Gli effetti del tempo di posa nelle fotocamere reflex video high definition HD. Motion blur cinematografico, “congelamento” frame ad elevati tempi di otturazione e “sfarfallio” di flickering d’esposizione conseguente alla fisica di illuminazione artificiale. L’importanza dell’otturatore in gradi.
Prevenire il flickering in ripresa
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Se si dovesse necessariamente riprendere senza flicker, in presenza di sorgenti di luce artificiale, è essenziale regolare il frame rate e il tempo di posa alla frequenza di rete in modo tale che nessun problema di flickering si verifichi. La velocità della fotocamera e la frequenza di rete devono essere sufficientemente precise e stabili. Per esporre tutti i fotogrammi allo stesso modo, quindi senza flickering, è necessario esporre ogni fotogramma esattamente con la stessa quantità di luce. Ci sono due modi per farlo:
Per il frame rate video di 25fps (sistema PAL) i tempi di posa “flicker free” a 50 Hz di frequenza di rete sono 1/50” e 1/25”. Per la frequenza di rete americana a 60 Hz di frequenza di rete i tempi di posa sicuri sono 1/60” e 1/30”.
Riassumendo, oltre che cambiare la tipologia di illuminazione, si hanno due possibilità per superare i problemi dovuti al flickering, variando il frame rate o il tempo di posa.
L’otturatore delle macchina da presa e delle reflex digitali
Schema di otturatore rotante di una cinepresa tradizionale a pellicola con disco a mezza luna (180°) posizionato accanto all’ingresso pellicola.
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Uno dei vantaggi dell’otturatore elettronico delle fotocamere reflex digitali è la possibilità di esporre a 360° che per il sistema PAL corrisponde ad un tempo d’otturazione di 1/25”, in quanto non sono previsti movimenti di trascinamento del fotogramma a differenza delle cineprese tradizionali. Ma vediamo nel dettaglio il principio di funzionamento dell’otturatore di una cinepresa tradizionale. L’otturatore a 180° gradi è un elemento spesso sottovalutato non molto conosciuto nel mondo delle riprese video digitali.
Nelle semplici cineprese a pellicola l’otturatore ha una forma a semicerchio con un angolo di scatto di 180 gradi. Nelle cineprese più avanzate (anche digitali) l’angolo dell’otturatore e quindi la forma dell’otturatore possono essere modificati. Il disco dell’otturatore presenta un certo angolo di “taglio” in cui il disco presenterà un angolo “scoperto”. Il tempo di esposizione di ogni fotogramma è determinato dall’ampiezza dell’angolo scoperto presente sul disco dell’otturatore. Questo angolo viene definito angolo di otturazione o dell’otturatore.
Più ampio è l’angolo dell’arco di cerchio dell’otturatore e maggiore sarà il tempo di esposizione in una cinepresa. Piccoli angoli in gradi garantiscono tempi di esposizione più brevi.
Vari angoli di scatto e rispettivi tempi di esposizione in proporzione della durata totale del fotogramma.
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L’otturatore a forma di semicerchio possiede un angolo scoperto di 180 gradi; per far sì che la cinepresa esponga correttamente la pellicola cinematografica, l’otturatore dovrà necessariamente ruotare di un giro completo per ogni fotogramma. Quindi se si stesse riprendendo a 1 fotogramma per secondo, la pellicola sarebbe esposta alla parte aperta del disco solo per la metà della sua rotazione completa, in altre parole, solamente per la metà della velocità dell’otturatore, permettendo alla luce di esporre quel fotogramma specifico.
Durante l’altra metà della rotazione del disco la pellicola non sarà esposta in quanto il disco è chiuso; la pellicola durante la rotazione dell’otturatore viene trascinata da un meccanismo chiamato “griffa” che s’inserisce nelle perforazioni della pellicola facendo scorrere il fotogramma, dopodiché l’otturatore sarà pronto a esporre il nuovo fotogramma. In sostanza in una cinepresa a pellicola cinematografica il negativo non è esposto continuamente; si ha una lasso di tempo in cui il negativo non viene colpito dalla luce.
