La tecnica Time-Lapse ha radici storiche del lontano passato ma trova oggi nuova linfa attraverso dedicate funzionalità offerte dalle reflex. Video Time-Lapse sono in questo periodo molto usati al cinema, in documentari naturalistici e in molti spot pubblicitari. Realizzare emozionanti Time-Lapse può rivelarsi molto semplice utilizzando strumenti adeguati e tecniche specifiche.
Impostazioni di ripresa per timelapse
Personalmente utilizzo sempre la macchina fotografica in modalità manuale “M” sia per il sistema di esposizione che, ovviamente, per la messa a fuoco. Per questo anche quando eseguo timelapse, preferisco di gran lunga scattare in manuale. Questo ci permette di settare perfettamente, a seconda delle esigenze, tutti i valori che incidono sull'esposizione finale assieme al look ricercato, quindi ISO, diaframma, tempo di posa e anche il tempo di intervallo. Nikon D810 e Nikon D750 come per Nikon D4s, introducono una nuova potenzialità che consente anche a chi scatta in modalità di esposizione con priorità di diaframma o priorità di tempo, di ottenere buoni timelapse, con risultati di esposizione più uniformata tra frame, con il comando “Uniforma Esposizioni” che riduce di molto il problema della differenza di luminosità tra un fotogramma e un altro, attenuando così il problema del flickering. La funzione “Uniforma esposizione” può operare anche in modalità di esposizione manuale “M” quindi mantenendo fissi il tempo di posa e il diaframma scelti, lasciando alla Nikon la possibilità di agire se e quando necessario, sulla variazione ISO che deve quindi essere abilitata in ISO Auto. Nella ripresa timelapse ricordo di verificare l’esposizione prima di attivare la programmazione di scatto oltre ad usare il coperchio copri oculare per evitare di sfalsare la misurazione esposimentrica con la luce parassita che può entrare dall’oculare del mirino.
Uniformazione di esposizione in Time-lapse foto e Time-lapse video
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TIME-LAPSE FOTO
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TIME-LAPSE VIDEO
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UNIFORMA ESPOSIZIONE
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Nikon D4s, D810 e D750 permettono la programmazione Time Lapse Foto oppure Video oltre che di attivare la funzione “Uniforma Esposizione” utile per ridurre o annullare la variazione di esposizione tra frame. Sopra è mostrata la Nikon D750 all’interno del menù Time-Lapse fotografico “Riprese intervallate” che permette la programmazione temporizzata di scatto oltre ad offrire la funzione di Uniforma esposizione.
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Nikon D4s, D810 e D750 permettono di ottenere on-camera un filmato montato con le fotografie scattate dalla programmazione scelta.
La modalità “Uniforma esposizione” risulta molto più preziosa nella creazione video on-camera perché eventuali cambi di luminosità non potranno più essere corretti. |
La funzione “Uniforma esposizione” permette di adeguare l’esposizione del primo scatto di ciascuna serie nei modi di esposizione automatici P, A e A.
Operando in esposizione manuale M quando è preferibile tenere fissi il tempo di posa e il diaframma, basterà abilitare la variazione ISO Auto per consentire alla fotocamera di uniformare l’esposizione agendo sul valore di sensibilità ISO. |
È una variabile molto personale da una parte e molto tecnica dall’altra perché introduce concetti video legati al motion blur e l’effetto “strobing” su scene ad elevatissimo movimento dinamico. Per maggiori dettagli sul tema motion blur, strobing e flickering segnalo l’eXperience “Il tempo di posa nella ripresa video: motion blur, strobing, flickering”. Limitandoci all’aspetto del look quindi alla variabile personale, possiamo sintetizzare dicendo che è come per la fotografia di paesaggio. Non esiste una scelta di tempo di posa univoca, esiste un’esposizione basata su un tempo di posa in grado di “raccontare” la scena come vogliamo. Un esempio molto semplice…
Pensando alla realizzazione di un paesaggio di mare “seascape” al tramonto, possiamo rendere il mare un’immensa lastra piatta allungando i tempi (oltre i 10 secondi se il mare è calmo) oppure accorciando i tempi riusciremo a rappresentare l’increspatura di movimento del mare. Ecco, nel timelapse è la stessa cosa, a seconda del tempo di posa utilizzato riusciremo a trasmettere il senso del movimento delle cose. Il mio consiglio è di rimanere sempre con tempi non oltre i 2 secondi per quanto riguarda il timelapse diurno (vale soprattutto se ci sono delle nuvole che si muovono veloci, così evitiamo di “sfuocarle” con l’effetto mosso dei singoli frame) e non oltre i 30 secondi per il timelapse notturno.
