L'interesse per le ottiche a focale fissa è in forte crescita e gli zoom NIKKOR, giustamente considerati estremamente comodi e versatili, stanno conquistando mente e cuore di chi interpreta la fotografia come esperienza da vivere e condividere ogni giorno, anche on-line.
Gli obiettivi a focale fissa sono infatti tornati in auge dopo che si è diffusa la cultura del bokeh la quale, applicata al ritratto, si esprime attraverso immagini in cui i soggetti a fuoco si stagliano su sfondi piacevolmente sfocati.
La ricerca di un simile risultato ha coinvolto e travolto tutti, tanto che fotografie pensate in chiave bokeh, siano esse di ritratto (selfie) o di paesaggio, abbondano fra i profili social. Flickr, Instagram e Facebook ne contano miliardi.
Dal bokeh agli altri vantaggi esclusivi di un'ottica a focale fissa, il passo è breve: ampia apertura del diaframma eccellente luminosità, massimo controllo della profondità di campo, qualità delle immagini e maneggevolezza fanno il resto.
La collezione di ottiche NIKKOR comprende diversi modelli a focale fissa: dai normali ai teleobiettivi passando per i grandangoli, i macro della famiglia Micro-NIKKOR e i PC e PC-E studiati per la fotografia di architettura.
Particolare interesse, per equilibrio fra prezzo, potenzialità creative e leggerezza, è rivolto alla cosiddetta famiglia degli f/1.8, obiettivi a focale fissa compresa fra 20mm e 85mm la cui apertura massima è, appunto, f/1.8.
Sono in tutto nove. Di questi, l'apprezzato AF-S NIKKOR 35mm f/1.8G DX è progettato specificamente per le reflex DX, mentre l'AF NIKKOR 50mm f/1.8D, sprovvisto di motore autofocus, si rivolge a chi possiede un corpo reflex FX o DX motorizzato e nel contempo ama il look vintage.
Premesso che gli obiettivi per reflex FX possono essere abbinati con soddisfazione anche ai modelli DX – con questi la focale equivalente si ottiene moltiplicando per 1,5 – le altre ottiche a disposizione sono le AF-S NIKKOR 20mm F/1.8G ED, AF-S NIKKOR 24mm F/1.8G ED, AF-S NIKKOR 28mm F/1.8G, AF-S NIKKOR 35mm F/1.8G ED, AF-S NIKKOR 50mm F/1.8G e AF-S NIKKOR 85mm f/1.8G.
A queste si aggiunge l'AF-S NIKKOR 50mm f/1.8G Special Edition, introdotta nel 2013 con la reflex Full Frame Nikon Df, che si discosta dal modello "normale" solo per il look più classico.
Esistono ottiche NIKKOR a lunghezza focale fissa con valori di apertura massima f/5.6, f/4, f/2.8, f/2, f/1.8, f/1.4 e f/1.2. Con peculiarità che ne fanno autentici capolavori di ingegneria ottica, si prestano a svariate situazioni e lasciano ai fotografi professionisti e non la massima libertà di esprimersi attraverso le immagini.
Le ottiche f/1.8 rappresentano, tuttavia, il miglior modo per iniziare a familiarizzare con gli obiettivi a focale fissa in quanto offrono i vantaggi dei diaframmi ad ampia apertura senza richiedere cifre importanti da investire e abilità avanzate nel comporre le inquadrature.
I tre plus fondamentali che un obiettivo a distanza focale fissa f/1.8 offre al professionista e all'appassionato sono:
1. la possibilità di esporre con tempi brevi e in modo corretto anche in condizioni di scarsa illuminazione, senza impostare alti valori ISO e senza usare il flash
2. una limitata profondità di campo, ai più bassi valori f/, che permette di ottenere il tanto ricercato effetto bokeh. Occorre a tal riguardo sottolineare che la profondità di campo, intesa come la regione di spazio in cui gli oggetti sono nitidi e sufficientemente a fuoco, si riduce, a parità di focale, al crescere dell'apertura. Gestire profondità di campo minime può talvolta rivelarsi impegnativo per l'alta probabilità che parte o tutto il soggetto risulti fuori fuoco. È questo uno dei motivi per cui l'uso delle ottiche a focale fissa f/1.8 risulta in linea di massima più semplice delle equivalenti f/1.4 (o addirittura f/1.2).