Il frame rate di un filmato specifica la frequenza con cui vengono catturati i fotogrammi in sequenza; in una camera a pellicola sarà uguale al numero di fotogrammi al secondo che scorrono attraverso l’otturatore per essere esposti. Il frame rate standard per il cinema è di 24fps (23,976 NTSC) che sta ad indicare 24 giri in un secondo. Con un frame rate pari a 24fps una rotazione completa richiede 1/24”, in modo che ogni fotogramma sia esposto esattamente per la metà di quel tempo, che è pari a 1/48”. Nello standard PAL a 25fps l’otturatore ruota 25 volte in un secondo, una rotazione completa richiede 1/25”, in modo che ogni fotogramma sia esposto esattamente per la metà di quel tempo 1/50”.
È importante notare che l’angolo dell’otturatore descrive la velocità dell’otturatore rispetto al frame rate. Quando manteniamo lo stesso angolo di ripresa, ma modifichiamo il frame rate, è necessario regolare la velocità dell’otturatore di conseguenza. Quindi, dal momento che si è compreso che quando si riprende a 1 fotogramma per secondo la velocità dell’otturatore sarà pari a 1/2”, sarà facile calcolare tutti i tempi di posa in funzione del frame rate selezionato, basterà semplicemente fare delle semplici operazioni matematiche.
FRAME RATE FPS |
TEMPO OTTURAZIONE
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24
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1/48”
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25
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1/50”
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30
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1/60”
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50
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1/100”
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60
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1/120”
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120
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1/240”
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Ora si può facilmente comprendere perché la regola dei 180 gradi può rivelarsi estremamente problematica ad elevati frame rate; ad esempio se dovessimo filmare con una cinepresa Red Scarlet che ha la possibilità di riprendere a 120fps, necessariamente dovremo impostare l’otturatore su un tempo di 1/240”, ottenendo una perdita di luminosità, rispetto a riprese a 1/50” a 25fps nelle medesime condizioni di esposizione, superiore ai 2 stop di luminosità.
Lo stesso discorso vale per le camere digitali ad elevati frame rate, come nel caso della Phantom che può riprendere a frame rate sbalorditivi oltre i 1000fps o per le Nikon 1 capaci di riprendere ad elevatissimi frame rate (400/1200 fps) a formato ridotto. In base alla regola dell’otturatore a 180°, al fine di ottenere il corretto tempo di otturazione, per un frame rate pari a 1000fps sarà necessario eseguire le riprese video ad almeno 1/2000 di secondo e andrà verificata la possibilità di filmare con quel tempo di posa in base alle condizioni di illuminazione della scena ripresa; fermo restando che in condizioni di scarsissima illuminazione sarà pressoché impossibile l’utilizzo di frame rate così elevati, anche utilizzando sensibilità estreme. Con le cineprese potrebbe capitare di riprendere con velocità dell’otturatore superiori ai 180°, cosa che però è fortemente sconsigliata, in quanto le riprese conterrebbero un elevato motion blur che si tradurrebbe in un aspetto “nebbioso” con presenza di scie, dovute al basso tempo di otturazione. Inoltre, questo è un aspetto che sarebbe meccanicamente impossibile da raggiungere con una cinepresa a pellicola con otturatore a 180°; di conseguenza una ripresa con tempi di otturazione superiori a 180 gradi avrà un look innaturale. Si dovranno fare alcune lievi modifiche al momento di scegliere la corretta velocità dell’otturatore utilizzando una fotocamera reflex video rispetto alla regola dell’otturatore a 180°, in funzione del frame rate utilizzato. Se si gira con il frame rate dedicato al mondo delle produzioni cinematografiche a 24fps, la velocità dell’otturatore più vicina possibile è di 1/50”, mentre se si riprende a 60fps (NTSC) la velocità dell’otturatore più vicina selezionabile sarà pari a 1/125”. Questa lieve differenza non influenzerà il look delle riprese. Come abbiamo visto in precedenza per un frame rate di 24 fps con un otturatore a 180° il tempo di otturazione sarà pari a 1/48 di secondo.
La seguente tabella elenca alcuni degli angoli di posa più utilizzati convertiti in velocità dell’otturatore.
