Nikon, con la sua attenta segmentazione della gamma reflex, ha sempre offerto a professionisti ed appassionati di fotografia il modello più confacente al proprio stile e genere fotografico.
Se la top di gamma D5 eccelle per esempio in velocità, con i suoi 14 fps, e in sensibilità ISO (l'intervallo è compreso fra 100 ISO e 102.400 ISO), la D750 e le D800 e D810 si distinguono rispettivamente per le prestazioni video e per l'alta risoluzione del sensore. Grazie al sensore CMOS da 36,3 megapixel, le Nikon D800 e D810 sono infatti in grado di produrre file contenenti una straordinaria quantità di dettagli e informazioni.
Il prezzo da pagare per avere a disposizione tanti megapixel è però una minore velocità di scatto: 5 fps, alla massima risoluzione e in formato RAW (Nikon lo chiama NEF, Nikon Electronic Format), se consideriamo la Nikon D810.
Non a caso, la D5, pur prestandosi a un'infinità di utilizzi, è la reflex preferita dai fotografi di sport e di azione in generale, le D750, D800 e D810 dai professionisti del reportage, dai videomaker e dai fotografi di natura, moda e matrimonio.
Questa filosofia è rimasta immutata per circa 10 anni, cioè dal lancio della Nikon D700 che nel luglio del 2008, andando ad affiancare l'ammiraglia D3, sanciva definitivamente l'ingresso di Nikon nel mondo della fotografia digitale Full Frame. Il segmento, appunto, delle attuali D750, D800 e D810, a cui da poco si è aggiunta la rivoluzionaria Nikon D850.
Alla fine della scorsa estate qualcosa è cambiato. Con la Nikon D850, l'azienda nipponica è riuscita a far coesistere in una solo macchina una risoluzione molto elevata (45,7 megapixel effettivi), un'eccellente nitidezza delle immagini e una sorprendente velocità di scatto (fino a 7 fps), caratteristiche che fino ad allora tendevano ad escludersi l'un l'altra.
La nuova reflex infatti non va vista come evoluzione della D810, bensì come un progetto a sé stante:
Un simile successo non soltanto segna la storia di Nikon, conseguito per altro in occasione del suo centenario, ma rivoluziona l'attuale mercato della fotografia.
Se prima i fotografi erano chiamati a scegliere e ad accettare dei compromessi, con la nuova Nikon D850 hanno a disposizione una reflex con la quale esprimere al meglio sia la fotografia sportiva e d'azione, sia quella che necessita di una altissima quantità di pixel come il ritratto, il paesaggio e il matrimonio.
La convivenza di queste virtù è inoltre alla base del "DPReview Readers's Choice Awards" che ha riconosciuto alla Nikon D850 il titolo di "Miglior prodotto del 2017" secondo i lettori dello storico sito web di informazione fotografica.
Di fatto la risoluzione della D850 avvicina la reflex Nikon alle più costose e ingombranti macchine medio-formato, come le attuali Pentax 645Z, Fujifilm GFX 50s e Hasselblad H6D e X1D. Di queste però non evidenzia il principale limite ossia la ridotta velocità dello scatto in sequenza. I 7 fps, raggiungibili con la Nikon D850 alimentata dalla batteria di serie EN-EL15a, salgono addirittura a 9 fps se la stessa è abbinata al battery pack Nikon MB-D18 e alla batteria EN-EL18b, la stessa che utilizza la top di gamma Nikon D5.
Velocità sorprendente supportata da un ottimo buffer di memoria. La Nikon D850 può infatti registrare in una sola sessione, alla velocità di 7 fps, fino a 170 scatti NEF (RAW) alla massima risoluzione e con profondità di colore di 12 bit, fino a 51 scatti con profondità di colore di 14 bit. Passando al formato JPEG, la capacità del buffer raggiunge i 200 scatti alla massima risoluzione e con il più basso rapporto di compressione.