3. un differente e più consapevole approccio al soggetto. Il fotografo deve infatti avvicinarsi fisicamente a questo se vuole riprenderlo da vicino, non potendo contare sulla capacità di avvicinamento ottico degli zoom.
Non si commette quindi un errore se si afferma che l'utilizzo di obiettivi a focale fissa, in abbinamento a corpi reflex FX oppure DX, aiuta ad affinare il proprio stile fotografico e a migliorare la propria tecnica.
Le ottiche fisse NIKKOR f/1.8 mettono a disposizione lunghezze focali per applicazioni fotografiche di vario genere (paesaggio naturale, paesaggio urbano, interni, architettura, ritrattistica, wide-angle macro). Con corpi di dimensioni e peso sempre contenuti, si spingono dalla focale 20mm alla focale 85mm.
Tutte hanno apertura massima e minima f/1.8-f/16 (fatta eccezione per il 35mm dedicato ai corpi DX e il 50mm di tipo D, il cui intervallo è per entrambi f/1.8-f/22) e diaframmi di forma circolare composti da 7 lamelle, per sfocati morbidi e uniformi. L'apertura circolare assicura una riproduzione più naturale delle sorgenti di luce puntiformi, soprattutto, negli scatti in notturna, quando spiccano su fondi scuri. Né si risparmiano, le stesse ottiche, sulla qualità delle lenti progettate per far fronte ai sensori più risoluti come quello da 45,7 megapixel della nuova Nikon D850 oppure da 36,3 megapixel della Nikon D810.
L'AF-S NIKKOR 20mm f/1.8G ED è l'obiettivo ultra-grandangolare ideale per fotografi e appassionati creativi il cui raggio d'azione va dai paesaggi alla fotografia di interni. Grazie all'angolo di campo di 94° (su reflex FX), permette di comporre in un unico fotogramma ampi panorami naturali o urbani e allo stesso tempo – sfruttando la capacità di contenere le distorsioni geometriche nelle aree periferiche dell'inquadratura - fotografare interni per servizi promozionali o accademici. Di tutti gli obiettivi f/1.8, il 20mm è quello che vanta il sistema ottico più complesso: i suoi 13 elementi divisi in 11 gruppi comprendono due lenti in vetro ED (Extra-low Dispersion), quindi a bassa dispersione, due lenti asferiche e vetri sottoposti al trattamento Nano Crystal Coat (da cui la lettera "N" che fa bella mostra sul suo barilotto). L'ampia apertura regala esposizioni nitide e luminose al crepuscolo o in ambienti interni scarsamente illuminati senza dover incrementare la sensibilità ISO del sensore o ricorrere all'uso di flash o pannelli Led. In più si presta a foto di tipo wide-angle macro, genere che alcuni fotografi naturalistici come l'NPS Emanuele Biggi (leggi la sua intervista) considerano come la nuova frontiera della macrofotografia in natura, poiché permette di fotografare, oltre al soggetto principale (di solito un animale di dimensioni medio-piccole) anche parte dell'ambiente in cui vive. Ciò grazie all'ampio angolo di campo, alla minima distanza di messa a fuoco dal piano focale che è di appena 20 cm e alla possibilità di chiudere il diaframma fino a f/13 o anche di più.