Angolo Otturatore
Cinepresa |
Velocità otturatore
a 24fps (cinema) |
Velocità otturatore
a 25fps (PAL) |
Velocità otturatore
a 30fps (NTSC) |
45°
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1/192
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1/200
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1/240
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60°
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1/144
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1/150
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1/180
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90°
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1/96
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1/100
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1/120
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135°
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1/64
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1/66
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1/80
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144°
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1/60
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1/62
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1/75
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160°
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1/54
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1/56
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1/67
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180°
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1/48
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1/50
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1/60
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360°
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1/24
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1/25
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1/30
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In genere le produzioni cinematografiche sono realizzate con un angolo dell’otturatore di 180°. Ultimamente alcune produzioni cinematografiche sono state girate con angoli di 90° (1,96”), ad esempio nelle produzioni di film di guerra, d’azione e horror, al fine di rendere il filmato più intenso e dare allo spettatore una sensazione adrenalinica.
Se si volesse dare un look cinematografico alle riprese effettuate con fotocamere reflex HD dovremo impostare on camera i seguenti parametri:
Infine, ecco una tabella riassuntiva in cui vengono indicati per il frame rate 24fps gli effetti delle variazioni dell’angolo dell’otturatore e del tempo di posa.
FPS
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Angolo otturatore
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Velocità otturatore
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Effetto
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24fps
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240°
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1/36s
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Ogni fotogramma presenta un elevato motion blur con conseguente effetto scia.
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24fps
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180°
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1/48s
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Quantità naturale di motion blur. Corretta impostazione per ottenere un look cinematografico durante le riprese video.
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24fps
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90°
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1/96s
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Motion blur quasi inesistente, con conseguente presenza di “scatti” nella visione di scene in rapido movimento. Tempo di posa spesso utilizzato nei film di guerra o d’azione per enfatizzare i movimenti e il dettaglio.
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Abbiamo esplorato l’importanza e gli effetti dell’uso del tempo di posa di 1/50” a 25fps, nello standard PAL, che è un valore di riferimento necessario per ottenere un dosato motion blur. Quindi la giusta e naturale percezione del movimento e della direzione di spostamento, assicurando un look molto simile alle produzioni cinematografiche che utilizzano un tempo di posa in linea con la regola dell’otturatore a 180°. Sarà sempre possibile modificare a proprio piacimento la velocità dell'otturatore, al fine di dare un tocco di creatività alle riprese video, ricordandosi sempre che tempi lenti e rapidi di otturazione varieranno la percezione di movimento, rendendo le scene più o meno fluide. Da non dimenticare l’impatto che ha il frame rate sul tempo d’otturazione, sempre per la regola dei 180°, che prevede tempi coerenti al frame rate utilizzato. Talvolta si potranno percepire “scattosità” di visualizzazione a causa del player software usato o nella visione di anteprima non renderizzata del software di montaggio o, ancora, a causa delle prestazioni hardware e software del computer in uso. Per accertare la corretta “fluidità” di un girato qualora in dubbio, suggeriamo la controprova, collegando la Nikon ad un TV HDMI Full HD per valutare il girato in play dalla fotocamera in modo da escludere eventuali responsabilità del sistema di visione in uso.
Per approfondire i temi di Motion Blur usati a livello cinematografico o nel diverso linguaggio televisivo, suggeriamo di analizzare singoli frame in fermo immagine di pausa da Blu-ray originali sempre visionati su TV Full HD per escludere anche gli argomenti di interlacciatura televisiva.
Ricordiamo inoltre di prevenire direttamente in ripresa gli effetti di “sfarfallio” flickering di illuminazione operando con sorgenti luce artificiale: adottare nei girati in Italia frame rate divisibili con la frequenza di rete 50Hz, quindi 25fps PAL assieme a tempi di posa divisibili pari quindi a 1/25”, 1/50” oppure 1/100”. Operando in paesi con frequenza di rete a 60Hz come ad esempio negli Stati Uniti d’America, adottate frame rate 30fps NTSC e tempi di posa divisibili quindi 1/30”, 1/60”, 1/120”.