Tutto ciò a patto di supportarla con veloci schede SD o XQD. Il doppio slot di cui è dotata permette di utilizzarle entrambe secondo configurazioni differenti e personalizzabili.
Le caratteristiche uniche del sensore CMOS FX utilizzato dalla Nikon D850 non si limitano alla inusuale risoluzione. Esso è anche il primo CMOS retroilluminato integrato da Nikon dentro un modello reflex. Già sperimentati con alcuni modelli di compatte COOLPIX, come l'attuale A900 dotata di zoom ottico 35x, i sensori retroilluminati detti anche BSI (da Back Illuminated Sensor) vedono i fili metallici della circuiteria che attraversano il sensore, non più in posizione intermedia, quindi tra filtro RGB e fotodiodi, ma in quella inferiore. A guadagnarne è lo stesso CMOS, che cattura a parità di ambiente una maggiore quantità di luce, restituendo immagini più belle, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione. Ne consegue inoltre una riduzione evidente del rumore.
Chi in prima analisi ha associato l'altissimo potere risolvente del sensore CMOS della Nikon D850 alla possibilità di ottenere in determinate condizioni di ripresa immagini poco nitide ha dovuto ricredersi.
Malgrado il diametro dei fotodiodi sia di 4,3 mm (per confronto quelli della Nikon D7500 in formato DX misurano 4,2 mm), le immagini prodotte dalla nuova reflex, in abbinamento agli obiettivi Nikkor di più pregevole fattura come i Nikkor contrassegnati dal logo "N" che indica il trattamento Nano Crystal Coat, mostrano precisione nei dettagli e microcontrasto impressionanti.
Merito dell'assenza del filtro anti-aliasing (passa-basso) e del processore di immagini di ultima generazione EXPEED 5. Questo riesce a gestire nel migliore dei modi l'enorme quantità di dati che concorre a formare ogni singola immagine NEF o JPEG della Nikon D850, riducendo fortemente il rumore di fondo in tutte le condizioni di esposizione. Alla nitidezza risponde un'ampia gamma dinamica che si esprime attraverso un'eccezionale ricchezza di dettaglio sia nelle ombre intense, sia nelle alte luci. Da questo punto di vista, la sensibilità ISO del sensore compresa fra 64 e 25.600 (espandibile verso il basso fino a 32 ISO, verso l'alto fino a 102.400 ISO) è una garanzia.
La qualità e l'ampia gamma dinamica che caratterizzano le immagini della Nikon D850 trovano conferma nel riconoscimento ottenuto dal sito web DxOMark, i cui laboratori di analisi sono considerati un punto di riferimento a livello mondiale.
I test condotti sul sensore CMOS della Nikon D850 - parallelamente a modelli concorrenti come la Sony A7R Mark II e la Canon EOS 5Ds R e alle sorelle Nikon D5 e D810 - negli ambiti "fotografia di ritratto", "fotografia di paesaggio" e "fotografia sportiva", hanno indotto i tecnici DxOMark ad assegnare 100 punti alla Nikon D850 per la prima volta nella storia del sito web. E in termini di colore, a metterla a diretto confronto con il dorso digitale medio-formato Phase One IQ180 che costa però oltre 40.000 euro (circa 10 volte il corpo della Nikon D850).
Nel paragrafo conclusivo della prova approfondita della nuova reflex Nikon si legge:
Sempre a proposito della eccellente resa in condizioni più o meno ordinarie di luce, si legge sul numero di dicembre 2017 di Tutti Fotografi:
Gli apprezzamenti verso la Nikon D850 non giungono soltanto dalle testate giornalistiche e dai siti web che hanno avuto modo di mettere alla reflex in laboratorio e sul campo, ma anche da fotografi professionisti che la stanno usando con grande soddisfazione. Fra questi vi è Antonio Saba, fotografo NPS (Nikon Professional Service) specializzato in fotografia life style, fine art e di interni, e spesso alle prese anche con corpi medio-formato come i Phase One.