Per finalità simili nascono le ottiche grandangolari AF-S 24mm f/1.8G ED e AF-S 28mm f/1.8G il cui angolo di campo va però riducendosi, diventando di 84° per il primo, di 75° per il secondo (se montate su reflex FX, Full Frame). Entrambi all'altezza dei paesaggi più impegnativi e della fotografia di interni, i due obiettivi hanno dimensioni più contenute rispetto all'AF-S NIKKOR 20mm f/1.8G ED e un diametro filtro minore (rispettivamente di 72 mm e 67 mm). L'AF-S NIKKOR 28mm f/1.8G in particolare è anche un po' più leggero (330 g contro i 355 g degli altri due modelli) grazie a uno schema ottico più semplice privo di lenti ED. Gli 11 elementi divisi in 9 gruppi del 28mm danno vita inoltre a un obiettivo estremamente pratico, le cui dimensioni sono appena 73x80,5 mm.
Questi tre obiettivi, come gli altri progettati per corpi FX, possono essere abbinati anche alle reflex DX come le attuali Nikon D500, Nikon D7500, D5600, D3400 e via dicendo. Il fattore moltiplicativo 1,5 li trasforma in ottiche con focali fisse 30mm, 36mm e 42mm mantenendo inalterata la massima apertura f/1.8. Le immagini prodotte da simili accoppiamenti sono superbe, potendo contare, a seconda dei modelli, su schemi ottici basati su elementi a bassa dispersione ED, asferici e con trattamento Nano Crystal Coat.
Con gli AF-S 35mm f/1.8G ED e AF-S NIKKOR 50mm f/1.8G siamo nell'ambito delle ottiche classiche, con le quali si può fotografare la realtà con angoli di campo prossimi o uguali a quelli dell'occhio umano. Se il 35mm è considerato un grandangolo (l'angolo di campo è di 63°), il 50mm è detto "normale" proprio per la capacità di riprodurre in immagini la stessa visione umana (angolo di campo pari a 47°).
Il loro terreno ideale, nelle rispettive focali, è la street photography e i ritratti ambientati caratterizzati da alta luminosità, nitidezza ed effetto bokeh. Le intramontabili focali che identificano questi due obiettivi regalano ai fotografi e agli appassionati l'opportunità di disporre di apparecchiature leggere: il 35mm pesa 305 g, il 50mm soltanto 185 g.
Restando nella categoria dei grandangoli e delle focali normali, altri due obiettivi interessanti con apertura f/1.8 sono l'AF-S NIKKOR 35mm f/1.8G DX e l'AF NIKKOR 50mm f/1.8D.
Il primo offre i vantaggi delle ottiche a focale fissa e ampia apertura anche a chi utilizza reflex in formato DX di livello entry-level. La focale equivalente è pari a 52mm. Pesa poco (200 g), ha una definizione sorprendente e vanta un eccellente rapporto qualità/prezzo.
Come l'AF NIKKOR 50mm f/1.8D che della rassegna è l'unico a non integrare un motore SWM (Silent Wave Motor). Per funzionare come obiettivo autofocus deve essere infatti abbinato a un corpo macchina con motore AF interno.
Con i modelli sprovvisti, come le reflex Nikon D3400, D5500 o D5600, si deve mettere a fuoco manualmente con o senza l'ausilio del telemetro elettronico. Questo indica, mediante un pallino fisso nel mirino, il punto esatto in cui il soggetto è a fuoco.
L'AF NIKKOR 50mm f/1.8D ha un fascino tutto suo e un'ottima resa sull'intero range f/ (risultando particolarmente inciso da f/2.2 in su) sia con i corpi DX sia con gli FX. Con i primi la focale equivalente è di 75mm, perfetta per realizzare primi piani con un accentuato e suggestivo effetto bokeh.
L'ultimo degli f/1.8 nasce invece per i ritratti. Con i suoi 85mm, l'AF-S NIKKOR 85mm f/1.8G è il medio-tele per eccellenza. Il suo angolo di campo, quando utilizzato con una reflex FX, è di 28° 30', dimezzandosi con le reflex DX. Con queste può infatti essere usato per primi e primissimi piani. A permetterlo è la distanza minima di messa a fuoco dal piano focale di appena 80 cm. Risulta inoltre maneggevole grazie alle dimensioni di 80x73 mm e al peso di 350 g. Eccellente il suo effetto bokeh.