Scelta del Diaframma
La scelta del diaframma è molto simile, se non identica, a quanto ricercato nella fotografia di paesaggio o di architettura. Il timelapse naturalistico o delle città non è altro che la realizzazione di foto consecutive ma intervallate nel tempo, della stessa inquadratura. Quindi diaframma chiuso a f/11 o in alcuni casi se necessitiamo di un tempo di posa più lento, possiamo arrivare a f/16. Personalmente con gli obiettivi elencanti in precedenza cerco di non andare mai oltre f/11, solo in alcuni casi raggiungo f/16 per avere la massima profondità di campo possibile senza incorrere nell’effetto di diffrazione che abbassa la nitidezza generale delle singole foto. Discorso inverso per quanto riguarda il timelapse notturno naturalistico; in questi casi il diaframma deve essere aperto completamente, quindi f/2.8 o f/1.4 per evitare di allungare troppo il tempo di posa o costringere la ripresa ad elevatissimi valori ISO. Se invece stiamo realizzando un timelapse notturno di una città, potremmo chiudere fino a f/6.3 cercando quindi di mantenere una buona profondità e alzare gli ISO. Se la macchina poi è altamente performante come le ultime D750 o D810, possiamo permetterci di alzare di molto gli ISO e chiudere ancora di più il diaframma.
Scelta degli ISO
La fotografia di paesaggio diurna richiede la massima qualità possibile, quindi useremo un valore basso di sensibilità mediamente di 100 ISO o addirittura i fantastici 64 ISO permessi dalla D810, che riprendono la vecchia e tanto usata pellicola Kodacrome 64, una delle più usate per la fotografia di paesaggio insieme alla fenomenale Velvia. Discorso inverso per quanto riguarda la realizzazione di un timelapse notturno. Qui alzeremo gli ISO di conseguenza, fino ad arrivare all'esposizione corretta. In un timelapse notturno naturalistico, useremo valori ISO prossimi a 3200.
DISPLAY NIKON D810
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DISPLAY NIKON D750
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MIRINO D750
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I display superiori di Nikon D810 e D750 qui mostrati, permettono di controllare le impostazioni di tempo, diaframma e ISO mentre si agisce su ghiere e pulsanti e senza dover accedere ai menù via monitor. Per timelapse notturni, senza luna, utilizzare valori ISO prossimi a 6.400. Per timelapse diurni consiglio di usare ISO100 con D800 o D750, oppure 64 ISO per la massima pulizia dell'immagine permessa da D810. Circa i diaframmi, non scendere mai sotto gli f/8 in modalità diurna per non perdere dettaglio. In modalità notturna senza luna, aprire al massimo il diaframma, per evitare di avere un tempo di scatto lunghissimo e per non elevare troppo l’amplificazione ISO.
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L'opzione ripresa intervallata non è altro che la funzione di programmazione di scatto integrata in molte Nikon che sulle D810 e D750, ha accresciuto la quantità di scatti possibile fino a 9.999 momenti, per la realizzazione appunto di timelapse. All'inizio può sembrare complicata come utilizzo, ma in realtà è molto semplice. Nel primo menù sceglieremo quando iniziare la nostra serie di fotografia (Adesso o scegliere Ora Avvio) di norma opero sempre sul posto quindi utilizzo il comando di attivazione immediata “Adesso”. Dopodiché sceglieremo il tempo di intervallo tra uno scatto e l'altro come descritto nel punto successivo. Quindi, selezioneremo quanti scatti andremo a realizzare. Come detto in apertura, 250 scatti equivalgono a 10 secondi di filmato.
Scelta del tempo di intervallo
La scelta del tempo di intervallo tra uno scatto e un altro consente di decidere in quanto tempo di durata video si intente racchiudere un lungo periodo. Questa scelta è data anche dalla presenza di elementi dinamici all'interno della scena, come le nuvole. Se le nuvole si spostano molto velocemente, è bene tenere un tempo di intervallo basso. Di norma per realizzare un buon timelapse, partiremo con un intervallo tra uno scatto e un altro di 2 secondi. A seconda di quello che vogliamo fare e di quale tipo di sequenza vogliamo realizzare, possiamo anche alzarlo fino a 15 secondi. Possiamo infatti comprimere in qualche decina di secondi, lo scorrere di qualche ora, oppure anche mezza giornata! Questo dipenderà dal tempo di intervallo. A questo punto siamo pronti per realizzare il nostro primo Timelapse.
La programmazione di scatti di TimeLapse foto o video permette di scegliere dalle opzioni di avvio, se attivare la sequenza da subito oppure di scegliere il giorno, l’ora e il minuto che si desidera per l’inizio della programmazione di ripresa.
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Entrando nelle regolazioni di “Intervallo” è possibile scegliere ora, minuti e secondi di temporizzazione tra scatti. In questo caso è stato illustrato uno scatto richiesto ogni due minuti. Lasciando i valori a zero di ore e minuti, si potrà operare in secondi dal valore di destra dedicato alla scelta dei secondi.
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Dall’opzione “Numero di intervalli x scatti/intervallo” è possibile selezionare, a sinistra, la quantità di scatti a quattro cifre (fino a 9.999) e, a destra, la quantità di scatti in sequenza desiderati ad ogni intervallo (fino a 9 scatti).
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