tutte le parti a fuoco dell'immagine appariranno sul monitor con i contorni bianchi (come se fosse un bassorilievo).
Grazie al fatto che il soggetto sarà sempre e comunque bene illuminato, potremo decidere a piacere se lavorare in autofocus o con la messa a fuoco manuale.
Lavoreremo a priorità di diaframma e selezioneremo un diaframma intermedio per avere un buon compromesso tra profondità di campo e prestazioni dell'obiettivo. Suggeriamo di lavorare con sensibilità 100 ISO, utilizzando un treppiede, e alla massima risoluzione possibile.
Valutare poi se l'esposizione è corretta; altrimenti intervenire con la compensazione dell'esposizione lavorando in automatico a priorità di diaframmi, o utilizzare una coppia tempo/diaframma differente da quella suggerita dalla fotocamera.
E'chiaro che sarà opportuno rivedere le immagini in "play" avendo cura di controllare se vi siano delle zone eventualmente sovraesposte.
Conviene anche impostare l'autoscatto in modo da evitare che la pressione del dito sul pulsante di scatto provochi un effetto di micromosso.
Con alcune macchine Coolpix potremo anche utilizzare lo scatto a distanza MC-E1.
Impressioni sul campo
Un’immagine limite: abbiamo appoggiato sul fondo di uno scatolino
di plastica portapellicola una moneta da 1 Euro e l’abbiamo fotografata
con una fotocamera Coolpix 5000, posta a 8cm di distanza.
Il Cool-Light è riuscito ad illuminare perfettamente il fondo dello scatolino.
Data la distanza molto ravvicinata e la profondità del soggetto,
il bordo dello scatolino risulta sfocato.
L’immagine circolare dorata intorno alla moneta è prodotta
dalla luce riflessa dalla moneta.
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Stessa situazione della foto precedente,
ma utilizzando il flash incorporato della
Coolpix 5000.
Poiché il flash non è in asse con l’obiettivo
non è stato possibile illuminare
completamente la moneta.
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Abbiamo provato il Cool-Light anche in condizioni difficili ottenendo immagini sempre correttamente illuminate su tutta l'area inquadrata.
Abbiamo apprezzato le dimensioni ridotte dello strumento, la sua leggerezza e la doppia alimentazione batterie/rete: in sede progettuale la scelta delle batterie è caduta sulle litio da 3V per la necessità di coniugare potenza a dimensioni ridotte. È chiaro che il costo è ben differente rispetto a quello di una batteria ricaricabile.
Bene l'alimentazione a rete, visto che il Cool-Light è destinato principalmente ad impieghi in interni.
Abbiamo provato a confrontare l'area illuminata dal Cool-Light a quella illuminata dal flash interno della fotocamera (in questa prova la Nikon Coolpix 5000): le immagini evidenziano la superiorità del Cool-Light rispetto al flash tradizionale. La potenza del Cool-Light è ovviamente inferiore a quella del flash, ma occorre ricordare che il Cool-Light si presta soprattutto ad impieghi "statici", in cui l'uso del treppiede è abituale.
Portando la sensibilità della fotocamera a 400 ISO abbiamo notato che è possibile lavorare con una coppia tempo/diaframma pari a 1/30s f/2,8; si tratta di un tempo abbastanza lungo per cui può essere conveniente impiegare la funzione BSS (Best Shot Selecting) con la quale la macchina sceglie in automatico, tra una serie di scatti, quello migliore.
Se si dovesse rilevare del rumore di fondo si può selezionare la funzione NR (Noise Reduction).
L'illuminatore Cool-Light può essere ovviamente utilizzato anche con fotocamere analogiche a pellicola: sarà sufficiente riscaldare leggermente la temperatura di colore inserendo un filtro di "compensazione colore" sull'obiettivo. Con gli obiettivi analogici l'illuminatore non potrà normalmente essere montato sull'ottica, ma dovrà essere mantenuto in posizione con altri ausilii.
E' ovvio però che il digitale offre il vantaggio di controllare subito lo scatto.
Tabella delle compatibilità |
Fotocamera
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Distanza minima
di ripresa
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Posizione dello zoom alla distanza minima
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Modello adattatore
di ripresa
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Coolpix 775 |
Circa 4cm
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Grandangolo
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UR-E3
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Coolpix 880 |
Circa 4cm
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Da media a tele
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UR-E2
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Coolpix885 |
Circa 4cm
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Grandangolo
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UR-E4
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Coolpix 950 |
Circa 2 cm
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Media
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Non necessario
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Coolpix 990 |
Circa 2 cm
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Media
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Non necessario
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Coolpix 995 |
Circa 2 cm
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Media
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Non necessario
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Coolpix 4500 |
Circa 2 cm
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Media
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Non necessario
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Coolpix 5000 |
Circa 3,4 cm
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Media
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UR-E6
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