Franco Fontana
Paysage imaginaire, Pouilles, 1995
Courtesy Photo&Co |
"Non esiste quello che vedete, esiste quello che fotografate",
Franco Fontana dixit. E perciò uno stile,
che fa di uno sguardo un particolare
interprete della realtà,
di un fotografo un autore,
in questo caso un autore entrato a pieno titolo nella storia
della fotografia italiana, uno dei maestri
italiani della fotografia a colori.
Una mostra retrospettiva -
attraverso 251 scatti, scelti
nel materiale prodotto in quarant'anni
di lavoro - celebra in questi giorni a Milano il fotografo
modenese.
Franco Fontana
Paesaggio urbano, Los Angeles, 1990
Courtesy Photo&Co
Franco Fontana
Presenza assenza, Zurigo, 1981
Courtesy Photo&Co
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Fontana, classe 1933, ha cominciato a dedicarsi alla fotografia
amatoriale nei primi anni Sessanta,
allestendo la prima personale a Modena nel 1968; all'inizio
degli anni Settanta era già un affermato autore
del colore.
La sua è stata una scelta contro la convinzione che
la fotografia "alta"
fosse in bianco e nero; scelta
avvenuta proprio negli anni in cui la cultura
"bassa" popolare entrava nel mondo dell'arte
fotografica ridefinendone i confini.
L'uso personale del colore,
squillante e vivo,
reale e astratto
nello stesso tempo, unito all'originale interpretazione
del paesaggio, letto spesso
attraverso strutture geometriche
essenziali, lo ha portato alla notorietà
internazionale.
Sue fonti d'ispirazione sono
la natura e la luce
dalle quali sono nati i famosi paesaggi,
dove l'uomo è un'ombra
che si confonde con essi, dove il corpo
e gli oggetti assumono la leggerezza
e l'inconsistenza di fantasmi.
Franco Fontana
People, Houston, 1985
Courtesy Photo&Co |
L'esposizione presenta le opere,
anche nel grande formato panoramico, in un accostamento
emotivo e cromatico che si snoda attraverso i famosi paesaggi,
urbani, naturali o immaginari, dove i sinuosi colori
della terra hanno trasformato le immagini in opere di astrattismo
contemporaneo.
Dalle suggestioni americane
ai nudi in cui trova rappresentazione
la sintesi tra realtà
e messa in scena, sensualità e ironia, fino ad arrivare
alla serie "in piscina"
e all'estemporaneità di 76
polaroid lavorate, graffiate come vive che ritraggono
personaggi famosi e momenti irripetibili.
La retrospettiva è al Palazzo
Reale di Milano fino
al 5 settembre, promossa dal
Comune di Milano (all'interno di Estate Fotografia Milano
2004) e organizzata da Federico Motta
Editore, che edita anche il volume Franco
Fontana (240 illustrazioni a colori, pp. 384, 19,90
euro) a cura di Giovanna Calvenzi.
Chi è
Franco Fontana nasce a Modena il 9 dicembre 1933.
Ha pubblicato più di 40 libri anche in edizioni straniere.
Ha esposto in tutto il mondo con oltre 400 partecipazioni
tra collettive e personali e le sue opere sono conservate
in più di 50 collezioni di musei internazionali,
fra i quali: Museum of modern Art di New York - Musée
d'Art Moderne di Parigi - Stedelijk Museum di Amsterdam
- Metropolitan Museum di Tokyo - National Gallery of Pechino
- The Australian National Gallery di Melbourne.
Autore di molte campagne pubblicitarie per enti pubblici,
istituzioni culturali e grandi aziende, ha collaborato e
collabora con numerose riviste, fra cui "Time-Life",
"Vogue", "Venerdì di Repubblica",
"Sette" del Corriere della Sera, "Panorama",
"Frankfurter Allgemeine", "Epoca", "Commercial
Bank of Kuwait" e tanti altri.
Ha tenuto workshops e conferenze a New York, Tokyo, Bruxelles,
Toronto, Roma, Parigi, Barcellona, Taipei e molte altre
città.
È direttore artistico del Toscana Fotofestival, dell'International
Photomeeting di San Marino e degli Incontri Internazionali
di Fotografia in Sicilia.
Franco Fontana
People
Los Angeles, 2001
Courtesy Photo&Co |
Franco Fontana
Paesaggio
Puglia, 1978
Courtesy Photo&Co |
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Franco Fontana
Paesaggio urbano
Praga, 1967
Courtesy Photo&Co
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