Osservando le specifiche tecniche dei modelli f/1.8 descritti in questo articolo, si scorgono sigle e lettere che ne descrivono costruzione e funzionamento. La loro corretta interpretazione aiuta a comprendere meglio il valore e l'utilizzo per il quale i vari obiettivi NIKKOR sono stati progettati.
RD: identifica l'apertura circolare del diaframma che, nel caso dei NIKKOR f/1.8, è costituito da 7 lamelle.
AS: indica la presenza dentro lo schema ottico di una o più lenti asferiche il cui compito è ridurre al minimo l'aberrazione sferica. Le lenti asferiche, svolgendo questa funzione al pari di sistemi complessi di lenti sferiche,
consentono di ridurre le dimensioni e il peso degli obiettivi. Sono dotati di una o più lenti asferiche tutti gli obiettivi a focale fissa f/1.8 a eccezione degli AF 50mm f/1.8D e AF-S NIKKOR 85mm f/1.8G.
ED: indica la presenza dentro lo schema ottico di lenti in vetro ED (Extra-low Dispersion), sviluppate per limitare il fenomeno ottico della dispersione angolare delle luce (bianca o artificiale). Questa infatti, attraversando le varie lenti dell'obiettivo prima di incidere il sensore della fotocamera, tende a scomporsi secondo lo spettro visibile compreso fra il rosso e il violetto. Con le lenti ED, a basso indice di rifrazione, la luce bianca o artificiale risulta minimamente scomposta nelle sue differenti lunghezze d'onda (colori) riducendo l'antiestetico effetto dell'aberrazione cromatica (effetto arcobaleno e formazione di frange colorate in corrispondenza dei contorni degli oggetti). Gli obiettivi f/1.8 dotati di lenti ED sono gli AF-S 20mm f/1.8G ED, AF-S 24mm f/1.8G ED e AF-S 28mm f/1.8G ED.
D: indica la capacità dell'obiettivo di comunicare al corpo macchina le informazioni di distanza del soggetto, facilitando la messa a fuoco manuale in abbinamento a telemetro elettronico. Tutte le ottiche a focale fissa f/1.8 sono di tipo D.
N: indica il trattamento Nano Crystal Coat applicato a una o più lenti costituenti lo schema ottico, vero fiore all'occhiello della tecnologia sviluppata in casa Nikon. Il fine è quello di ridurre la riflessione dei raggi luminosi che incidono le superfici degli elementi in vetro, favorendo la trasmissione di una maggiore quantità di luce. Possono vantare il trattamento N gli obiettivi AF-S NIKKOR 20mm F/1.8G ED, AF-S NIKKOR 24mm F/1.8G ED e AF-S NIKKOR 28mm F/1.8G.
AF-S: indica la presenza di un motore AF a ultrasuoni interno particolarmente silenzioso. Ne sono dotati tutti gli f/1.8 a eccezione dell'AF NIKKOR 50mm f/1.8D il cui funzionamento autofocus è vincolato ai corpi macchina dotati oltre che di contatti AF anche di accoppiamento AF.
SWM: sta per Silent Wave Motor e indica la presenza, internamente all'obiettivo, di un motore di messa a fuoco veloce e silenzioso. Quelli che ne sono dotati sono contrassegnati anche dalla sigla AF-S.
M/A: prerogativa di molti obiettivi NIKKOR, il selettore presente sul barilotto e contrassegnato a un estremo dalla sigla M/A permette di passare dalla modalità AF alla manuale agendo semplicemente sulla ghiera di messa a fuoco. L'unico f/1.8 a esserne sprovvisto è l'AF 50mm f/1.8D.
G: indica obiettivi sprovvisti di ghiera di regolazione del diaframma. Il valore f/ desiderato, con gli obiettivi G, si imposta agendo direttamente sul corpo macchina. L'obiettivo AF 50mm f/1.8D è invece provvisto di ghiera dei diaframmi, da bloccare sul valore f/22 se montato su una reflex con controllo elettronico dell'apertura.